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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 18-12-2005; 18:20:49.

Paolo's Weblog.

 Lunedì, 31 marzo 2003

A quanto pare il giornalista veterano Peter Arnett, in Iraq con NBC News, ha rilasciato un'intervista alla TV Irachena in cui non si è dimostrato particolarmente entusiasta delle scelte politiche apericane. Nel primo articolo che riporta la notizia si legge:

NBC News issued a statement supporting Arnett, saying that Arnett gave the interview to Iraqi TV as a "professional courtesy" and that his remarks "were analytical in nature and were not intended to be anything more."

Ma poco dopo, sempre su CNN, un secondo articolo riporta:

NBC announced Monday that both NBC and National Geographic severed their relationships with veteran war correspondent Peter Arnett.

Alcuni di voi ricorderanno come all'apice della new economy italiana uno degli argomenti "caldi" erano i Portali Cittadini. Se ne aprirono tanti, non ne resta nessuno.

Il Manfredoniano è il blog cittadino di Manfredonia. L'idea potrebbe certamente avere più successo.


OninO continua a raccontare le avventure del "knowledge manager" Enzo Conoscenzo. Tra il serio ed il faceto coglie un punto importante: affiché questi sistemi possano essere diffusi è indispensabile che non contengano alcun tipo di complessità "tecnica".

In effetti credo che i weblog, ed i diversi software che esistono per gestirli, offrano due vantaggi principali:

  • Sono un sistema di input facile. Ovvero consentono a chiunque, senza alcuna conoscenza particolare di html, ftp, http, tcp, ecc ("ecc" non è un protcollo), di pubblicare facilmente contenuti sul web, sia pubblico, sia privato. Per fare un link non serve sapere nulla di "a href", è sufficiente premere un bottone
  • Sono un buon sistema di lettura immediata. Il concetto del calendario e del "reverse chronological order" è un buon metodo per visualizzare notizie, al punto che anche altri tipi di pubblicazione iniziano ad adottare questo sistema.

Una volta risolto il problema dell'input e della lettura "day by day" di quanto viene pubblicato, bisogna risolvere il problema dell'archiviazione di questa conoscenza, per fare in modo che sia facilmente accessibile. Ed è qui che entrano in gioco gli aggregatori ed i topics.


 Domenica, 30 marzo 2003

Immagino che non ci sia praticamente nessuno che visiti questo weblog e non anche quello di Massimo Mantellini, quindi di sicuro avrete visto il link al suo ultimo pezzo per Internet Magazine intitolato Il Copyright e la circolazione delle idee. Posto quindi questo messaggio solo per dirvi che se per caso non siete ancora andati a leggere l'articolo perché pensate che tutte 'ste storie di copyright e Topolino non vi riguardano, dovreste ripensarci e leggerlo subito.

Ieri pomeriggio siamo andati a fare un giretto per Venezia e poi siamo stati a cena con David Weinberger (co-autore di The Cluetrain Manifesto, Word of Ends e autore di Small Pieces Loosely Joined) e la sua famiglia allargata. Sono impegnati in una rapida (e allucinante) vacanza italiana. Serata molto interessante, buona compagnia, buon cibo e buone idee. Altre foto.

 Venerdì, 28 marzo 2003

Ogni settimana mi arriva l'Economist. Per prima cosa guardo le ultime tre pagine, quelle con le statistiche. Poi guardo l'indice all'inizio, in particolare la sezione Europa, per vedere se si parla dell'Italia. Se non se ne parla tiro un sospiro di sollievo.

 Giovedì, 27 marzo 2003

Oggi stiamo subendo un disservizio da parte di un nostro fornitore. Capita a tutti, l'altro giorno il Blog Aggregator è stato off-line per più di 24 ore.

Di solito non c'è molto che si possa fare in questi casi: tocca semplicemente subire. Anche se le aziende spesso riempiono i propri siti e le proprie borchures di termini come qualità, SLA e assistenza h24, capita che un messaggio email non riceva risposta, capita che ad una disperata richiesta di supporto venga risposto "vediamo, forse oggi, forse domani", nel frattempo tu non puoi lavorare a causa del disservizio.

Continua a non esserci molto da fare, però credo che meriti iniziare a rendere queste informazioni pubbliche. Con circa un migliaio di visitatori al giorno, il ranking su google e i link provenienti dappertutto che ho a disposizione su questo sito posso almeno rendere note al resto del mondo le esperienze che capitano. Sia le negative che le positive.

Per ora mi limito a raccontare il peccato, non il peccatore, devo ancora vedere come va a finire.


Ogni tanto guardando i referers noto che qualcuno tenta di leggere il lato inglese di questo weblog usando il traduttore di Google. E' sempre divertente leggere come vengono tradotti i nomi propri: Marc Canter diventa "vinaccia Canter", Doug Fox diventa "quella volpe di Doug" e Matt Mower diventa il temibile "falciatore opaco".

Prima o dopo doveva succedere: una canzone ispirata ai weblogs (il file mp3 - 3,8Mb).

I wanna be Ben, I wanna be Mena If only for a moment or two I wanna be Cory, I'll even be Winer If that's what I gotta do

I wanna be Ben, I wanna be Mena The master of my domain So send me a ping, send me a trackback I promise I won't complain


 Mercoledì, 26 marzo 2003

Scrivendo a Gianmarco Neri l'altro giorno, sostenevo che merita aver fiducia nelle capacità dei componenti la blogosfera.

