Friends:
Amici:
Stories

103 103

Il mio biglietto da visita.




Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License.

Updated: 13-12-2005; 17:38:39.

Paolo's Weblog.

 Venerdì, 28 ottobre 2005

Per chi si fosse perso la puntata di DigiTalk di ieri sera su Business e blog (come me, per esempio), adesso è possibile scaricarla dal sito.

 Martedì, 25 ottobre 2005



© 2005 Gaspar - all rights reserved.

La cena in piazza Vetra a Milano domenica sera è andata bene: come avviene quasi sempre tra blogger la conversazione è stata interessante, il cibo buono e siamo tornati tutti a casa con qualche bit in più su cui riflettere. C'erano Luca Lizzeri, Beppe Caravita, Gaspar, Vincenzo De Tommaso.

Secondo me 'ste robe bisognerebbe farle più spesso.

PS: Gaspar, potresti essere un po' più generoso con le tue licenze su Flickr ;-)

 Venerdì, 21 ottobre 2005

Nei commenti qua sotto sta emergendo una cena tra blogger domenica sera a Milano. Che poi non venga fuori che non lo sapevate!

 Giovedì, 20 ottobre 2005

E' in edicola nòva, il nuovo inserto su scienza tecnologia e innovazione del Sole 24 Ore, che inizia parlando di blog e nuove forme di comunicazione e che sono sicuro continuerà coinvolgendo sempre di più varie community in rete. Non sono riuscito a leggere molto per ora (l'articolo di David Weinberger merita), posso dire che mi sembra decisamente un bel prodotto. Finisce che mi rimetterò a comprare un quotidiano.
Complimenti a tutto lo staff.
C'è anche un mio pezzo in ultima pagina... :-)

 Mercoledì, 19 ottobre 2005

Visto che nel corso di questa settimana devo dormire varie notti in hotel, tanto vale che li recensisca a futura memoria di chi usa Google per trovare una stanza...

Ieri notte ho dormito all'hotel San Marco di Verona. Non ho idea chi o quando abbia assegnato 4 stelle all'hotel, ma dovrebbero ripensarci. La camera avrà anche avuto una bella carta da parati, ma la TV era antica e non funzionava (ogni tanto si spegneva o passava su Rete 4), la radiosveglia apparteneva alla stessa era della TV e funzionava solo a volume massimo, la tavoletta del cesso era avvitata solo da una parte, rendendo certe operazioni molto più complesse di quanto debbano essere, c'erano solo prese di corrente occupate (quindi ho dovuto staccare lampada e radiosveglia per caricare computer e cellulare) ed il letto era durissimo (mi piacciono i letti rigidi ma non esageriamo). Di accesso ad internet neanche l'ombra, prezzo ben sopra i 100 euro nonostante convenzione aziendale. Sconsigliato.

jolly hotelStasera sono al Jolly Hotel di Milano 2, sempre 4 stelle. L'hotel è bello, stanze e bagni sono ben arredate e nuovissimi, TV ed altri accessori funzionano regolarmente, ci sono prese di corrente in abbondanza ed un comodo tavolo su cui sto lavorando, il letto è confortevole, c'è accesso ad internet su WiFi allo scandaloso prezzo di 5 euro alla mezzora grazie a HiPort (niente link, che non se lo meritano): in pratica per circa lo stesso prezzo posso comprare un'ora di Internet o due ore di film porno. Bah! Certo, c'è da dire che sono a Milano 2, ma ho una serie di appuntamenti qua nei prossimi giorni, quindi va benissimo. L'hotel costa meno di quello di Verona. Consigliato.

 Martedì, 18 ottobre 2005

Massimo Morelli traccia un condivisibilissimo bilancio.

 Lunedì, 17 ottobre 2005

Non aspettatevi aggiornamenti su questo blog per il resto della settimana: dopo una rapida tappa a Verona, da mercoledì sera sono a Milano fino alla fine della settimana. Anzi, per la precisione a Milano2. E pure senza macchina. Quelli che "quando passi a Milano avvertimi" si considerino avvertiti. :-)

 Venerdì, 14 ottobre 2005

Massimo e Gaspar commentano il pezzo di Vittorio Zambardino a proposito di aggregatori RSS.

Indubbiamente è vero che la presentazione grafica degli aggregatori è povera e per sua natura polverizzata: tutti i contenuti sono presentati mescolati e allo stesso livello. Credo sia solo frutto di un momento dell'evoluzione della tecnologia. Gli aggregatori oggi sono la dimostrazione di come, grazie ai feed RSS, i contenuti di un sito possano vivere anche al di fuori del sito stesso.

Il discorso cambia un po' tra i feed RSS dei media mainstream e quelli dei blog: mentre per i primi, anche a causa della lunghezza dei contenuti, i feed contengono solo una parte dell'articoli, per i secondi sempre più spesso il feed contiene i contenuti integrali. Ciò significa che possiamo leggere i blog in un aggregatore senza mai cambiare pagina, mentre usiamo gli aggregatori solo come metodo rapido per consultare i media mainstream.

