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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 22-05-2008; 11:37:26.

Paolo's Weblog.

 Giovedì, 25 luglio 2002

Boob Licking Scam Busted. Very creative...

Whew... è da qualche giorno che la gente si incontra e discute nei miei commenti. Bello, mi fa sentire un po' "ospite".

Partecipo alla discussione da qua in quanto a) io posso, voi no ;-); b) così diamo un po' di visibilità ai commenti.

Concordo anch'io con Capt. Nemo, i Media non scompariranno, ed è vero che ci sarà sempre la Telecom della situazione che godrà della propria posizione (lo so che la pago anch'io: anche se non compro banda da loro vedo le fatture per il loro rame).

Non so se essere pessimista quanto Ermes: è vero che una parte dell'informazione sarà sempre in mano ai potenti, ma è anche vero che se una cosa Internet ci ha insegnato è che non tutta l'informazione è in mano ai potenti. Questa che stiamo facendo è informazione e, almeno per adesso, è libera.

Certo, per adesso è informazioncina, interessa poco perchè interessa pochi, ma il fatto di potersi esprimere pubblicamente spendendo pochi Euri (si, con la "i"), è qualcosa che fino a poco fa era impensabile ed ora è possibile. Riusciranno a bloccare anche questa? Non lo so, non ne sarei certo, ormai il genio è uscito dalla bottiglia. Speriamo bene...

Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza... e Don Chisciotte !
Francesco Guccini

Anche Paolo ha letto, e un poco si preoccupa: da dove tireremo fuori i soldi per il pane?

Ma non ti pare un problema secondario? Non trovi che oggi, con i banner e con il vecchio modello del media business, nessuno stia guadagnando a palate dei milioni di dollari che domani andrà a perdere?

Quello che invece vedi in giro, non sono faraonici investimenti (non produttivi di reddito) seguiti da faraonici fallimenti non appena gli investitori chiudono il rubinetto? E allora?
[Gaspar Torriero gone verbose]

In effetti non è che mi preoccupo, concordo con la prospettiva che la pubblicità come la conosciamo noi su Internet sia destinata a fallire, dico solo che sulla pubblicità oggi si basano servizi inutili che vorrebbero vendermi informazioni reperibili da altre fonti e servizi utili che tengono assieme l'intera struttura del web (google, ad esempio). Se vogliamo continuare ad avere i servizi utili e la pubblicità sparisce, sarà il caso di trovare un nuovo revenue stream, se no i servizi utili spariscono e nessuno è più contento. Tutto qua.


Bel pezzo di Antonio Simplicissimus Tombolini su La fine dell'Industria dei Media. Concordo sul fatto che il mercato dell'informazione sia destinato a cambiare, sul fatto che sia destinato a chiudere, beh, dipende.

Non c'è dubbio che se gli attuali gestori dell'informazione non si svegliano cambiano strategie rapidamente, sono desitnati ad essere "asfaltati" a breve. Oltre all'accesso all'informazione Internet pare portare anche accesso all'intelligenza: gli "utenti/clienti" non sono più disposti a farsi fregare, e sarebbe bene che il mercato iniziasse a rendersene conto.

La sovrabbondanza di informazioni potrebbe però portare ad evoluzioni in direzioni differenti. Ammettiamo per un attimo che qualunque informazione sia effettivamente disponibile in forma gratuita da qualche parte sul web, ed ammettiamo che, come Antonio scrive nel post successivo, che la pubblicità muoia veramente. A quel punto il citato google come farebbe a sostenersi? Facendosi pagare? Paghereste l'abbonamento a google? Io, magari digrignando un po' i denti, lo pagherei. E google a quel punto non si troverbbe al centro del mercato dell'informazione?

Ad ogni modo sarà un'interessante partita a cui assistere (ed in cui giocare almeno un po' :-)


 Mercoledì, 24 luglio 2002

Vincenzo Missio sta bloggando il processo di verifica del sistema di qualità della sua azienda in tempo reale. Interessante.

 Lunedì, 22 luglio 2002

Interessante e approfondito articolo sui weblogs. Da tenere in considerazione la prossima volta che qualche giornalista chiede informazioni.

