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Updated: 1-03-2005; 9:58:29.

 Martedì, 15 febbraio 2005

Weblog e campagna elettorale, i miei 5 punti
L'altra settimana Luca De Biase ha lanciato la richiesta di cinque idee importanti relative ai weblog di cui parlare ad un ipotetico esponente politico. C'è stata una valanga di risposte, quasi tutte veramente interessanti, in gran parte raccolte da Luca sul suo blog.

In gran parte ho visto parlare di weblog come strumenti potenzialmente usati dal politico stesso. In questo senso ho poco da aggiungere rispetto a quello già scritto dagli altri. Quello che mi piacerebbe trovare sul weblog di un politico sono i "dietro le quinte", cioè mi piacerebbe mi venissero spiegati molti dei meccanismi della politica che tutti noi possiamo certamente intuire ma che spesso non capiamo.

Ma lasciando perdere per un attimo l'idea del politico blogger, io credo che un sistema basato su weblog, wiki ecc. possa essere un'eccezionale "macchina per pensare", uno strumento in grado di offrire ai politici l'opportunità di costruire i propri messaggi appoggiandosi alla ricchezza di molti punti di vista, qualcosa che le attuali tecniche statistiche non possono certamente offrire.

Quindi ecco la mia "to do list" per il politico che volesse sviluppare veramente una campagna elettorale on-line.
  1. Questa è una cosa importante, quindi è fondamentale che al progetto vengano assegnate persone in gamba che dispongano del tempo necessario per imparare. A queste persone devono essere messi a disposizione mezzi e risorse per sviluppare i progetti.
  2. I weblog e gli altri strumenti di social software consentono di creare, sviluppare ed elaborare idee molto più rapidamente. Il primo passo è mettere questi strumenti a disposizione di chiunque sia coinvolto nella campagna elettorale, dentro e fuori l'organizzazione.
  3. Facilitare la creazione di un sistema di supporto all'organizzazione. Chiunque voglia avvicinarsi ad un weblog, un aggregatore o un wiki deve trovare facilmente qualcun altro che lo aiuti. La gente di solito è disponibile ad aiutare però bisogna creare i presupposti perché questo possa avvenire facilmente.
  4. Chiedere aiuto (magari offrendosi anche di pagare) a chi queste tecnologie le capisce già perché oggi le usa (in altre parole i blogger), non a qualche agenzia famosa che debba appena cercare di capire quale sia l'argomento.
  5. L'unica cosa che una macchina per pensare così sviluppata non può sopportare sono le balle. Come hanno già scritto in molti è importante che ci sia una grande onestà nelle conversazioni che si creano con questo sistema. Al contrario di quanto avviene su altri mezzi, qua le balle vengono a galla piuttosto rapidamente.
Una volta messa in piedi ed avviato un sistema del genere comincerebbe a dimostrare il proprio valore immediatamente. Ma comunque per convincere chiunque credo che sarebbe sufficiente che Luca mostrasse la quantità e soprattutto la qualità delle risposte che ha ricevuto nel giro di pochi giorni semplicemente postando una domanda sul suo weblog.

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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.