Per quanto riguarda questo è il mio modo di usare gli aggregatori: mentre li trovo utilissimi per seguire quello che viene scritto da centinaia di blogger senza mai cambiare pagina e consumando la rotellina del mio mouse (a me piacciono gli aggregatori che funzionano in modalità river of news, cioè con tutti i post nuovi inseriti un sotto l'altro nella stessa pagina in ordine cronologico inverso), non li uso quasi mai per leggere i feed RSS dei giornali perché trovo più comode le home page dei giornali stessi. A meno che non sia in condizioni particolari (ad esempio collegato da un cellulare), ammetto che preferisco dare un'occhiata a come i redattori di Repubblica hanno deciso di organizzare le notizie sulla loro home page rispetto a leggerele "alla rinfusa".
In altre parole, mentre leggendo Gaspar con l'aggregatore non visito mai il suo sito, leggendo Repubblica con l'aggregatore al massimo non vado sulla loro home page.

Però si tratta solo di una fase transitoria. Date un'occhiata a google news oppure al nuovo Memeorandum: notizie fresche, nel secondo caso provenienti da feed RSS, e pure impaginate. Non c'è stato nessun redattore ad impaginarle, del software ha deciso cos'era più rilevante e ha creato di conseguenza una presentazione delle notizie. Il sistema non è perfetto (google news ha collezionato varie brutte figure) e non prevede personalizzazioni, ma si evolve in continuazione.

Penso che tra non molto il nostro aggregatore sarà in grado non solo di prelevare dei contenuti dalle rispettive fonti e anche di dare loro rilevanza facendo leva su vari aspetti:
  • quali sono le fonti che leggiamo
  • quali sono gli argomenti di cui scriviamo
  • quali sono i link su cui clicchiamo più frequentemente
  • quali sono i link e gli interessi delle nostre fonti
  • dove siamo e cosa stiamo usando per accedervi
  • qualche tocco di configurazione manuale
Di fatto gli aggregatori centralizzati come Bloglines o il reader di Google già dispongono di queste informazioni, si tratterà di iniziare a sfruttarle, fare qualche errore e prima o dopo avere qualcosa di abbastanza simile ad una prima pagina. Certo: non avrà ricevuto le cure amorevoli di un giornalista, ma fino a quando non potremo disporre di un caporedattore a testa in grado di organizzare le nostre letture, sarà un bel passo avanti.

Prendo spunto da un commento di Alberto Mucignat a proposito di Les Blogs (il grassetto è mio):
viaggio + hotel + mangiare e tocca pure pagare l'ingresso
Come molti altri italiani ed europei, Alberto si lamenta del fatto che l'ingresso alla conferenza non è gratuito (costa 200 Euro più Iva). In effetti questo è un atteggiamento molto più diffuso in Italia che, per esempio, negli USA o in Inghilterra dove pagare per accedere a servizi ed informazione è considerato normale.

Per noi (e mi includo totalmente nel "noi", anche per me è tutt'altro che naturale) pagare è sempre l'ultima possibilità, quella che vogliamo cercare di evitare a tutti i costi.

Prendiamo l'esempio delle conferenze, o anche la UnConf di cui si parla in questi giorni (a proposito, com'è andata ieri sera?): se si vuole offrire degli ambienti confortevoli, caffé, wi-fi e relatori interessanti sono necessari un bel po' di soldi e, di solito, per mantenere l'indipendenza si cerca di evitare di coinvolgere sponsor che potrebbero pensare di poter così comprarsi l'interesse del pubblico. La soluzione è semplice: far pagare il pubblico per un servizio di buona qualità. Sembra logico, ma stando alla mia esperienza per molti questa sarebbe una seccatura tale da rinunciare alla partecipazione.

In modo analogo si soffre nel campo del software e dei servizi. Ci sono molte aziende che sviluppano e offrono servizi on-line e si mantengono, anche bene, facendosi pagare dagli utenti del servizio, ma questo da noi succede piuttosto raramente. Eppure è abbastanza naturale: trovo un servizio che mi piace, mi è utile, lo pago un prezzo ragionevole e posso usarlo. Da noi questa sembra un'eresia, mi capita ogni volta che dico che mantenere un blog può costare 5 o 10 euro al mese: certo, esiste anche chi offre il servizio gratuito, ma volendo avere qualche funzione in più, un po' d'assistenza tecnica, e soprattutto qualche garanzia in più sul destino dei contenuti che con tanta fatica produciamo, 10 euro mi sembrano tutto sommato un investimento ragionevole. Per i più non è così.

