E' quanto tempo le piccole aziende dovrebbero investire sul proprio
sito internet. L'ho deciso io questa mattina del tutto arbitrariamente
dopo aver visitato un cliente.
Si tratta allo stesso tempo di pochissimo, se confrontato ad esempio a quanto tempo spendo io su questo blog, e di moltissimo se paragonato a quanto tempo spende l'azienda media ad aggiornare il proprio sito.
In un'economia fatta in gran parte di aziende medio-piccole che spesso si rivolgono a mercati molto verticali ma globali, Internet potrebbe senz'altro fare la differenza, ma bisogna iniziare.
Ci vuole cultura, certo, ma quella a ben vedere c'è. Queste aziende da sempre incontrano clienti, partecipano a fiere, si presentano nel migliore dei modi in ogni occasione possibile. Si tratta di trasportare questa attività sul web e credo che farlo oggi, nell'epoca del social softare e dei weblog, sia molto più facile di quanto fosse farlo nell'epoca del marketing patinato e delle intro in flash.
E' una questione di fede. I piccoli imprenditori devono aver fede nel mezzo e fare l'investimento. Non mi riferisco al costo di creazione del sito, quella cifra può anche essere piuttosto piccola, mi riferisco all'ora: un'ora alla settimana dedicata ad aggiornare il sito. Che vuol dire pubblicare una foto, annunciare la partecipazione ad una fiera, aggiornare una scheda prodotto, inserire un link ad un cliente, ecc, ecc.
Solo in questo modo si creano i presupposti per cui il sito web possa diventare una fonte di reddito e non solo una spesa da mettere a bilancio tra la carta ed il toner per la fotocopiatrice.
Penso che inizierò a proporre a certi clienti delle mini-consulenze da un'ora alla settimana. Solo per iniziare, solo per qualche mese, solo per avviare assieme l'attività che poi loro dovranno portare avanti, solo per cercare di migliorare il (desolante) panorama delle aziende italiane on-line.
Una alla volta, un'ora alla settimana.
Si tratta allo stesso tempo di pochissimo, se confrontato ad esempio a quanto tempo spendo io su questo blog, e di moltissimo se paragonato a quanto tempo spende l'azienda media ad aggiornare il proprio sito.
In un'economia fatta in gran parte di aziende medio-piccole che spesso si rivolgono a mercati molto verticali ma globali, Internet potrebbe senz'altro fare la differenza, ma bisogna iniziare.
Ci vuole cultura, certo, ma quella a ben vedere c'è. Queste aziende da sempre incontrano clienti, partecipano a fiere, si presentano nel migliore dei modi in ogni occasione possibile. Si tratta di trasportare questa attività sul web e credo che farlo oggi, nell'epoca del social softare e dei weblog, sia molto più facile di quanto fosse farlo nell'epoca del marketing patinato e delle intro in flash.
E' una questione di fede. I piccoli imprenditori devono aver fede nel mezzo e fare l'investimento. Non mi riferisco al costo di creazione del sito, quella cifra può anche essere piuttosto piccola, mi riferisco all'ora: un'ora alla settimana dedicata ad aggiornare il sito. Che vuol dire pubblicare una foto, annunciare la partecipazione ad una fiera, aggiornare una scheda prodotto, inserire un link ad un cliente, ecc, ecc.
Solo in questo modo si creano i presupposti per cui il sito web possa diventare una fonte di reddito e non solo una spesa da mettere a bilancio tra la carta ed il toner per la fotocopiatrice.
Penso che inizierò a proporre a certi clienti delle mini-consulenze da un'ora alla settimana. Solo per iniziare, solo per qualche mese, solo per avviare assieme l'attività che poi loro dovranno portare avanti, solo per cercare di migliorare il (desolante) panorama delle aziende italiane on-line.
Una alla volta, un'ora alla settimana.
6:43:37 PM comments: trackback: