Pierre o non pierre

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Euan Semple ha ricevuto un invito da parte di Alfa Romeo a provare la nuova MiTo a Varano, e per tutta risposta ne ha parlato male sul suo blog.

Nei commenti, David Cushman nota giustamente che il problema non è tanto nel messaggio precotto, ma nel fatto che a Euan del brand Alfa Romeo non interessa niente (se lo stesso messaggio fosse arrivato da Apple, la sua reazione sarebbe stata diversa) e che l'agenzia di PR avrebbe dovuto preoccuparsi di capire quali fossero i suoi interessi prima di invitarlo.

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5 Comments

E' dura la vita delle PR con i new media ;)

Disclosure: sono personalmente coinvolta.
Ma anche se non lo fossi, secondo me stiamo tutti un po' perdendo il senso della misura (e per fortuna lo dico da un bel po').
Il motivo per cui Euan (e altri come lui, tutti nel blogroll della MiTo) sono stati invitati è scritto nelle prime righe della mail. Non è stato invitato in quanto appassionato di macchine, ma in quanto protagonista di una serie di rivoluzioni nel modo in cui le cose (lancio di macchine compreso) vengono raccontate.
Prima di parlare di "preoccuparsi di capire" bisognerebbe preoccuparsi di leggere ;-)

Mafe: ciò di cui avrebbero (avreste?) dovuto "preoccuparvi" è l'interesse nei confronti del brand, non quello di settore.

Il punto non è che a Euan non interessano le macchine, quello che mi sembra interessante è il fatto che se l'invito gli fosse arrivato da Apple probabilmente avrebbe risposto diversamente.

Il messaggio (anche rileggendolo) sembra dare per scontato che ricevere un invito del genere da parte di Alfa Romeo sia una figata per chiunque, ma evidentemente così non è.

Questo non significa certo che bisogna contattare solo gli entusiasti, ma bisognerebbe almeno fare in modo che il primo contatto non dia per scontato un entusiasmo che potrebbe non esserci, perché mi sembra evidente che il risultato non sia positivo.

Sull'entusiasmo che potrebbe non esserci hai ragione, rimane il fatto che tendenzialmente ti aspetti che un cortese invito riceva tutt'al più un cortese diniego, o nessuna risposta. Prendo atto del fatto che continua a non essere chiaro che questo giro di inviti non era rivolto agli appassionati del settore, che sono già stati coinvolti.

Un po' come quando io e te siamo andati all'evento Alixir, o io e te risultiamo interessati a quel tipo di brand?

Continuo a pensare comunque che è strano reagire "male" a un invito, anche se fuori luogo. Forse c'è un po' troppa aggressività da tutte le parti, il che mi fa pensare che consiglierò ai miei clienti di stare fermi un giro :-)

Un elemento che è stato segnalato dall'interessato in una delle risposte è che l'invio è stato fatto in forma impersonale, da un indirizzo e-mail anonimo e senza un minimo di presentazione e una firma.

A me viene da pensare, da giornalista che di inviti in posti belli ne riceve tanti ma ne trova interessanti assai pochi, che questo aspetto - sommato all'assenza di uno specifico interesse per le auto - abbia fatto scattare una legittima reazione di allarme: "Qui pensano che io (la mia credibilità) sia a disposizione di chi è disposto a pagare".

Se questo è il messaggio percepito, l'aggresività nella reazione mi sembra giustificata.

Fabio Turone (ho usato OpenID e ahimè compare l'indirizzo del blog amziché il nome)

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This page contains a single entry by Paolo Valdemarin published on May 23, 2008 6:23 PM.

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