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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 27-03-2006; 10:29:47.

Paolo's Weblog.

 Martedì, 28 febbraio 2006

Il blog ogni tanto può servire da sfogo. Magari dopo aver passato qualche mezz'ora al telefono ascoltando musichette e parlando con operatori scortesi. Questa è una di quelle occasioni.

Prima o dopo, nel corso delle prossime due o tre settimane, traslocheremo la sede dei nostri uffici.

Ci sono 3 cose da fare:

  • traslocare le linee telefoniche
  • traslocare la linea adsl
  • traslocare noi stessi e qualche quintale di mobili, libri, software, computer, ecc.
La richiesta a Telecom del trasloco è stata dura. Prima ci hanno detto che avremmo mantenuto il nostro numero. Poi di no, quindi hanno cancellato la richiesta. Poi si sono dimenticati un paio di volte di fare una nuova richiesta. Poi hanno deciso che manterremo il numero. Abbiamo appuntamento con il tecnico tra un paio di giorni. Mi sono già arrivati svariati SMS di conferma.

La richiesta ad I.NET per il trasloco della linea adsl li ha lasciati un po' turbati. Una linea adsl non si può traslocare, bisogna cancellarla e farne una nuova. Solo che serve un numero di telefono a cui associarla (quindi fino a che non abbiamo risolto il problema qua sopra non si poteva procedere). Una volta che I.NET ha fatto richiesta a Telecom per la nuova linea, non c'è modo di sapere quando questa verrà installata. Entro 30 giorni.

La società dei traslochi ovviamente vuole fissare una data, che noi non possiamo dar loro fino a quando non sappiamo quando avremo la linea adsl installata.

Telecom mi dice che quando il tecnico installa le linee loro spostano i numeri. Che se non vogliamo che lo facciano (non vogliamo visto che siamo ancora qua) dobbiamo provare a chiedere al tecnico.

I.NET mi dice che l'ordine è stato registrato sul portale wholesale di Telecom, quindi possiamo chiedere al tecnico se per cortesia ci installa anche la linea adsl già che è da noi.

Tutto è nelle mani del tecnico, che noi non vedremo ne possiamo chiamare fino a quando non si presenterà nei nostri uffici. Non si può avere il numero del tecnico.

La cosa più incredibile di quest'esperienza è che sembra che sia la prima volta nella storia di queste aziende che qualcuno ha la balzana idea di trasferire la propria sede. Bah.


 Lunedì, 27 febbraio 2006

Oggi mi è capitato di leggere due interviste su netdipendenza.it, una a Beppe Grillo, una a Maurizio Gasparri.

Grillo mi è piaciuto di più di quando scrive sul suo blog. Credo che Grillo potrebbe veramente fare la differenza se iniziasse a promuovere l'apertura di blog tra i propri lettori. Se Grillo chiudesse i propri commenti e invitasse la gente a tenere discussioni sui propri blog (magari offerti in qualche modo sotto il suo marchio), potrebbe veramente rivoluzionare la comunicazione in questo paese.

Da quel che posso leggere di Gasparri direi che non ha capito la rete e i blog: come abbiamo sempre detto i blog non sono fatti per raccogliere voti ma per ragionare assieme. Quando finalmente un politico se ne renderà conto ne trarrà certamente dei vantaggi.

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 Domenica, 26 febbraio 2006

 Venerdì, 24 febbraio 2006

Dave Winer: [...] Then in a few days Google will probably visit your site and index the post, and then when someone searches for that subject, your page will come up, and maybe you'll pass that idea on to someone who can use it, or meet someone who agrees, or someone who disagrees. And that's blogging, and that's all it is.
Bellissima.

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 Giovedì, 23 febbraio 2006

Luca De Biase lavora ad un'inchiesta sull'informazione in ambito universitario e ha bisogno di raccogliere qualche dritta. Se siete persone informate dei fatti, lasciate un commento sul suo post.

 Mercoledì, 22 febbraio 2006

Non preoccupatevi, il cigno morto ieri da queste parti, nella laguna di Marano, è crepato perché gli è andata per traverso una pallina di alghe, lo si capiva anche dalla torsione del collo ma per sicurezza l'hanno analizzato anche a Padova: non è aviaria. Ad aver saputo come si pratica la manovra di Heimlich a un cigno forse lo si poteva anche salvare.

 Martedì, 21 febbraio 2006

Il Ricky Gervais Show è il primo podcast popolare a passare dalla dimensione gratuita a quella a pagamento. La notizia infatti è che Audible, azienda specializzata nella distribuzione di audio-libri, si è accapparrata i diritti del Ricky Gervais Show, uno dei podcast più popolari sull'iTunes Music Store e che venderà i prossimi episodi a $1.95.

