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Updated: 2-03-2006; 12:49:58.

 Mercoledì, 8 febbraio 2006

Da quando ci siamo trasferiti nella nostra attuale casa, un po' più di due anni fa, abbiamo tentato inutilmente di avere una connessione a larga banda. La spiegazione che Telecom ci ha sempre dato è che tecnicamente era impossibile avere una linea adsl in questa zona.

Facendo finta di niente a dicembra mia mamma (che abita qua accanto) ha chiesto a Tiscali di attivare il servizio adsl sul loro numero di casa. Tiscali, evidentemente all'oscuro delle gravi limitazioni tecniche che ci affliggono, ha attivato il servizio e collegando un router un paio di giorni fa un certo led verde si è miracolosamente accesso.

Forse è presto per cantare vittoria, ogni tanto la linea va giù, ma questo post vi arriva da una connessione adsl (che rubo a mia mamma attraverso il suo router wi-fi) a San Martino del Carso. :-)


Ni Jian riporta che i blog ospitati su TypePad e Blogger, che prima erano stati bloccati dai firewall cinesi, dalla fine del 2005 sono di nuovo visibili.

Ni Jan è cinese e lavora per Nokia, l'abbiamo conosciuto a Parigi durante l'ultimo Les Blogs. Una delle cose interessanti che ha detto durante un'ottima cena è che, a prescindere da quello che il governo stia facendo o tentando di fare, i cinesi stanno cambiando a una velocità sempre maggiore ed è questa forza che sta cambiando la Cina.

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Ogni tanto questa storia riemerge, ma visto che l'audience si allarga potrebbe essere che qualuno non l'abbia sentita la volta scorsa, quindi ritengo utile ripeterla: un blog è un blog anche se non ha i commenti.

Ieri Russel Beattie ha chiuso i commenti sul suo blog, potete leggere la sua spiegazione ma la versione breve è: non aveva tempo di seguirli e quindi ci rinuncia. Questo per Russ ovviamente non significa rinunciare ai blog o rinunciare a mantenere conversazioni interessanti con altre persone, vuol dire solo rinunciare ad ospitarle in casa propria.

Come dice anche Dave Winer succede spesso a chi raggiunge una certa popolarità e di conseguenza attira anche una certa quantità di commenti stupidi, fuori tema, personali o inutilmente cattivi. Mentre alcuni sono disponibili a dedicare il proprio tempo e la propria attenzione a mantenere l'ordine nella community che si è formata attorno al proprio sito, altri vi possono leggittimamente rinunciare pur continuando ad esprimere le proprie idee sul web.

Questo ovviamente non significa non volersi mettere in discussione: nella moderna blogosfera ci sono innumerevoli strumenti che consentono di sapere chi sta dicendo cosa a proposito di chi, solo che la conversazione avviene su diversi siti (possibilmente ognuno sul suo) e non in calce ad un determinato post.

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