Pensieri sparsi sul BarCamp
Di come ZenaCamp sia andato alla grande ormai dovreste averlo letto, quindi non starò a ripetervelo. Vi riporterò qualche considerazione, nate un po' dall'osservazione di come è andata a Genova, un po' dalle conversazioni che sono emerse con varie persone che ho incontrato.
Molto Zena e poco Camp?
Prima di BarCamp c'era FooCamp, e l'idea originale era quella di passare qualche giorno e qualche notte assieme, magari dormendo in un sacco a pelo in una tenda (o sotto una scrivania). Riducendo l'evento ad una sola giornata in orario ufficio, va a finire che si perdono alcuni di quei momenti che possono creare l'effetto "gita scolastica" e quindi costituire l'occasione per creare nuovi tipi di legami tra le persone. Detto questo, sono il primo ad ammettere di non essere un tipo da sacco a pelo. Ma si potrebbero trovare essere soluzioni alternative, non ho dubbi che portando l'evento a due giorni la quantità di occasioni per incontrarsi, parlare, confrontarsi e crescere aumenterebbe di ben più del doppio.
Quanta gente?
Per quanto riguarda la quantità di persone, pur concordando con l'idea che un evento di questo tipo difficilmente possa diventare troppo grande, credo che potrebbe tranquillamente partecipare il doppio della gente che si è vista a Genova. Ovviamente dovrebbero esserci ambienti e infrastrutture adeguate. E più tempo a disposizione.
Generico o verticale?
Molte delle persone con cui ho parlato vedono nella verticalizzazione l'evoluzione di questi eventi: il BarCamp letterario, quello delle donne, quello della scienza e così via. A me l'idea del BarCamp tematico non piace, preferisco andare ad un evento generico in cui poter incontrare persone diverse da quelle che frequento di solito e imparare cose nuove. Non andrei alla gran parte dei BarCamp verticali al di fuori del mio settore (e probabilmente non andrei neanche a quelli del mio settore perché li troverei noiosi).
Sponsor
Gli sponsor dovrebbero fare la fila per poter avere l'onore di partecipare a questo tipo di eventi e dovrebbero mettere seriamente mano al portafoglio. Avere un piccolo budget a disposizione potrebbe risolvere diversi problemi.
Molto Zena e poco Camp?
Prima di BarCamp c'era FooCamp, e l'idea originale era quella di passare qualche giorno e qualche notte assieme, magari dormendo in un sacco a pelo in una tenda (o sotto una scrivania). Riducendo l'evento ad una sola giornata in orario ufficio, va a finire che si perdono alcuni di quei momenti che possono creare l'effetto "gita scolastica" e quindi costituire l'occasione per creare nuovi tipi di legami tra le persone. Detto questo, sono il primo ad ammettere di non essere un tipo da sacco a pelo. Ma si potrebbero trovare essere soluzioni alternative, non ho dubbi che portando l'evento a due giorni la quantità di occasioni per incontrarsi, parlare, confrontarsi e crescere aumenterebbe di ben più del doppio.
Quanta gente?
Per quanto riguarda la quantità di persone, pur concordando con l'idea che un evento di questo tipo difficilmente possa diventare troppo grande, credo che potrebbe tranquillamente partecipare il doppio della gente che si è vista a Genova. Ovviamente dovrebbero esserci ambienti e infrastrutture adeguate. E più tempo a disposizione.
Generico o verticale?
Molte delle persone con cui ho parlato vedono nella verticalizzazione l'evoluzione di questi eventi: il BarCamp letterario, quello delle donne, quello della scienza e così via. A me l'idea del BarCamp tematico non piace, preferisco andare ad un evento generico in cui poter incontrare persone diverse da quelle che frequento di solito e imparare cose nuove. Non andrei alla gran parte dei BarCamp verticali al di fuori del mio settore (e probabilmente non andrei neanche a quelli del mio settore perché li troverei noiosi).
Sponsor
Gli sponsor dovrebbero fare la fila per poter avere l'onore di partecipare a questo tipo di eventi e dovrebbero mettere seriamente mano al portafoglio. Avere un piccolo budget a disposizione potrebbe risolvere diversi problemi.
6:24:34 PM comments: |
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