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Updated: 18-12-2005; 18:26:14.

 Mercoledì, 28 maggio 2003

Italy, a Land of Tolerance, Even to Prime Ministers. For many people outside Italy, it is difficult to understand how Prime Minister Silvio Berlusconi of Italy holds onto power. By Frank Bruni. [New York Times: NYT HomePage]

A quanto pare ieri è passato un anno dall'apertura del mio blog. Il tempo vola.

Il commento di Beppe al mio post precedente mi aiuta a capire come non sia stato molto prolifico di informazioni su quanto stiamo facendo in questi ultimi tempi in casa Evectors. Tendo a parlare di questi argomenti sull'altro lato di questo blog.

Ricapitoliamo: l'idea di base è quella di organizzare i post di una serie di weblog in un modo nuovo. I weblog sono infatti strumenti facili e flessibili per l'inserimento di informazioni e consentono di creare una potente rete d'informazione istantanea. Grazie all'uso di vari tipi di feed e aggregatori siamo in grado di sapere momento per momento cosa sta succedendo nel mondo, tra i bloggers, sulla stampa, tra i nostri collaboratori.

Se vogliamo poter usare questi strumenti per il knowledge management però, è necessario costruire una struttura che mi consenta di reperire una serie di post fatti in un qualunque momento del passato in modo rapido e flessibile. Ovviamente esistono i motori di ricerca, google funziona bene in questo senso, ma noi crediamo che si possano anche trovare soluzioni diverse.

E' per questo che abbiamo iniziato a sviluppare k-collector, un aggregatore in grado di raccogliere i contenuti creati da una serie di weblog e di creare automaticamente una directory della conoscenza inserita in questi post.

In primo luogo serviva un sistema per poter facilmente collegare ad ogni post dei topic, o parole chiave. Per questo abbiamo iniziato una collaborazione con Matt Mower, esperto nel settore dei topics e autore del tool LiveTopics. Con Matt stiamo sviluppando il k-collector client, un tool per applicazioni che gestiscono weblog (già disponibile per Radio, presto per MT e altri sistemi) che consente facilmente di aggiungere topic ai post.

Poi ci serviva un sistema per trasportare i topic dai singoli weblog all'aggregatore. Per farlo abbiamo deciso di creare un modulo per il formato RSS 2.0 che abbiamo chiamato Easy News Topics o ENT. Abbiamo deciso di rendere questo formato pubblico e accessibile a tutti, ed è stato un successo: nel giro di pochi giorni sono iniziate ad uscire applicazioni che supportavano ENT un po' in tutto il mondo.

Alla fine l'aggregatore. Per svilupparlo ci siamo appoggiati ad IdeaTools, il sistema di content management che stiamo sviluppando da anni. Su ideaTools abbiamo costruito l'architettura di k-collector, ovvero un sistema in grado di raccogliere i post provenienti da feed RSS/ENT e di organizzarli in una direcory.

La prima applicazione pratica di k-collector si chiama WWWW, ovvero What, When, Who, Where, un sistema pensato per le imprese che consente di archiviare dinamicamente i post e di creare automaticamente relazioni tra post e topics in modo da poter navigare facilmente in questi contenuti.

WWWW sarà disponibile come prodotto tra circa un mese e crediamo costituirà un ottimo strumento per il knowledge management per la piccola e media impresa europea.

E' tutto questo che siamo andati a presentare a Vienna, e devo dire che abbiamo avuto molte soddisfazioni da parte delle persone che abbiamo incontrato e della stampa internazionale.

Per rispondere a Beppe: hai ragione, con questi strumenti e questi protocolli si può iniziare a sviluppare qualcosa di veramente nuovo, facendolo dal basso e seguendo passo passo le reali necessità delle persone.


Beppe oggi ci racconta di un incontro ieri con Renato Soru.

Chiude il suo post con la domanda: C'è materia possibile per un "gioco win win" tra Blogosfera e Isp italiani-europei?

Secondo me la risposta è certamente positiva, solo che gli ISP e gli investitori dovrebbero smettere di dire e fare cazzate.

Non conosco Soru, conosco Piol che ha investito nella mia azienda, e che poi ne è uscito. Piol è una persona incredibile, non posso che parlarne bene, ma nonostante avessero investito sulla nostra azienda, nessuno dell'entourage di Piol si è mai preoccupato di capire cosa stessimo effettivamente facendo dal punto di vista tecnologico. Siamo stati un'operazione finanziaria.

Gli esperimenti fatti da Tiscali e più recentemente da Virgilio in ambito weblog dimostrano di essere solo operazioni di marketing. Ma che ricerca e sviluppo? Solo la volontà si saltare a bordo di un zatterone che sembra disperatamente andare da qualche parte in un mare completamente fermo e privo di vita.

Se i grandi operatori vogliono andare da qualche parte, devono rendersi conto di cosa stia facendo veramente la differenza oggi. Non si tratta solo della facilità d'uso o della creazione di siti strutturati con post in ordine temorale inverso, si tratta di abbracciare nuovi standard e nuovi modi di comunicare.

Certo, proprio quelle cose che annoiano tanti lettori: trackBack, feed RSS, permalink, ecc, ecc. Il punto è che questi non devono essere una preoccupazione per chi gestisce i weblog, ci devono essere. Punto.

Tanto per farvi un esempio: ieri un cliente Radio mi ha chiesto "Come faccio ad avere anch'io un feed?". "Lo hai già, Radio lo crea automaticamente per te" gli ho risposto. Era tutto contento. E' così che deve funzionare: gli strumenti devono fare da soli tutto ciò che serve, a prescindere dalla cultura degli utenti.

Il nostro lavoro su ENT, k-collector, in qualche misura anche il BlogAggregator, sono passi significativi avanti verso un nuovo tipo di web che cambierà il modo di comunicare. E come noi molti si stanno muovendo in questo mondo. E' a questo che dovrebbero prestare attenzione operatori come Tiscali.

Solo che temo che non lo faranno, sono troppo grossi ed arroganti per cercare di imparare. Continueranno ad andare in giro a sparare cazzate su google che si vende i risultati delle ricerche. Il fatto che abbiano ottenuto dei risultati in ambito finanziario non significa che abbiano colto il significato della tecnologia e, una volta esplosa la bolla, si trovano con un sacco di problemi e nessuna idea di dove andare.

Sarebbe bello che finalmente si rendessero conto che questo mondo va avanti perché c'è gente che scrive codice, inventa standard, parla con gli utenti, cerca di fare passi avanti senza guardare solo a cosa fanno gli altri.

Noi stiamo lavorando a protocolli aperti e stiamo sciluppando nuove tecnologie assolutamente concrete che facendo leva sui weblog, su nuovi sistemi di interoperabilità e su API aperte crediamo faranno presto la differenza.

Siamo disponibili e ovviamente più che felici di parlarne con chiunque, a partire da Tiscali. Bisogna capire se a Tiscali o altri interessa parlare con noi


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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.