Oggi ne ho avuto un'ennesima dimostrazione.

Scrivendo un post ho notato come spessissimo vada su google a cercare il nome di una persona o di un prodotto per estrarne un link. Non solo google fornisce sempre una soluzione, ma nella grande maggioranza dei casi la prima risposta è quella giusta.

In altre parole: dovendo fare in questo post un link al sito di Beppe Caravita, di solito aprirei google in un'altra finestra, cercherei "Beppe Caravita" e copierei il link dalla pagina dei risultati.

Quindi ho scritto un post che diceva più o meno: "ho osservato questa cosa, non è che qualcuno ne può fare una macro?". Meno di 20 minuti dopo Matt Mower mi aveva mandato la macro. Mentre stavo aggiornando il mio weblog per comunicare la buona notizia, me ne è arrivata una seconda da Mikel Maron (nota che entrambi questi link sono stati generati grazie a questa nuova macro).

Così adesso basta che io scriva <%googlami( "Beppe Caravita")%> per ottenere Beppe Caravita, <%googlami( "Massimo Mantellini")%> per ottenere Massimo Mantellini o <%googlami( "Nokia 8850")%> per un link al telefono Nokia 8850.

Non male, eh?


Credo che questo di Giuseppe sia il migliore post su guerra e media che abbia letto fin'ora. E non solo sui blog. E' anche quello che condivido di più. Grazie.

Lo so, i weblog tendono ad essere troppo autoreferenziali. Se poi uno inizia a puntare ad un altro che punta a lui è ancora peggio. Ma il post di oggi su Wittgenstein che punta al fagiano di ieri ha un titolo perfetto:
La rete, il fuoco, la foto

Credo che manderò un ingrandimeno 70x100 al buon Luca


Un anno fa ho aperto il mio altro weblog. Sembra passato molto più tempo.

 Martedì, 25 marzo 2003

Stamattina bevendo il caffé in cucina e guardando fuori dalla finestra, oltre la rete, ho scorto un riflesso blu acceso nel prato. Era un fagiano. Mi sono scapicollato a prendere la macchina fotografica. L'autofocus ha toppato clamorosamente.

Bush Puts $74.7B Price Tag on Iraq War. After delaying for months, President Bush is revealing his official estimate of what war with Iraq will cost American taxpayers. His price tag: $74.7 billion to cover six months of combat, humanitarian aid, rebuilding and bolstered security at home. [Associated Press war headlines via GoUpstate.com]

Secondo la CIA il PIL dell'Iraq per il 2001 è di 59 miliardi di dollari. E allora? Boh... tanto per confrontare un po' di cifre.


 Lunedì, 24 marzo 2003

Mappamondo: Toh, chi si rivede: Intersito, il «primo network italiano di Corporate Blog!». Su Apogeonline c'è un'intervista, con tanto di foto, a Carmelo Cutuli, l'ideatore della via italiana al blog-marketing.

A quanto pare anche lui è un "Blogghista". Anzi, lui è un blogghista, io preferisco di no. Ad ogni modo: c'è qualcuno che per favore mi può indicare il suo weblog? Grazie.


Gino Roncaglia scrive un'interessante analisi sul tema aggregatori, ed in fondo dice:

Magari tra un paio di anni avremo strumenti che fanno tutto questo in modo semplicissimo (giacché la cosa paradossale è che i feed RSS di per loro sono semplicissimi), e avremo elaborato degli ottimi standard. Ma per ora credo serva un po' di tutto, anche - e in primo luogo - l'olio di gomito.

Credo ci vorrà molto meno di due anni, ma concordo sul fatto che sia assolutamente indispensabile uno sforzo teso a sviluppare degli strumenti che rendano questo tipo di attività facile per tutti.

Da qualche anno il mio lavoro si concentra soprattutto su questo: rendere accessibili a tutti funzioni che prima erano disponibili solo agli "iniziati". Qualche volta con velocità maggiore, qualche volta minore, ma comunque l'evoluzione è in atto.

In fondo solo un anno fa una significativa maggioranza dei weblog non esisteva (incluso questo). Cos'è cambiato? Non il codice html. Sono cambiati gli strumenti che consentono di creare il codice, offrendo a quasi chiunque la possibilità di pubblicare il proprio sito personale con pochi click pur rimanendo completamente all'oscuro dell'aspetto tecnologico.

Per quanto riguarda i feed RSS prima, e la possibilità di aggiungere annotazioni semantiche ai propri contenuti poi, credo si tratti solo di aspettare un po'.

Gli esperimenti come l'aggregatore automagico di Granieri sono, appunto, esperimenti. Però aiutano a dimostrare un concetto, indicano una strada. E' evidente che all'inizio questa strada verrà percorsa da chi è più competente sul piano tecnico, però il tempo necessario affiché la strada sia percorribile da tutti è breve.

Quello che manca in questo momento (ovvero quello su cui si dovrebbe sviluppare una maggiore attenzione), è la definizione di standard comuni che possano essere addottati da tutti i produttori di software in modo da rendere i sistemi compatibili tra loro. Fortunatamente questo tipo di processi si svolge on-line, rapidamente, e tutti possono farne parte (lo stesso Doc Searls oggi cita il "nostro" aggregator sul suo weblog).

I weblog sono potenti strumenti che consentono di interfacciare tra loro le menti di tante persone e di creare un sistema "multiprocessore" potentissimo ed in grado di risolvere molto rapidamente qualunque tipo di problema.