Purtroppo la predilezione per i servizi gratuiti implica un pagamento indiretto che spesso può essere più consistente del pagamento indiretto che abbiamo evitato, sia in termini di qualità del servizio, sia in termini di evoluzione dello stesso.

 Giovedì, 13 ottobre 2005

E' stato fissato il luogo in cui si terrà Les Blogs 2.0 e adesso c'è una vantaggiosa convenzione con un hotel. Iscrivetevi numerosi (siamo poco rappresentati sulla lista dei partecipanti...). Non dimenticatevi di prenotare anche il volo: con le compagnie low cost arrivare prima spesso può fare una notevole differenza.

 Martedì, 11 ottobre 2005

Marco Montemagno annuncia l'avvio di Blogosfere, una nuova iniziativa editoriale sul web costruita attorno a weblog verticali che si affianca a un po' di altri iniziative simili già in funzione da qualche tempo.

Mi chiedo quali possano essere le opportunità per iniziative di questo genere nell'ambito di un mercato tutto sommato piccolo come il nostro. Weblogs Inc. ha dimostrato di poter diventare un bocconcino interessante per un colosso come AOL: è questa la exit strategy per i blog editori nostrani? Farsi comprare da Libero, Virgilio & C.

Comunque sia è un bene che le cose si stiano muovendo anche da queste parti, complimenti e in bocca al lupo a tutti.

Ero pronto a mettere in conto una certa distanza tra l'immagine di me stesso che ho in mente e la realtà televisiva. Ho ben presente come la tua voce sembri sempre completamente diversa in una registrazione ed è noto che la tv ingrassa. E' che io mi vedevo tipo Cary Grant e son venuto fuori tipo Jabba The Hut.

Certo, alzarsi alle 4, guidare per 400Km, essere tamponati da un camion e attraversare di corsa la città in metropolitana con bagagli a rimorchio per arrivare in tempo alla registrazione non sono i presupposti migliori per venire bene in TV.

Comunque credo che in futuro parteciperò esclusivamente a trasmissioni in qualità di testimone segreto, quello ripreso in controluce e con la voce distorta. Quando apparirà in TV "il blogger misterioso"... sarò quasi di sicuro io. ;-)

Comunque grazie e congratulazioni a Marco Camisani Calzolari e allo staff di DigiTalk: mi sembra proprio una bella trasmissione, è un peccato che vada in onda su canali ed in ore di nicchia.

Nel pomeriggio sarà disponibile la versione scaricabile della puntata.

 Venerdì, 7 ottobre 2005

Gli ultimi giorni a Milano sono stati fonte di lezioni di vita grandi e piccole:
  • Due corpi non possono occupare la stessa corsia contemporaneamente, i camion cecoslovacchi sono più duri delle automobili e non bisogna mai dire "'sto giro il viaggio è andato liscio" fino a quando non hai parcheggiato!
  • Silvano Stralla e la sua collega Monica sono persone in gamba e con cui mi piace lavorare anche dal vivo.
  • A Milano quando piove non ci sono i taxi. Non è che ci sia da aspettare di più, ti rispondono dicendo che proprio non ci sono. Apparentemente ai milanesi tutto ciò sembra normale, poi borbottano qualcosa sulla moda.
  • Partecipare ai talk show televisivi è divertente (ti truccano!), vedremo com'è andata lunedì sera alle 11 su e.television.
  • Massimo Moruzzi lavora ad una segretissima nuova startup. Sintonizzatevi lunedì sera per scoprire di cosa si tratta.
  • Cenare con Beppe Caravita, la sua famiglia e Luca De Biase è un piacere, anche quando Beppe agita le sue sciabole in giro per il soggiorno.
  • A Milano quando piove continuano a non esserci taxi. I milanesi sospirano e borbottano qualcosa su Albertini.
  • Incontrare per la prima volta dal vivo blogger che segui è sempre strano e piacevole e raramente una sorpresa: sembra di conoscersi.Così è stato bello andare a pranzo con Mafe e Vanz.
  • Ogni tanto capita di incontrare anche persone senza blog, ma non sai mai bene se è il caso di parlarne e comunque non ci sarebbe un url da linkare :-)

 Martedì, 4 ottobre 2005

doh

Mentre aspettavo un amico alla stazione ferroviaria di Cervignano guardavo incantato questo manifesto pubblicitario che invita ad abbonarsi alla TV via satellite entro la fine dell'estate... del 2002.

 Lunedì, 3 ottobre 2005

Sempre a proposito dell'interessante iniziativa per lo sviluppo della non-conferenza e alle forme che questa potrebbe prendere, ecco qualche nota su come hanno funzionato alcune delle conferenze a cui ho partecipato negli ultimi anni. Si tratta di conferenze relativamente tradizionali (ci sono ancora i relatori), ma una bella spolverata di tecnologia può fare la differenza.

15 15 15
Paolo Valdemarin: 2005