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Updated: 18-12-2005; 18:19:07.

 Sabato, 15 marzo 2003

Da qualche giorno mi capita di pensare spesso al mio "vicinato". Da quando ho aperto questo weblog, circa un anno fa, ho conosciuto un sacco di gente ed oggi sto facendo business, sviluppo, progettazione o semplicemente scambiando idee con molti di loro, sparsi in tutto il mondo e di cui spesso non conosco la faccia o l'età.

Ciò nonostante sono parte del mio vicinato, ovvero facciamo tutti parte di un certo "giro" in cui le idee circaolano molto rapidamente ed ancor più rapidamente si sviluppano. Chiunque dica che i weblog sono una perdita di tempo dovrebbe provare questa sensazione per rendersene conto.

Ad ogni modo, sviluppando queste considerazioni verso com'era il mondo "prima", indubbiamente il termine "vicinato" (o neighborhood) ben si applica a questo sistema. Si arriva e non si conosce nessuno, poi si viene contattati da qualche vicino dei più amichevoli e questo ci presenta altri e così via. Come in un vicinato vero, si è quasi sempre al corrente di cosa succede in giro.

Sempre proseguendo su questa linea di ragionamento, mi rendo conto che, soprattutto nelle grandi città, questo concetto di vicinato non esiste più: si tende sempre più spesso a vivere circondati da una massa di perfetti sconosciuti. "Che fortuna, meno male che vivo in un piccolo centro" mi sono detto.

Per poco. Vivo da circa sei mesi al pian terreno di una casa a due piani. Sopra di noi vive una giovane coppia. Non ho la minima idea di come si chiamino, cosa facciano nella vita, cosa pensino. Ci siamo detti "Ciao" più o meno una decina di volte. Incontrandoli per la strada non li riconoscerei quasi di sicuro.

Alla faccia del buon vicinato dei piccoli centri.

PS: Hey, voi due qua sopra, se per caso leggete il mio weblog, passate un salto a trovarci prima o dopo, stiamo proprio qua sotto. O al limite mandatemi un link che vi aggiungo al mio blogroll...


Credo che la notizia nella notizia l'abbia rilevata per primo Manteblog, seguito a ruota tutti gli altri. Quella di Mozilla, il potentissimo programma rivoluzionario.

Di solito questi formidabili ignoranti usano la complessità dell'argomento per giustificarsi. A parte il fatto che per scoprire cosa sia Mozilla non ci vuole esattamente un giornalista investigativo, per quanto complessa possa essere l'informatica è comunque niente se paragonata all'economia o alla politica. Quindi, o i giornalisti cretini li mettono a scrivere di informatica e quelli intelligenti di politica, oppure anche il resto del giornale è pieno di cazzate solo che non non ce ne accorgiamo.


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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.