Ma noi siamo Fantascienza!

Questa mattina trovo nella posta elettronica il seguente messaggio proveniente dal mio provider:

La sua attuale media giornaliera di collegamento ad I.NET Dial-Up Flat negli ultimi 7 giorni e' di 24 ore, 37 minuti, 55 secondi.

Il brevetto è in corso di registrazione, ma a questo punto direi che siamo pronti a presentare la nostra nuova soluzione per giornate da 25 ore.


 Domenica, 23 marzo 2003

Mantellini: In particolare quest'ultima strada, quella delle "automagie" come le chiama Giuseppe Granieri , autore di Blog Aggregator, il piu' importante progetto di aggregazione di blog italiani sul web) consente oggi di avvicinare in una unica pagina web fonti diversissime, in modo che esse siano aggiornate in tempo reale.

Da oggi Granieri non si degnerà più di rispondere ai nostri messaggi, ci saranno segretarie che filtreranno tutte le comunicazioni, si metterà in testa di essere veramente un guru e a breve ci toccherà pagare per segnalare i nostri poveri post...


 Sabato, 22 marzo 2003

news in tempo reale dagli aggregatori. Come potete vedere ho aggiunto un piccolo spazio dedicato alle ultime notizie sulla guerra, risultato della modifica di un piccolo script. grazie alle consuete automagie dei feed rss, potete leggere gli ultimi 2 titoli di liberation, liberation speciale irak, bbc war news, bbc reporters log, military.com, euronews in italiano, ed infine goupstate e alternatives.ca che aggregano le ultime notizie dei migliori quotidiani del mondo.

questo per contribuire con un po' di codice a facilitare il flusso di informazioni.

questo piccola cosa non è sicuramente completa, è una gocciolina nel mare dell'informazione, quindi prendetela come tale. vi invito quindi a consultare i news aggregator piu famosi per avere un servizio completo.

[restorin' gat's blog]

Eccellente!


Da non perdere (3,8Mb, .mpg) [via Joi Ito's Web]

Ho dato una ripulita al mio blogroll. Come faccio sempre in questi casi, non ho buttato via niente, ho più che altro aggiunto. L'unico taglio è stato Camillo (visto che lui ha tagliato me).

Gianmarco Neri risponde.

Credo che continui a non capire: dovrebbe mettersi in gioco adesso con un suo weblog, in modo da capire cosa succede da questa parte della tastiera. Dovrebbe respirare per un po' quest'aria in come parte di questa realtà, non come osservatore esterno. Solo a quel punto disporrebbe delle risorse necessarie per rendere il suo progetto vincente (e sono convinto che potrebbe proprio funzionare).

Gianmarco, please, scaricati 'sto programma, mollami 60 Euri dopo 30 giorni, e fatti il tuo blog. Se no qua e qua puoi anche fartene uno gratis.

Dopo ne riparliamo.


Stamattina ho iniziato a scrivere un lungo post sulla guerra. Più andavo avanti, più cose volevo scrivere, più dubbi mi venivano. Arrivato a 10 paragrafi ho chiuso il documento senza salvare. Non aggiungeva niente.

 Venerdì, 21 marzo 2003

Noi occidentali abbiamo sbagliato tutto in Iraq. Abbiamo appoggiato un despota sanguinario, lo abbiamo spinto a combattere contro l'Iran, gli abbiamo fornito i mezzi per reprimere le minoranze e il dissenso nel suo Paese. Quando ce ne siamo stancati gli abbiamo tirato la sòla del Kuwait, lo abbiamo bombardato al tappeto, e poi lo abbiamo lasciato lì, a marcire col suo popolo. Finché all'improvviso non ci è venuta voglia di portare la democrazia nel Medio Oriente... andiamo. Con questi bombardamenti non facciamo che mettere una pezza, che si attacca ad altre pezze messe male, che fanno del Medio Oriente una delle regioni più pasticciate del mondo, e della comunità araba una polveriera umana. Non c'è nulla di cui andare fieri. [continua]

Gianluca Neri in un commento:

Credo che BlogNews, per fare in modo che non succeda com'e' capitato sul sito a Wittgenstein, debba limitare il campo della notizia ad un tot numero di caratteri, altrimenti BN diventa soltanto una specie di "cache" dei vari blog, mentre invece dovrebbe essere un'indice di link che ti portano alla notizia, da leggere sul blog.

Sono assolutamente d'accordo. Ma non è quello che succede adesso. Ecco come appare attualmente un mio post di ieri su BlogNews:

BlogNews
Gianluca Neri presenta BlogNews. L'esperimento è interessante. Assomiglia molto ai primissimi sistemi di aggregazione fatti da Netscape sul loro portale (in quell'ambito era nato il formato RSS),...
21/03/2003 03:40 CET

Nonostante il fatto che il post in questione sia dotato di permalink, non c'è alcun modo per chi legge accedere al resto del mio post sul mio sito (a meno di non andare alla mia home page e cercare il post), visto che il link del titolo punta al link correlato all'articolo, in questo caso BlogNews stesso. Credo sarebbe formalmente più corretto linkare il titolo del post al post stesso (e non al link correlato) e, se disponibile, aggiungere il link in fondo. Così:

BlogNews
Gianluca Neri presenta BlogNews. L'esperimento è interessante. Assomiglia molto ai primissimi sistemi di aggregazione fatti da Netscape sul loro portale (in quell'ambito era nato il formato RSS),...   [link]
21/03/2003 03:40 CET

Ma questa è solo un'idea, ovviamente il giocattolo e vostro e ci fate quello che vi pare. E' forse su questo punto che parlando con alcune persone ho percepito un po' di delusione.