Sappiate che si possono avere i seguenti tipi di weblogs:

  1. The basic weblog
  2. The group weblog
  3. Family and friends weblogs
  4. Collaborative weblogs
  5. Photo weblogs, video, audio, and cartoon weblogs
  6. Community weblogs
  7. Business/corporate/advertising weblogs
  8. Knowledge base weblogs or 'k-logs' (intranets)

Arrotola il TV. Grazie ad un nuovo materiale plastico perfezionato nei laboratori della Cambridge Display Technology, si potranno avere dei televisori che potremo arrotolare. Dice infatti il Chief Executive di CDT su Wired News che è possibile "stamparli" su del materiale plastico sottile come quasi come il foglio di un giornale.

Questa tecnologia permetterà di avere dei televisori che si useranno come gli schermi da proiezione attuali. I tempi per porli sul mercato non sono molto lunghi: dovremmo vederli nel 2004 o 2005. Il loro prezzo sarà confrontabile con quello dei televisori attuali. Al prodotto sono interessati i maggiori produttori mondiali Philips, Sony, Toshiba ed Hitachi. Gran interesse anche da parte dei militari che potrebbero fornire ai soldati la possibilità di vedere la mappa del terreno inviata loro dai satelliti. [Livio's Radio Weblog]

...altro che carta da parati!


 Sabato, 20 luglio 2002

Wow! Sono oggetto di una storia sul blog di Ermes. Molto di più di una foto. Grazie!

 Mercoledì, 17 luglio 2002

Amazon accessibile con web services.

Hmmm, interessante. Dopo google anche Amazon apre gli sviluppatori.

A prescindere dall'ultilità o meno del servizio, credo sia un bene che queste società che godono di un'elevata visibilità sul web inizino ad abbracciare il concetto di web services. Almeno il resto del mondo inizia a capire di cosa si tratta e a cosa serviranno in modo più chiaro rispetto a spot pubblicitari in cui una signora passa di cubicolo in cubicolo a chiedere "Arriveremo a 1.000.000?".

Il fatto di potersi facilmente appoggiare a risorse esterne attraverso delle API semplici e protocolli ormai disponibili su qualsiasi piattaforma (SOAP o XML-RPC) costituisce la vera prossima rivoluzione di Internet.

Ma non è solo una questione "tra server". Anche Radio UserLand supporta i protocolli, quindi posso interfacciarmi a queste API anche dal mio desktop e creare valore aggiunto in tempo reale sul lavoro che sto facendo localmente potendomi avvantaggiare della potenza di calcolo e del codice disponibile sui server di Amazon e di Google.


Ebbene si: ho spammato!

Ieri sera ho ricevuto un mail più o meno pubblicitario da qualcuno che più o meno conosco. Niente di male in ciò, il suo lavoro è vendere e credo di avergli dato io un biglietto da visita prima o dopo, quindi è probabile che il suo messaggio non fosse tecnicamente spam.

Nel messaggio però c'erano i ben 166 recipients in CC.

Ora: questa è una cosa che detesto, vuol dire solo che ci sono altre 166 persone con il mio indirizzo email nella loro copia di Outlook che presto inizieranno a mandarmi worm, virus e altri animaletti, che non funzioneranno sul mio Mac ma che comunque preferirei evitare.

Così, ho fatto un bel reply all'autore del messaggio, lasciando in CC i 166 recipients (a dire il vero spostandoli in BCC), congratulandomi per il risultati ottenuti e suggerendo di evitare di includere tutti gli indirizzi in chiaro. Però ho anche aggiunto la signature al mail, con indirizzi a siti evectors e a questo blog.

Ha funzionato: nelle due ore successive c'è stato un modesto picco di traffico.

Ciò non di meno si trattava di spam... mi pento e mi dolgo.


 Martedì, 16 luglio 2002

I rappresentanti della terza età escono stupendamente da uno studio sul rapporto tra il cibo e l'amore fisico. Differenti desideri tra uomini e donne
Anche a ottant'anni i triestini vivono bene il sesso
Vorrebbero farlo «a casa al lume di candela». Le femmine prima sognano un «ristorante di lusso»

Da queste parti ci si diverte a tutte le età...


