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Updated: 17-06-2003; 14:34:22.

A proposito di k-logs

In questi giorni ho letto molti interessanti commenti a proposito dell'uso di k-log, o weblog aziendali, la gran parte dei quali orientati ad un disperato pessimismo.

Il sentire più comune pare essere "sarebbe bello, ma in realtà nelle aziende italiane non succederà mai".

Fermo restando che almeno in parte concordo con quest'analisi, visto che stiamo per presentare un prodotto che si andrà a posizionare proprio in questo mercato (fortunatamente non solo in Italia) vorrei spiegare un po' meglio la mia visione e cercare di introdurre uno scenario un po' meno pessimista.

Condivisione della conoscenza

Questa pomposa frase vorrebbe spiegare a cosa servono i weblog e gli altri srumenti di comunicazione all'interno dell'azienda. Un'altra frase celebre, adottata da molti produttori di tecnologie per il knowledge management, recita qualcosa tipo "fornire ai manager le informazioni giuste al momento giusto per poter prendere le decisioni giuste".

La mia opinione in proposito è: "Balle".

Non si prendono decisioni solo in base ad informazioni, si prendono decisioni in base alle opinioni che ci siamo fatti sulle informazioni ed alle opinioni che altri si sono fatti sulle medesime informazioni.

Quello che i k-logs possono aiutare a risolvere è proprio la raccolta di opinioni, o punti di vista, su quello che succede in azienda, al contrario dei sistemi di knowledge management attuali che sono di fatto dei collettori di documenti.

Credo quindi che i k-logs dovrebbero essere posizionati come strumenti per la condivisione di punti di vista

In pratica

Molti sembrano scartare l'ipotesi dei weblog in azienda perché il "management" non disporrebbe della necessaria apertura mentale per consentire l'uso di uno strumento così "democratico".

Non so bene cosa abbiano in mente queste persone in termini di weblog aziendale, ma ecco alcuni esempi tipici da k-log tratti dalla nostra esperienza.

Log entries

"Log" in inglese significa "registro", il primo e più naturale uso dei weblogs è quindi quello di registrare eventi che accadono. Esempio tipico:

Riunione con Cliente XYZ: abbiamo incontrato il Signor X ed il Signor Y per la discussione preliminare del progetto di sviluppo del loro sito xyz.com. Si procede secondo la proposta orginale, ad eccezione del sistema di customer profiling che dovrà essere definito con il loro tecnico, Signor Y per la sincronizzazione con la loro intranet.

Le parole che vedete in grassetto sono chiamate, nel nostro sistema, "topics". Sono parole chiave che vengono automaticamente riconosciute dal sistema di blogging e che consentono di archiviare questo post in delle directories basate su cosa, chi, dove e quando un evento ha luogo. Il link alla "proposta originale" non è altro che un link ad un post precedente.

Come potete vedere, niente di particolarmente compromettente su questo fronte.

Suggerimenti e punti di vista

Un altro tipico post da k-log è questo:

Blogstreet: Blog post analysis. Blogs are different. They are made of blog-posts and not web-pages. So they have to be treated differently. The correct units when dealing with blogs are the blog-posts and their permalinks. Blog Post Analysis (BPA) is an attempt in building a platform for blog analytics by identifying and presenting the fundamental units of blogs, the blog-post.

Molto interessante, se serve sono in contatto con Blogstreet, credo possa essere rilevante per il nostro prodotto X

Credo che questo sia il tipo di post più utile: consente al gruppo di avvantaggiarsi del punto di vista di uno. Ognuno di noi ha infatti sviluppato una raffinata lista di fonti che usa per informarsi on line sul proprio business e sugli argomenti correlati; tutti noi abbiamo una serie di bookmarks sulla finestra del nostro browser e ogni giorno o più volte al giorno visitiamo questi siti. Sempre più persone usano inoltre dei news aggregators personali che consentono molto facilmente di pubblicare pezzetti di notizie su dei weblog.

Data l'immensa quantità di informazioni presenti sul web, il fatto di poter godere della capacità dei nostri collaboratori di scremare le informazioni utili dal punto di vista del gruppo credo sia uno dei principali vantaggi di un sistema di k-logging.

Secondo la nostra visione quindi i k-log non sono strettamente un luogo di community all'interno dell'azienda (non nel senso delle "quattro chiacchiere accanto alla macchinetta del caffé"), bensì degli strumenti con cui condividere punti di vista sul lavoro quotidiano di ognuno di noi.

Reputazioni e management

Resta comunque intatta una parte del problema: visto che ogni persona userà questo tipo di strumenti in modo diverso, si creeranno necessariamente dei "leader" nel gruppo, e questi potrebbero non essere i manager.

È senza dubbio vero, e le aziende che considerano i manager intoccabili e dotati di infallibilità totale molto probabilmente non adotteranno mai sistemi di comunicazione interna di questo tipo, trovandosi molto meglio con strutture verticali quali possono essere i siti intranet.

È altrettanto vero però che di norma questo approccio viene adottato dalle grandi aziende che sono in primo luogo una piccola minoranza nella realtà economica italiana ed in secondo luogo sono raramente innovative in qualunque settore, non solo in quello della comunicazione interna.

Questioni di rete

Il tessuto economico italiano è composto per una larga maggioranza da piccole aziende e da filiere produttive che devono necessariamente trovare dei metodi competitivi per poter sopravvivere e fare squadra.

Da questo punto di vista degli strumenti che consentano di sviluppare un valore distributo in termini di rete (vedi Small Pieces Loosely Joined di David Weinberger) possono costituire uno dei pilastri dell'economia prossima ventura, di cui i k-logs sono solo una minima parte.

comments:

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