Il blogAggregator di Granieri è lontano dalla perfezione, ma si è sviluppato da una collaborazione tra tanti blogger che vi hanno dedicato tempo e idee per migliorarlo. BlogNews al contrario è arrivato apparentemente "già imparato", e non sembra si ponga in modo aperto. Come minimo mi aspetterei di vedere il weblog del suo autore da qualche parte, per poter cercare di avviare una conversazione.

Non sottovalutate l'intelligenza dei blogger, anzi, sfruttatela, è la parte migliore di questo mondo.


 Giovedì, 20 marzo 2003

Gianluca Neri commenta, io rispondo da qua, che si vede meglio.

Non avevo implicato che BlogNews fosse di Clarence, anche se una certa aria "di famiglia" si scorge.

Per quanto riguarda il banner, si tratta indubbiamente di nobili cause, ma credo che dovrebbe essere comunque facoltà dell'autore decidere se ed accanto a quali banner apparire. Voglio dire: se io pubblico un feed RSS e magari associo anche un'esplicita Creative Common License, ciò che si può o non si può fare con quanto scrivo è chiaro. Se non lo faccio, il fatto che uno spider prelevi i contenuti del mio sito e li ripubblichi da un'altra parte può essere quanto meno fonte di discussione.

Voglio essere chiaro: BlogNews mi sembra un'eccellente idea, anzi, in un qualche modo è quanto di più simile alla mia idea di feed aggregator abbia visto, con in più diverse funzioni.

PS: puoi chiedere a tuo fratello perché mi ha lasciato fuori dal sito?


Onino narra le vicende di Enzo Conoscenzo, un knowledge architect. Non vedo l'ora di leggere la puntata in cui tutti vengono licenziati o l'azienda chiude.

Gianluca Neri presenta BlogNews. L'esperimento è interessante. Assomiglia molto ai primissimi sistemi di aggregazione fatti da Netscape sul loro portale (in quell'ambito era nato il formato RSS), a cui è stato aggiunto un parser in grado di generare feed RSS per i siti che non li offrono ed un sistema di catalogazione.

L'aggregator centralizzato consente anche di postare direttamente con alcuni diffuse applicazioni per la gestione di weblogs (per ora Blogger e Manila, ma auspicabilmente altri verranno aggiunti presto).

Altro interessante esperimento che consentirà ad un pubblico ancora più vasto di capire i vantaggi di un sistema di syndication di contenuti. Per poterne apprezzare le caratteristiche è comunque il caso di registrarsi.

La scansione dei siti che non offrono dei feed dovrà essere gestita con un po' d'attenzione. Chi li offre può decidere in che termini farlo (post interi, parziali, ecc.). Nel caso di Wittgenstein, è possibile leggere il sito integralmente anche in questa pagina, però con un banner pubblicitario. Immagino che in mancanza di una dichiarazione sul copyright, vi sia un accordo tra le parti.

Credo ci sia una differenza significativa tra BlogNews ed il Blog Aggregator: mentre quest'ultimo è stato sviluppato (e si sta sviluppando) "all'aperto", ovvero mediante il contributo di diverse persone, nel caso di BlogNews siamo stati in qualche modo messi davanti al fatto compiuto. Niente di male in questo, forse rende la cosa un po' meno divertente e partecipata.

Ad ogni modo, congratulazioni.


 Mercoledì, 19 marzo 2003

In un commento ad un post di ieri, Martina chiede:

Tra l'altro sarei interessata a sapere la vostra opinione sull'utilizzo dei blog in ambito Intranet, per le comunicazioni interne all'azienda.

Come credo di aver già scritto in queste pagine, sono convinto che sia un'ottima idea. Però è un'idea che richiede ancora un po' di elaborazione per poter essere utilizzata con successo.

Da un lato l'uso dei weblog come strumento di comunicazione interna costituisce un potente strumento per il knowledge management. Essere in grado di trasferire il tipo di "narrativa del lavoro" che viene fatta oggi sui weblog pubblici in una costellazione di weblogs privati costituirebbe senz'altro un primo passo molto importante per aumentare il livello di conoscenza all'interno di quasi ogni azienda.

In questo campo le sfide da superare sono fondamentalmente culturali: come fare a convincere persone che sono cresciute in aziende in cui nessuno condivideva la propria conoscenza al fine di proteggere la propria posizione che i tempi sono cambiati ed oggi più uno è in grado di condividere più è importante per l'organizzazione? (Su questo argomento vedete anche le riflessioni di Cristian Vidmar 1, 2)

Il secondo ostacolo è tecnico: una quantità anche non particolarmente grande di weblog che funzionano sono in grado di produrre una notevole quantità di contenuti che è assolutamente necessario organizzare. Su questo fronte stiamo lavorando ad una nostra versione di un aggregatore specificamente orientato al Business Journalling.

PS: il termine "Business Journalling" gira da qualche settimana in rete, proposto per primo (credo) da Matt Mower, a cui non piaceva il termine k-log per descrivere un weblog ad uso aziendale. Visto che concordo con Matt anche su questo, inizio ad usare anch'io il termine.


