E' una conversazione a cui mi è capitato di assistere e partecipare piuttosto frequentemente e penso sia uno di quei soliti casi in cui hanno ragione entrambe le parti.
Da un lato è vero che una decisione imprenditoriale dovrebbe essere presa sulla base di valutazioni economiche: i manager sono giustamente alla ricerca di un ROI. Dall'altro capita abbastanza spesso che le aziende che cercano di vendere un prodotto o un servizio sul web non siano in grado di dare una risposta chiara e tantomeno di garantire dei ritorni: ma non si tratta sempre di mancanza di serietà.
In proposito mi torna sempre in mente la storia del ROI sui telefoni, ovvero quando negli anni '50 vi furono degli studi sull'opportunità o meno di mettere su ogni scrivania un telefono (all'epoca c'era solo un telefono per stanza). Oggi ci sembra ridicolo, e anche allora una volta reso disponibile il nuovo strumento nessuno andò più a verificare il ritorno economico. Ma spesso oggi mi sento in una posizione analoga quando cerco di convincere un'azienda a dare un blog ad ogni dipendente per la comunicazione interna (e le obiezioni sono più o meno le stesse di 60 anni fa: e se poi perde tempo? e se dice qualcosa di sconveniente? qua dobbiamo lavorare, mica stare al telefono!)
Credo che il punto chiave sia il fatto che un uso appropriato del web può avere un impatto talmente profondo sulla vita di un'impresa da renderlo molto difficilmente misurabile con strumenti economici, entrando così nel campo degli intangible assets, e da questo punto di vista è effettivamente piuttosto difficile spiegare come internet possa portare dei vantaggi ad un'impresa senza che l'interlocutore abbia avuto modo di sperimentare l'uso della rete in prima persona.
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