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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 19-12-2005; 9:51:21.

Paolo's Weblog.

 Venerdì, 30 luglio 2004

Mi vergognavo un po' ad ammettere che da quando ho uno "smartphone" non sono mai riuscito a spedire un MMS con successo. Poi leggo che anche Russell Beattie (il mio esperto di riferimento del settore) ha dei problemi e mi sento meglio :-).

 Giovedì, 22 luglio 2004

Parlando di social software allo STES la settimana scorsa, qualcuno del pubblico ha chiesto se fossero già disponibili studi sul ROI (Return Of Investment) di questi tipi di strumenti. Stowe Boyd ha risposto trasversalmente dicendo che a suo tempo anche per la posta elettronica le aziende chiedevano di sapere in anticipo quale fosse il ROI del mezzo, ma poi sono state ben poche quelle aziende che siano andate a verificare le conseguenze finanziare della posta elettronica sull'organizzazione: l'impatto dello strumento era talmente evidente da non richiedere ulteriori verfiche. Per dirla con le parole di Stowe, non si poteva rimettere il genio nella bottiglia

Pensavo fosse vero fino a questa mattina, quando ho incontrato un funzionario di una banca appartenente ad un grosso gruppo italiano. Dandomi il suo biglietto da visita mi ha confessato di poter ricevere la mia posta ma di non potermi rispondere in quanto la posta elettronica in uscita non è loro consentita. Da qualche tempo infatti, dopo un'iniziale libertà. possono solo ricevere posta dall'esterno ed inviare messaggi ai propri colleghi (di navigare sul web poi proprio non se ne parla!).

A quanto pare nelle banche italiane sono riusciti a rimettere il genio nella bottiglia.

E' evidente come il fatto di limitare l'uso di strumenti di comunicazione ad un'intera organizzazione perchè probabilmente qualcuno ne ha abusato in passato è ottuso. Quello che mi sembra avvilente è la mancanza di lungimiranza, l'incapacità di rendersi conto di come le performance di un gruppo devono essere misurate e controllate a valle, in base ai risultati, e non a monte togliendo a tutti la possibilità di utilizzare strumenti che rendono le persone più efficienti e potenzialmente più intelligenti.

A quanto pare è preferibile avere una vasta organizzazione di persone mantenute artificialmente stupide rispetto a promuovere l'intelligenza e la creatività diffuse (e correndo magari qualche rischio in termini di controllo).

 Giovedì, 8 luglio 2004

Anche quest'anno BlogTalk è stato un evento interessante.

Volendo proprio fare delle critiche, il taglio medio degli interventi alla conferenza era abbastanza accademico (ma in fondo è organizzata da un'università) e forse un po' troppo orientato al panorama Austriaco/Tedesco.

L'organizzazione è stata molto efficiente: rispetto dei tempi, materiali, moderazione, sede, infrastrutture hanno funzionato bene. L'unica mancanza tecnica si è riscontrata sulla rete wi-fi messa un po' troppo sotto pressione dal numero di partecipanti e dalla banda in uscita limitata.

Molto interessante l'uso di backchannels nel corso della conferenza. Il canale IRC della conferenza era in continua attività e tra gli utenti Mac si è sperimentata la scrittura a più mani dei report sull'evento attraverso SubEthaEdit (i risultati sono stati poi pubblicati su un wiki).

Ovviamente la cosa più interessante in questi eventi è il contorno: abbiamo avuto modo di riprendere vecchi discorsi, fare nuove conoscenze, spettegolare sugli ultimi scandali della blogosfera, architettare grandi progetti futuri bevendo buona birra e mangiando (quasi) sempre bene.

A questo punto non resta che aspettare BlogTalk 3.

 Venerdì, 2 luglio 2004

Domani parto per Vienna, lunedì e martedì prossimo sarò a BlogTalk2.0. Per la gran parte della settimana successiva sarò a Londra, dove lunedì 12 abbiamo organizzato lo STES. Fatemi un fischio se capitate dalle mie parti .

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Paolo Valdemarin: 2005