 Martedì, 18 marzo 2003

Ieri sera ho passato un po' di tempo rapito davanti alla TV, guardando in diretta su CNN una sessione della Camera dei Comuni inglese.

Potete vedere il video (in RealAudio) sul discorso di dimissioni di Robin Cook, e magari allo stesso tempo leggervi la trascrizione, tanto per capire meglio.

Guardatelo anche se non capite una sillaba d'inglese. Poi confrontate con una qualcunque scena ripresa nel nostro parlamento.


Avete presente cosa succede in italia quando, ad esempio, il la quantità d'inquinamento raggiunge soglie pericolose per periodi talmente lunghi da diventare la norma? Certo, si alzano le soglie pericolose per rientrare nella legge.

Con un colpo di mano analogo, dopo aver misurato la temperatura di tutti i miei collaboratori, proclamo che la temperatura corporea normale non è più di 36,6° ma di 37° tondi. Adesso stiamo tutti bene.


Ieri Mappamondo chiedeva Cos'è un Corporate Blogs?. Nel caso specifico credo si tratti semplicemente di un'azienda che tenta di cavalcare l'onda o l'hype, che c'è attorno al termine "weblog".

Però io sono convinto che i weblog, se opportunamente usati, possono essere un ottimo strumento di marketing. Un nostro nuovo cliente, l'Azienda Agricola Puiatti, ha aperto da poco WineBlog. L'url ed i contenuti sono ancora provvisori e Daniela Zanette, responsabile marketing di Puiatti, sta facendo un po' alla volta conoscenza con il mezzo.

Questo weblog avrà un ruolo importante nell'ambito del nuovo sito Puiatti, che sarà messo on-line nel giro di un paio di settimane.

In un settore come quello vinicolo, in cui esiste una forte comunità di appassionati ed esiste inoltre la necessità di un certo tipo di scambio culturale, credo che i weblog possano costituire un potente strumento di comunicazione.

Ovviamente questo tipo di approccio non è applicabile a qualunque settore merceologico e comunque le aziende devono capire che non è sufficiente mettere un calendarietto su una pagina per avere un weblog. Serve non solo aderire agli standard (permalink, feed RSS, ping a weblogs.com, ecc.), ma soprattutto è necessario dedicare risorse ed impegno affiché lo strumento possa risultare efficiente.


 Lunedì, 17 marzo 2003

Sulla prima pagina di Repubblica al momento dominano due articoli. Dagli USA si sentono tuonare i cannoni di guerra:

Il testo preparato assieme a Gb e Spagna non andrà al voto
Francia e Russia avevano preannunciato l'utilizzo del veto
Gli Usa ritirano la risoluzione
Bush: "La diplomazia ha fallito"

Il presidente americano parlerà alle 2 di notte italiane Ultimatum al rais, forse di 72 ore: esilio o guerra

Mentre in Italia allegramente:

Il premier: "Apprezzabili le conclusioni del summit"
Frattini: "L'Onu resta la strada maestra"
Berlusconi: "Segnali positivi dal vertice delle Azzorre"
Fini: "Sono fiducioso, ma tutti ci pensino due volte"
Mozione di Cossiga: "Niente basi se l'attacco è unilaterale"

Non trovate una certa discrepanza tra l'opinione del nostro ministro degli esteri e la realtà? Okay, può anche essere che la dichiarazione di Frattini sia stata fatta prima di quella di Bush, ma quel che è certo è che 'sti americani ci daranno anche del tu (anche se in realtà in inglese loro danno del voi a tutti), ma non ci cagano più di tanto.

Curiosamente sulla stessa pagina appare il banner pubblicitario che vedete qua a lato, un prodotto chiamato ProLife che magicamente riporta la pace. Ma solo nel vostro intestino.

Sigh!


Marc Canter presenta uno status report su come diversi movimenti tesi ad aggregare e raggruppare contenuti e identità si stanno sviluppando in rete. Da leggere se avete seguito le vicende del Blog Aggregator.

 Domenica, 16 marzo 2003

Mappamondo:Perché mi piacciono i blog
7 motivi per entrare e rimanere nella blogsfera
[Introspettivo] post lungo
[BlogAggregator - Weblogs]

 Sabato, 15 marzo 2003

Da qualche giorno mi capita di pensare spesso al mio "vicinato". Da quando ho aperto questo weblog, circa un anno fa, ho conosciuto un sacco di gente ed oggi sto facendo business, sviluppo, progettazione o semplicemente scambiando idee con molti di loro, sparsi in tutto il mondo e di cui spesso non conosco la faccia o l'età.

Ciò nonostante sono parte del mio vicinato, ovvero facciamo tutti parte di un certo "giro" in cui le idee circaolano molto rapidamente ed ancor più rapidamente si sviluppano. Chiunque dica che i weblog sono una perdita di tempo dovrebbe provare questa sensazione per rendersene conto.

Ad ogni modo, sviluppando queste considerazioni verso com'era il mondo "prima", indubbiamente il termine "vicinato" (o neighborhood) ben si applica a questo sistema. Si arriva e non si conosce nessuno, poi si viene contattati da qualche vicino dei più amichevoli e questo ci presenta altri e così via. Come in un vicinato vero, si è quasi sempre al corrente di cosa succede in giro.

Sempre proseguendo su questa linea di ragionamento, mi rendo conto che, soprattutto nelle grandi città, questo concetto di vicinato non esiste più: si tende sempre più spesso a vivere circondati da una massa di perfetti sconosciuti. "Che fortuna, meno male che vivo in un piccolo centro" mi sono detto.