Aggiornamento sulla foto sul corsera di ieri. Ho sentito Dave ed in effetti la grionalista che ha scritto il pezzo l'ha intervistato e lui ha fatto il mio nome. Deve essere arrivata a questo sito, ma non oltre. Ho mandato un mail all'indirizzo pubblicato sulla pagina e non mi è tornato indietro nessun messaggio contenente "questo indirizzo non esiste", ma neanche alcuna risposta... vedremo.

 Lunedì, 15 luglio 2002

Grazie a Massimo Mantellini ho scoperto che sull'inserto Economia del Corriere della Sera di oggi c'è una mia foto.

In realtà siamo in tre:

  • Dave Winer
  • Johan Gutenberg
  • Io

La cosa curiosa è che pur leggendo e rileggendo l'articolo, non si fa cenno a me o a questo sito. C'è solo la foto (con il nome). Mah...

Vorrei indicarvi un url a cui raggiungere la pagina, ma l'indirizzo pubblicato sulla pagina (http://www.corriere.it/multimedia) porta ad una bella 404 page not found.

Non è che non sia contento per la foto, posso solo immaginare che contenta sarà mia nonna, ma se avessero citato anche il blog... beh, quantomeno avrebbe avuto più senso!

PS: Ovviamente i soliti noti bloggers italiani, la lista dei quali trovate nel blogroll qui di fianco, sono citati. Ma non ci sono gli url!

PPS: Nella lista dei tool ci sono i soliti, ma manca Radio. Curioso considerando che se ne parla nell'articolo principale.


 Domenica, 14 luglio 2002


Addio alle cazzate infinite

Rientrando in macchina dall'aeroporto di Venezia ho ascoltato per l'ennesima volta l'album Addio di Francesco Guccini. Trovo che l'ultimo brano, quello che intitola il disco, contenga una descrizione perfetta del mondo di oggi in Italia.

Ogni volta che mi capita di ascoltarlo mi ritrovo ad indentificare persone nel testo, e non mi riferisco a personaggi più o meno pubblici, ma proprio a gente con cui ho avuto a vario titolo a che fare, i nani ed i pagliacci. La descrizione coincide perfettamente.

Ovvio che non posso permettermi (almeno non ancora) di dire addio, ma credo di dovere, e spero di potere, almeno continuare a sentirmi beatamente indignato.


 Sabato, 13 luglio 2002

Comunicare e condividere

La prossima settimana pubblicheremo sul nostro sito un documento (qualcuno lo potrebbe definire white paper) sui nuovi concetti di comunicazione interna nelle imprese e sugli strumenti che abbiamo a disposizione.

Dal momento che una buona parte di tutto ciò si basa sull'uso dei weblogs come strumenti di comunicazione interna, ho pensato di renderlo disponibile in anteprima in questa sede, tanto per sapere che ne pensano i "veri" webloggers di questo approccio. Come sempre, questi documenti non sono mai finiti quindi mandate pure qualunque suggerimento/proposta/correzione via email (Click here to send an email to the editor of this weblog.).

Eccolo qua: Comunicare e condividere


 Giovedì, 11 luglio 2002

Sprecati miliardi di dollari. Gli investimenti in tecnologia da parte delle aziende non sono sempre molto oculati. Secondo una ricerca di Gartner, nel corso del 2001 circa il 20 % della spesa totale in Information Technology è andato sprecato. Riferisce ZD Net Italia che gli studi hanno messo in evidenza come l'84 % dei progetti IT, portati a termine, non mantengono le promesse iniziali; il 98% delle applicazioni web è affetta da gravi problemi di prestazioni.

In Europa, in particolare, gli sprechi più significativi si sono rilevati nell'acquisto di hardware troppo specifico o in quantità superiore alle esigenze delle aziende. Nel 70% dei casi l'hardware installato risulta sovradimensionato del 50%. Solo il 14% delle aziende sono contente dei risultati ottenuti nei progetti di IT. [Livio's Radio Weblog]

Quello che l'articolo non riporta, e che sarei curioso di sapere, è quale parte di questo budget è stato speso per pagare i consulenti che hanno evidentemente dato i consigli sbagliati.


