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Updated: 18-12-2005; 18:25:58.

 Lunedì, 19 maggio 2003

Bel pezzo di Martina Zavagno su html.it.

Per chi fosse stato distratto (magari sotto un ombrellone senza wifi) negli ultimi giorni si parla di google.

Tutto è iniziato con un pezzo del famigerato Andrew Orlowski sul register in cui veniva suggerito (o meglio, veniva data come notizia) che google stesse per rimuovere dal proprio indice principale i weblogs che, vecchia teoria di Orlowski, peggiorano la qualità dei risultati.

Poco dopo Evan Williams cofondatore di blogger e quindi dipendente di google, sembrava smentire la notizia.

Sabato Robert Scoble (che da poco lavora in Microsoft) però diceva di come, secondo sue fonti attendibili, google stia effettivamente ricevendo pressioni da parte degli sponsor per abbassare il ranking dei weblogs. Questo perché, a suo dire, gli sponsor vorrebbero avere il loro sito nella prima pagina quando si parla di prodotti, e non quello di qualche anonimo blogger che ne parla magari non male ma non certo con i termini markettari graditi all'azienda.

In realtà secondo Orlowski e molti suoi colleghi giornalisti ad essere primi nelle ricerche su google dovrebbero essere i siti d'informazione "principali", e non i weblogs.

A questo punto Doc Searls obbietta giustamente che i siti d'informazione "principali" riservano i loro archivi ad utenti registrati (e paganti) dopo pochi giorni dalla pubblicazione, ecco perché non vengono indicizzati. In altre parole, se volete che i vostri contenuti vengano visti dal web, dovete metterli a disposizione del web.

Il tutto culmina con questo pezzo di Dave Winer che riassume e commenta la situazione.

Nel frattempo da noi, kataweb sta chiudendo non solo gli archivi ma proprio l'accesso agli articoli a tutti i quotidiani locali del gruppo.

Interessante, no?


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