Per poco. Vivo da circa sei mesi al pian terreno di una casa a due piani. Sopra di noi vive una giovane coppia. Non ho la minima idea di come si chiamino, cosa facciano nella vita, cosa pensino. Ci siamo detti "Ciao" più o meno una decina di volte. Incontrandoli per la strada non li riconoscerei quasi di sicuro.

Alla faccia del buon vicinato dei piccoli centri.

PS: Hey, voi due qua sopra, se per caso leggete il mio weblog, passate un salto a trovarci prima o dopo, stiamo proprio qua sotto. O al limite mandatemi un link che vi aggiungo al mio blogroll...


Credo che la notizia nella notizia l'abbia rilevata per primo Manteblog, seguito a ruota tutti gli altri. Quella di Mozilla, il potentissimo programma rivoluzionario.

Di solito questi formidabili ignoranti usano la complessità dell'argomento per giustificarsi. A parte il fatto che per scoprire cosa sia Mozilla non ci vuole esattamente un giornalista investigativo, per quanto complessa possa essere l'informatica è comunque niente se paragonata all'economia o alla politica. Quindi, o i giornalisti cretini li mettono a scrivere di informatica e quelli intelligenti di politica, oppure anche il resto del giornale è pieno di cazzate solo che non non ce ne accorgiamo.


 Venerdì, 14 marzo 2003

Wittgenstein: "Vabbè, ma se nessuno me lo spiega! Il titolare, qui, il famoso precursore dei weblog italiani, il grande esperto, quello citato a proposito e a sproposito, ha capito ieri che il calendarietto che compare in certi blogs serve per consultare i giorni arretrati"

Tutti i manuali di design di interfacce utente prima o poi recitano una frase che suona così: "se inserite nel vostro progetto una funzione il cui uso e del tutto evidente e gli utenti non la capiscono, non sono stupidi gli utenti, avete sbagliato qualcosa voi".

Quindi ho aggiunto sopra il calendario a sinistra la parola "Archivio", sperando che in questo modo non si pensi che il calendarietto sia solo una simpatica alternativa ad un'agendina. Se non fosse ancora chiaro a tutti fatemelo sapere.


 Giovedì, 13 marzo 2003

Per me la cosa più impressionante dell'incidente di oggi sulla A4 non è tanto il numero di morti o quello di vetture e camion coinvolti, è il fatto che su quella strada ci passo spesso, troppo spesso.

Per quanto io tenda ad aderire alla filosofia di Smooth Drive ben illustrata su 5 am, ci sono situazioni in cui la prudenza non è sufficiente a salvarti da un cretino che viaggia a cento all'ora in condizioni di visibilità minima.

E la situazione peggiora. Ormai da queste parti siamo su un'isola, visto che superare la tangenziale di Mestre praticamente a qualunque ora è ben più lungo ed impegnativo che prendere un traghetto. I collegamenti ferroviari sono pochi, squallidi ed inefficienti, quelli in aereo mostruosamente cari (a meno che non voglia andare a Londra). Sono in trappola.

Viva il telelavoro!


 Mercoledì, 12 marzo 2003

Per chi pensa che internet sia bella, affascinante e tutta da scoprire, e quindi femmina, ecco la versione al femminile di WOE. Grazie a Elisa per la "traduzione".

Annosa questione: Internet e' parola (almeno in italiano) maschile o femminile? Giancarlo Livraghi sostiene da tempo con veemenza che sia il caso di trattarla come una signorina e quindi di chiamarla "La Internet". Paolo Valdemarin nella sua recente traduzione di "World of Ends" di Searls e Weinberger (che domani sara' replicata anche su Punto Informatico) parla di un "Internet stupido". Quindi maschio. Io - per quel che vale - continuo a considerarla femmina, ma non diro' mai "La Internet" (espressione che mi ricorda il fastidioso vezzo lombardo di fornire di articolo i nomi di persona) ma semplicemente "Internet".

[manteblog]

A dire il vero anch'io avevo sempre considerato Internet femmina, un po' come se fosse parte di "Rete Internet", però "Internet è stupida" mi suonava malissimo. Dopo aver cambiato genere un paio di volte nel corso della traduzione sono finito su un maschile che considero più neutro che altro. Vista la potenza di Internet, se ho un po' di tempo faccio una versione al femminile, poi vediamo qual è migliore .


Oggi Punto Informatico ripubblica World of Ends. Credo sia una buona notizia sia perché un numero di persone notevolmente più ampio avrà modo di leggerlo, sia perché di norma le discussioni che si sviluppano ai margini degli articoli di PI sono vivaci (a dir poco) ed interessanti.

 Lunedì, 10 marzo 2003

World of assholes. Paolo fa un eccellente servizio e.... [4 banalitaten di Cesare Lamanna]

Grazie! Questa contiguità di parole senza dubbio aiuterà la mia reputazione su google.


Ho ricevuto vari tipi di feed-back a proposito della traduzione di World of Ends, qualche correzione e qualche suggerimento (che un po' alla volta sto includendo nel documento). Grazie a tutti.

Credo che siano esempi come questo, che possono essere tradotti, interpretati, modificati e ripubblicati da tutti, che fanno capire il vero valore del public domain.