E' interessante come il mercato si stia indirizzando verso questi mini-media-acquisti. Per i brani musicali e i telefilm si trattava di ridistribuire contenuti i cui costi erano in gran parte già stati assorbiti dalle distribuzioni su altri canali, ma nel caso dei podcast queste sono le uniche fonti di reddito e, al contrario della pubblicità, sono direttamente proporzionali alla popolarità dei contenuti. Da capire anche come funzionerà su un mercato come il nostro in cui quasi nessuno sembra disponibile a pagare.

Aspettando di diventare famoso e farmi acquistare, nel frattempo ho registrato anch'io il mio podcast sul iTunes Music Store. Se avete iTunes potete abbonarvi cliccando qui.

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 Domenica, 19 febbraio 2006

Come promesso la settimana scorsa nel podcast di oggi ho invitato un ospite: Massimo Mantellini.

Abbiamo parlato di blog e di commenti; anche se la tecnica è decisamente migliorabile mi sembra che la possibilità di raccogliere delle conversazioni su argomenti specifici possa dare risultati interessanti.

Link:
Download: MP3 - AAC

 Martedì, 14 febbraio 2006

La settimana scorsa mentre scorazzavo su e giù per l'autostrada A4 mi è capitato di sentire Eugenio Finardi ospite ad una trasmissione di Radio Rai.

Parlava del suo ultimo album, Anima Blues, e di come dopo anni di carriera nel mondo delle grandi case discografiche fosse contento di aver potuto produrre per conto proprio un disco che piacesse a lui e non ad una ricerca di mercato.

Ho sentito un paio di canzoni, non sono un fan di Finardi ma mi piace il blues e la sera stessa in albergo ho comprato il disco sull'iTunes Music Store (avevo pensato di scaricarmelo al volo da una connessione Wi-Fi di un Autogrill, ma con il costo di queste connessioni volanti potevo probabilmente andare ad un concerto). Comunque il disco è bello, decisamente consigliato, provate ad assaggiare.

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Visto che continuavo a trovarlo linkato dappertutto, alla fine mi sono letto questo articolo sui blog su New York Magazine. Non parla di blog in generale, parla di blog di successo, di A-list blog, quelli che sono arrivati in cima alla lista di Technorati, che fanno milioni di dollari in pubblicità.

Stando a Clive Thompson, l'autore dell'articolo, ormai la cima della lista è territorio di caccia delle grandi corporations, ormai non si può più arrivare in cima partendo da zero con un blogghettino gratuito e tanta buona volontà, oggi servono soldi, risorse e pubbliche relazioni.

Penso sia vero, ma devo dire che mi interessa poco. Lasciamo pur perdere la definizione, diciamo che anche se i blog più popolari continuano a potersi chiamare blog, sono poco interessato a quel tipo di blog. Si tratta di un nuovo modello di business per il settore editoriale, la cosa mi interessa sul piano professionale, ma non saranno certo questi blog a poter cambiare la società. Sono e saranno le centinaia di migliaia di blog della coda lunga a fare la differenza.

 Lunedì, 13 febbraio 2006

La notizia secondo cui l'ultimo video di Lorenzo sia stato girato con un telefonino l'ho sentita prima al TG2 e letta adesso su Caymag. Per quel che ne posso capire io di video è stata girato con una normale telecamera e poi filtrato per aggiungere un po' di effetti tipo telefonino.

Ieri mattina ho registrato un altro podcast. Link ad argomenti trattati:
Devo dire che è divertente registrare 'sti podcast. Per la prossima volta tenterò di invitare qualcun'altro.

Download: MP3 - AAC

 Venerdì, 10 febbraio 2006

Forse vi ricordate che avevo scritto di aver prenotato un biglietto sull'Eurostar via Internet e di come la conferma via SMS non mi fosse arrivata.

Bene, ieri notte avevo appena preso sonno nella mia stanzetta alberghiera milanese quando mi arriva questo SMS.

ES 9497 del 26/01/2006 ore 16:55 da Milano Centrale a Cervignano-Aquileia-Grado Carrozza 1:76 - PNR LDD46R CP: 889901 Tariffa:Intera (Adulti:1Ragazzi:0).

 Mercoledì, 8 febbraio 2006

Da quando ci siamo trasferiti nella nostra attuale casa, un po' più di due anni fa, abbiamo tentato inutilmente di avere una connessione a larga banda. La spiegazione che Telecom ci ha sempre dato è che tecnicamente era impossibile avere una linea adsl in questa zona.