 Mercoledì, 10 luglio 2002

Ieri abbiamo inaugurato un nuovo sito per un nuovo cliente: La Bancarella. E-commerce di libri tutto italiano, di Trieste, con un catalogo di più di 250.000 libri on-line.

Congratulazioni e auguri!


 Lunedì, 8 luglio 2002

Stamattina mi sveglio e scopro di essere celtico. Chiamatemi Valdemarinix .

 Domenica, 7 luglio 2002

Vincenzo: Il bisogno di aver ragione.

 Venerdì, 5 luglio 2002

Ecco i primi scossoni a casa XEROX...!.

Vi stupite se la XEROX 'scopre' che il suo Top Management della filiale di Nuova Dheli ha corrotto qualche compiacente funzionario del governo indiano?......sembra che il titolo in borsa stia per entrare nell'occhio del ciclone, dopo che XEROX ha annunciato che dovrà "...rivedere i profitti riportati nei bilanci dal 1997 al 2001 (!!!)" perchè forse ...un pò gonfiati!

Chi vuole una bella fotocopiatrice?...o preferite una bella stampante a colori? ......quelle con i caratteri 'Hindi' le regalano!!

[Captain NEMO's Radio Weblog]

Forse la gente, e le aziende, inizieranno a rendersi conto che di queste grandi aziende non c'è poi da fidarsi molto, non solo per quanto riguarda i loro bilanci? Ho visto soluzioni costruite con scotch e fil di ferro dall'azienda sopra citata vendute per centinaia di migliaia di euro, solo perchè proposte da Xerox.

Pur avendo sviluppato una tecnologia evoluta, ci siamo sempre dovuti difendere dall'imbarazzo di non aver usato nessuna tecnologia di nessuna BigCo. Molti clienti si sentivano protetti dalla scelta di prodotti di aziende famose, la famosa sindrome da you'll never get fired for buying IBM (e non si applica solo ad IBM). Forse oggi questi clienti si stanno rendendo conto che queste prestigiose aziende mentono, imbrogliano, e hanno continuato a fregarli per anni con tecnologia scadente.

Inizie l'era delle piccole aziende? Speriamo...


Una disperata richiesta.. usate il mio weblog pubblico (http://daniele.blogs.it), scrivete qualcosa, fate la votazione... non ci va mai nessuno.. almeno voi... [Mystical Weblog]

 Giovedì, 4 luglio 2002

E' in linea la nuova versione del sito evectors. Ancora un sacco di piccole cose da mettere a posto, ma sono contento del risultato.

BTW, se a qualcuno interessasse un CMS facile, veloce ed economico...


 Mercoledì, 3 luglio 2002

Hey, il mio amico Ermes è nella prima pagina dei risultati di Google su una a dir poco curiosa keyword. La rete ci conosce...

 Martedì, 2 luglio 2002

Qualcuno all’Autorità per le telecomunicazioni può spiegarmi come può succedere? E perché diavolo non fanno nulla?
Spot. Quando è troppo è troppo
di Franco Carlini  02.07.2002 [Il Barbiere della Sera]

Interessante l'analisi di giugno di Netcraft che mostra come il 45% dei server IIS (approssivamente 6 milioni di computer) sia ancora vulnerabile a un bug scoperto quasi un mese fa (HTR Buffer Overflow). La cosa che sinceramente mi sconcerta un po' e' come 14 milioni di server Apache siano ancora vulnerabili alla Chunked Encoding Vuln, resa pubblica il 17 giugno. Gli amministratori di questi server non hanno il tempo di upgradare?

[Daniele: D-loG]

La vera domanda è: gli amministratori di questi server sanno che c'è da upgradare? Ormai un server Apache viene usato come una commodity (di fatto, c'è un server Apache con ogni copia di MacOS X installata, anche se molti utenti neanche lo sanno), non sarebbe il caso di escogitare un qualche sistema per cui l'aggiornamento di questi server potesse diventare automatico o per lo meno automatizzare l'informazione dei proprietari dei server?


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Paolo Valdemarin: 2008