 Domenica, 9 marzo 2003

Leggendo World of Ends, di Doc Searls e David Weinberger, vi ho trovato numerose analogie con quanto vado predicando da sempre a chi vuole e a chi non vuole ascoltarmi. Così ho pensato fosse bene tradurre in italiano il testo. Se ci sono errori segnalatemeli pure.

 Venerdì, 7 marzo 2003

E' da un pezzo che se ne discute, ma la situazione sta diventando sempre più pesante. Ho appena finito di fare le analisi dei log files degli ultimi tre mesi dei nostri server e risulta che googlebot, lo spider di google, scarica in media 3.000 pagine al giorno, con punte di 12.000. Si tratta di pagine dinamiche, quindi ogni pagina servita crea un seppur minimo carico sul server (stiamo parlando di circa il 10% del carico totale), oltre ad un certo consumo di banda.

Ora, il problema è che mentre per i clienti più grandi questo tipo di traffico è irrilevante, sui clienti più piccoli in termini la quantità di risorse impegnate è decisamente troppo elevato. In altre parole, ci sono siti che non guarda quasi mai nessuno ma che ogni giorno vengono spazzolati completamente da google (attività peraltro inutile, visto che di solito non è cambiato quasi niente).

A meno che non riesca a trovare un accordo di qualche tipo con google (ci stiamo parlando), andrà a finire che dovremo inventarci una google tax: chi vorrà che il proprio sito venga indicizzato ogni giorno, dovrà pagare un po' di più. Speriamo di trovare una soluzione diversa.


Ieri abbiamo comprato una macchina fotografica digitale nuova, visto che la vecchia era andata. Dopo aver passato un'ora in negozio a valutare le diverse possibilità ho scelto una Nikon Coolpix 4500. Quella a sinistra (che in effetti è venuta un po' mossa... ma è colpa mia) e quelle in questa pagina sono le prime prove. Per ora sono piuttosto soddisfatto... adoro i giocattoli nuovi.

 Giovedì, 6 marzo 2003

Da oggi inizierò ad usare LiveTopics su questo weblog. Sotto questo post troverete una lista di topics, cliccandoli andrete ad una pagina di indice in cui i post sono raccolti ordintati per topic (al momento la pagina è piuttosto triste, visto che ci sono solo due post, ma con il tempo dovrebbe migliorare).

Nella colonna di destra, sopra il blogroll, c'è la lista dei 50 topics più trattati su questo weblog.

A scopo puramente sperimentale, per un po' userò come topics lo stesso tipo di categorie e connotazioni usate sul Blog Aggregator.


Sto attivando LiveTopics su questo blog... abbiate pazienza.

 Mercoledì, 5 marzo 2003

Per chi usa Movable Type.

Questo post interessa solo quelli che usano Movable Type (quindi anche i blog di Clarence) e che capiscono qualcosa dei feed RSS. Movable type, di default, non visualizza il post intero nel feed RSS (solo le prime 20 parole). Se volete che venga visualizzato tutto il post dovete andare su "edit templates", aprire i templates RSS (sono due), trovare il tag "MTEntriesExcerpt" e sostituirlo con "MTEntriesBody". Un bel rebuild e oplà, tutto fatto. Se invece non utilizzate MT, potete anche non leggere e andare direttamente qui.

[Brodo Primordiale]

Grazie a Carlo per la segnalazione. Anzi, per tutte e due le segnalazioni. Chi usa MT comunque, segua prima la prima, e poi la seconda.


Come potete vedere da questo post su Personalità confusa, la mia ricostruzione della storia dei blog Tiscali era perfetta

Fin da quando in gennaio ho fatto la foto dell'albero dei vicini innevato, ogni mattina guardando dalla finestra penso di fare altre foto, avete presente le stagioni che passano, ecc, ecc? In realtà l'abero per ora non è cambiato, ma da qualche giorno è apparsa una bandiera che spunta da sopra il recinto.

Si parla di pubblicità e click through... Togliendo i numeri di pagine e visitatori dalla lista, e filtrando il traffico proveniente da motori di ricerca, liste, directories, etc., ecco i miei 10 top referers. Da notare che non classifica necessariamente la popolarità dei siti, ma solo la quantità di traffico che hanno veicolato verso questo weblog.

* include anche e soprattutto il traffico proveniente dal BA.

Se dovessi dare 0,1 euro a click... sarebbero un sacco di soldi . Grazie.


Dotcoma: Questa cazzata su Tiscali. Non è un blog, è una specie di message board. Un tale mm00rr ha pubblicato sta roba... Vabbé, almeno hanno pubblicato dei link a chi offre the real thing.

Okay, dev'essere andata più o meno così: un direttore marketing ha sentito da un amico di un amico che esiste una roba che si chiama blog e che è di moda, così hanno fatto uno studio e scoperto che nei blog si pubblica roba e che chiunque può farlo; i responsabili tecnici hanno probabilmente suggerito di comprare un'applicazione già pronta per gestire dei weblog, ma qando si sono sentiti minacciare di licenziamento (se basta comprare perché mai mantenere a libro paga tanti tecnici) hanno scritto "blog" in cima al loro message board.

Anche il link agli strumenti per i blog è ridicolo, nella pagina mancano tool come Movable Type e Radio.


 Martedì, 4 marzo 2003

Provo a contribuire all'interessante discussione in corso sui vari siti (in particolare su Blog Notes) a proposito di aggregatori e categorizzazione illustrando un prodotto su cui stiamo lavorando che si chiamerà K-Collector.

