Beppe oggi
ci racconta di un incontro ieri con Renato Soru.
Chiude il suo post con la domanda: C'è materia possibile per un "gioco win win" tra Blogosfera e Isp italiani-europei?
Secondo me la risposta è certamente positiva, solo che gli ISP e gli investitori dovrebbero smettere di dire e fare cazzate.
Non conosco Soru, conosco Piol che ha investito nella mia azienda, e che poi ne è uscito. Piol è una persona incredibile, non posso che parlarne bene, ma nonostante avessero investito sulla nostra azienda, nessuno dell'entourage di Piol si è mai preoccupato di capire cosa stessimo effettivamente facendo dal punto di vista tecnologico. Siamo stati un'operazione finanziaria.
Gli esperimenti fatti da Tiscali e più recentemente da Virgilio in ambito weblog dimostrano di essere solo operazioni di marketing. Ma che ricerca e sviluppo? Solo la volontà si saltare a bordo di un zatterone che sembra disperatamente andare da qualche parte in un mare completamente fermo e privo di vita.
Se i grandi operatori vogliono andare da qualche parte, devono rendersi conto di cosa stia facendo veramente la differenza oggi. Non si tratta solo della facilità d'uso o della creazione di siti strutturati con post in ordine temorale inverso, si tratta di abbracciare nuovi standard e nuovi modi di comunicare.
Certo, proprio quelle cose che annoiano tanti lettori: trackBack, feed RSS, permalink, ecc, ecc. Il punto è che questi non devono essere una preoccupazione per chi gestisce i weblog, ci devono essere. Punto.
Tanto per farvi un esempio: ieri un cliente Radio mi ha chiesto "Come faccio ad avere anch'io un feed?". "Lo hai già, Radio lo crea automaticamente per te" gli ho risposto. Era tutto contento. E' così che deve funzionare: gli strumenti devono fare da soli tutto ciò che serve, a prescindere dalla cultura degli utenti.
Il nostro lavoro su ENT, k-collector, in qualche misura anche il BlogAggregator, sono passi significativi avanti verso un nuovo tipo di web che cambierà il modo di comunicare. E come noi molti si stanno muovendo in questo mondo. E' a questo che dovrebbero prestare attenzione operatori come Tiscali.
Solo che temo che non lo faranno, sono troppo grossi ed arroganti per cercare di imparare. Continueranno ad andare in giro a sparare cazzate su google che si vende i risultati delle ricerche. Il fatto che abbiano ottenuto dei risultati in ambito finanziario non significa che abbiano colto il significato della tecnologia e, una volta esplosa la bolla, si trovano con un sacco di problemi e nessuna idea di dove andare.
Sarebbe bello che finalmente si rendessero conto che questo mondo va avanti perché c'è gente che scrive codice, inventa standard, parla con gli utenti, cerca di fare passi avanti senza guardare solo a cosa fanno gli altri.
Noi stiamo lavorando a protocolli aperti e stiamo sciluppando nuove tecnologie assolutamente concrete che facendo leva sui weblog, su nuovi sistemi di interoperabilità e su API aperte crediamo faranno presto la differenza.
Siamo disponibili e ovviamente più che felici di parlarne con chiunque, a partire da Tiscali. Bisogna capire se a Tiscali o altri interessa parlare con noi