Facendo finta di niente a dicembra mia mamma (che abita qua accanto) ha chiesto a Tiscali di attivare il servizio adsl sul loro numero di casa. Tiscali, evidentemente all'oscuro delle gravi limitazioni tecniche che ci affliggono, ha attivato il servizio e collegando un router un paio di giorni fa un certo led verde si è miracolosamente accesso.

Forse è presto per cantare vittoria, ogni tanto la linea va giù, ma questo post vi arriva da una connessione adsl (che rubo a mia mamma attraverso il suo router wi-fi) a San Martino del Carso. :-)


Ni Jian riporta che i blog ospitati su TypePad e Blogger, che prima erano stati bloccati dai firewall cinesi, dalla fine del 2005 sono di nuovo visibili.

Ni Jan è cinese e lavora per Nokia, l'abbiamo conosciuto a Parigi durante l'ultimo Les Blogs. Una delle cose interessanti che ha detto durante un'ottima cena è che, a prescindere da quello che il governo stia facendo o tentando di fare, i cinesi stanno cambiando a una velocità sempre maggiore ed è questa forza che sta cambiando la Cina.

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Ogni tanto questa storia riemerge, ma visto che l'audience si allarga potrebbe essere che qualuno non l'abbia sentita la volta scorsa, quindi ritengo utile ripeterla: un blog è un blog anche se non ha i commenti.

Ieri Russel Beattie ha chiuso i commenti sul suo blog, potete leggere la sua spiegazione ma la versione breve è: non aveva tempo di seguirli e quindi ci rinuncia. Questo per Russ ovviamente non significa rinunciare ai blog o rinunciare a mantenere conversazioni interessanti con altre persone, vuol dire solo rinunciare ad ospitarle in casa propria.

Come dice anche Dave Winer succede spesso a chi raggiunge una certa popolarità e di conseguenza attira anche una certa quantità di commenti stupidi, fuori tema, personali o inutilmente cattivi. Mentre alcuni sono disponibili a dedicare il proprio tempo e la propria attenzione a mantenere l'ordine nella community che si è formata attorno al proprio sito, altri vi possono leggittimamente rinunciare pur continuando ad esprimere le proprie idee sul web.

Questo ovviamente non significa non volersi mettere in discussione: nella moderna blogosfera ci sono innumerevoli strumenti che consentono di sapere chi sta dicendo cosa a proposito di chi, solo che la conversazione avviene su diversi siti (possibilmente ognuno sul suo) e non in calce ad un determinato post.

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 Domenica, 5 febbraio 2006

Stamattina ho giocato un po' con GarageBand e ho registrato il mio primo podcast. Solo un piccolo esperimento, meno di 5 minuti per dire come i podcast io non ho tempo di ascoltarli :-)

Download: MP3 - AAC

 Giovedì, 2 febbraio 2006

Loïc Le Meur, che di recente ha avuto modo di fare molta esperienza, confronta in una lista di 8 punti le caratteristiche del podcasting con i media tradizionali.

A quanto pare il fenomeno del podcasting inizia a raggiungere una massa critica. Francamente non ho tempo per segure dei podcast se non occasionalmente, principalmente perché il mio tempo di commuting tra casa e ufficio è di 8 minuti se il semaforo è rosso, 6 sei è verde, e per il resto del mio tempo ho da far cose più serie, costruir su macerie, o mantenermi vivo.

Ma il fatto che non abbia il tempo per ascoltarli non significa che non possa trovare il tempo per registrarli. Devo ancora organizzarmi, ma presto da queste parti potrebbe arrivare qualcosa di più multimediale del solito :-)

PS: i non iniziati sappiano che alcune strane frasi che appaiono in questo e nel post precedente sono tratte da una canzone di Guccini che oggi mi continua a girare per la testa.

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Un appello ai colleghi blogger, eletta schiera, che si vende alla sera, per un po’ di milioni: se vi invitano ad una qualunque manifestazione interessante in giro per l'Italia o l'Europa, postate sul vostro blog notizia della vostra partecipazione e dettagli sull'evento con ampio anticipo (un buon momento è 2 minuti dopo che avete accettato di partecipare) ed evitate il "se per caso passate da quelle parti".

A me, e credo a molti altri, interessa partecipare, incontrare e reincontrare, e di solito non passiamo per caso, ci andiamo proprio apposta, ma ci servono più di 3 giorni per pianificare la cosa. Grazie.


 Mercoledì, 1 febbraio 2006

David Weinberger riporta che i dati riservati e i numeri di carta di credito di circa 240.000 abbonati al Boston Globe e al Worcester Telegram and Gazzette sono stati inavvertitamente resi pubblici.

Non si è trattato di un errore informatico, a quanto pare hanno "riciclato" dei tabulati con questi dati per imballare i giornali in fase di distribuzione.


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Paolo Valdemarin: 2006