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Updated: 1-02-2006; 15:41:44.

 Domenica, 22 gennaio 2006

Sono le 7 del mattino a Dulles, Virginia, e come ogni mattina ascolto il giornale radio Rai (solo che in questo caso si tratta di quello delle 13 in streaming) che parla dei problemi e degli scioperi Alitalia (argomento che di solito mi interessa molto meno di adesso).

Qualche considerazione sparsa sull'America.

E' da 5 anni che non venivo da questa parte dell'oceano e da un primo giretto fatto ieri sera la sensazione è che ci sia enorme ottimismo. Ci sono grattacieli in costruzione ovunque e i pochi con cui ho parlato pensano che le cose continueranno ad andare bene. E' una sensazione piacevolmente diversa rispetto a quella che si respira a casa (e che sto sentendo alla radio in sottofondo... ma perché sto ascoltando queste notizie?).

Mi ero dimenticato la sensazione di grandezza che c'è qua. Dico proprio in termini di dimensioni: qua c'è spazio. Pur essendo in un albergo abbastanza economico (meno di $90 al giorno), la stanza è enorme e il letto avrà 3 o 4 piazze. L'accesso a internet in camera è gratuito.

Ricordate il dialogo all'inizio di Pulp Fiction con John Travolta / Vincent Vega che racconta dell'Europa? Funziona anche al contrario: qua hanno le stesse cose che abbiamo noi ma sono tutte un po' diverse. Dalle maniglie delle porte ai rubinetti, dalle lampadine alla distanza tra gli strappi sulla carta igienica. Io comunque preferisco un buon caffé americano che un espresso così così.

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