K-Collector sarà uno strumento per la gestione della conoscenza all'interno delle imprese, quindi sarà utilizzato in un ambiente controllato in cui non ci sarà il problema di rendere tra loro compatibili sistemi diversi.

Il sistema sarà basato su una serie di weblogs gestiti con Radio UserLand, con una versione speciale di LiveTopics, e da un aggregatore centrale basato su IdeaTools.

Al momento della pubblicazione di ogni post, ogni utente potrà scegliere da una lista quali topics collegare al post. I topics saranno suddivisi in tipologie diverse (persone, progetti, aziende, date), ed in parte LiveTopics sarà in grado di selezionarli automaticamente leggendo il testo del post. Nel caso in cui topic adatti non appariranno nella lista, l'utente sarà in grado di crearne di nuovi semplicemente scrivendoli in un apposito campo.

Una volta creato il post, questo verrà pubblicato sia nel weblog dell'utente, sia nel feed RSS 2.0. Uno dei vantaggi principali della versione 2.0 del formato RSS è la sua estensibilità. Ciò che noi stiamo facendo è aggiungere i topic ad ogni post direttamente nel feed RSS (se volete vedere un esempio, date un'occhiata al feed RSS di Matt Mower).

Quando l'aggregatore analizzerà il feed, attraverso i topics contenuti in ogni singolo post sarà in grado di categorizzarli per le quattro chiavi principali (persone, progetti, aziende, date), e di creare relazioni tra i diversi post. Si tratterà di relazioni univoche semplici, dove cioè basterà il nome di una persona citato assieme a quello di un'azienda per creare una relazione tra i due. Tutto questo con lo scopo di costruire delle Topics Maps.

Una descrizione della Topic Map in formato XTM verrà automaticamente scaricata dai tool dei singoli utenti in modo da mantenere sincronizzate le liste degli argomenti in tutte le zone della "cloud" di appartenenti al gruppo, in modo che tutti possano creare post usando gli stessi topics.



Il weblog di Gokachu: Ho notato che alcuni blog permettono la lettura dei post interi tramite i feed, altri danno solo i primi caratteri. In particolare, quando il feed è fornito gratuitamente dall'host, si tende a negare la visibilità dell'intero post, mi immagino per attrarre i lettori sul sito dove possono vedere i banner pubblicitari. E' il caso, per essere più specifici, di Clarence. Secondo me la cosa non funziona: piuttosto che andare direttamente sul blog tendo a cancellarlo dal FeedReader, più infastidito che incuriosito dalla troncatura del post.

Amen.


 Lunedì, 3 marzo 2003

Toscana amara per Berlusconi "Basta, rinuncio al castello" [La Repubblica: Politica]

Hemm... secondo questo articolo il Presidente del Consiglio avrebbe rinunciato ad acquistare una dimora in Toscana perché qualcuno (forse un turista, forse un montalcinese) gli avrebbe fatto il gesto dell'ombrello.

Non c'è nessuno a Roma disposto a fare lo stesso? Forse rinuncia...


Non so dove Giuseppe Turani prenda le sue informazioni ma se e' vero - come scrive oggi Affari e Finanza - che il Ministro delle Comunicazioni Gasparri si appresta a regolamentare l'uso del wi-fi in Italia "autorizzandolo" solo in luoghi chiusi allora si concretizza cio' che andiamo sostenendo da tempo. [manteblog]

Chissà se è vero. Certo che se fosse vero non me ne meraviglierei affatto. Tanto più se la decisione non è ancora stata presa, credo che sarebbe opportuno iniziare a fare un po' di campagna d'informazione. Se passasse una tale legge ci sarebbe semplicemente un rallentamento globale dell'evoluzione e non un aumento di fatturato per le telcos, argomento con cui immagino qualcuno abbia convinto il ministro. Resteremmo semplicemente sempre più indietro, sempre più ultimi. Qualcuno che conoscevo diceva "ultimi come le palle di un serpente".


Quando dico che il bello dei weblog è che chiunque può aprirne uno, non solo i giornalisti, intendo questo: il blog della massaia. [via Wittgenstein]

 Domenica, 2 marzo 2003

Mentre ieri a Stanford si dibatteva sul futuro dei diritti in rete, in particolare in relazione all'uso delle reti wireless (se avete tempo guardatevi il video), scopro in ritardo dal sito di Massimo Mantellini l'ennesima dichiarazione di un giornalista italiano a proposito di weblogs.

Se da un lato trovo sbagliato creare preoccupazioni e gridare allarmi ad ogni affermazione di questo tipo, si è già visto come in Italia il rischio di accuse di diffamazione pende sopra la testa di ognuno di noi.

E' per questo che pubblico questo disclaimer:

Questo sito non è redatto da un giornalista regolarmente iscritto all'ordine e di conseguenza illuminato dalla dea dell'equilibrio e la verità, quindi tutto ciò che contiene, citazioni e link inclusi, è da considerarsi a priori inesatto, pretestuoso, personale e potenzialmente dannoso per la vostra salute. Nessuna responsabilità viene assunta dal proprietario di questo sito per azioni, opinioni e idee che direttamente o indirettamente potrebbero essere scatenate dalla lettura di questi testi, l'autore si trova probabilmente in un grave stato d'infermità mentale e si appella fin d'ora alla clemenza della corte.

E con questo credo di aver messo bene in chiaro ed al sicuro la mia posizione.


15 15 15
Paolo Valdemarin: 2005