La campagna elettorale per le presidenziali USA 2004 si sviluppa anche
a colpi di blog. Dopo la notizia dei quasi 15 milioni di dollari
raccolti da
Howard Dean (con un'offerta media inferiore agli $80), da qualche giorno è in linea anche il weblog di
George W.
E'
notizia di ieri il fatto che il responsabile della campagna di un altro candidato,
Wesley Clark,
ha lasciato l'incarico perché in conflitto con i nuovi responsabili
della campagna che hanno deciso di ignorare chi si è impegnato su
Internet per promuovere la candidatura.
Non passerà molto tempo prima che anche da noi inizi a tirare aria di
elezioni. C'è da chiedersi se i weblog avranno un impatto sulle
elezioni italiane questa volta. E' vero che si tratta di un fenomeno di
nicchia [^]anche prendendo in considerazione tutti gli utenti Internet
italiani stiamo parlando comunque di una minoranza[^] , ma con gli
schieramenti politici a combattersi su frazioni di punti percentuale,
anche pochi motivati intimi possono fare la differenza.
Da capire se ci sarà una maggiore apertura verso il basso (come nel
caso di Dean) o se le campagne elettorali saranno la solita schifezza
elitaria (come pare sia nel caso Clark).
In
maggio
avevo scritto qualcosa a proposito di Internet ed elezioni qua da noi.
Per curiosità sono andato a rivedere il sito dell'allora candidato (e
poi vincitore)
Riccardo Illy.
Ultimo aggiornamento: 13 giugno, "Grazie per avermi eletto". Da allora
in poi non si è evidentemente sentita la necessità di ulteriori
comunicazioni con chi si informa on-line.