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Updated: 18-12-2005; 18:39:07.
Paolo's Weblog.
Venerdì, 31 ottobre 2003
Con la versione definitiva di iChat AV e Panther ho appena parlato per
una mezz'oretta con il mio amico Michele
a Budapest che non "vedevo" da secoli. Magnifico: finalmente un sistema
di videoconferenza che funziona. Se volete chiamarmi il mio nick è
paolovalde.
Giovedì, 30 ottobre 2003
Questa mattina ho trovato nella posta un messaggio di Beppe
che mi chiedeva indicazioni per attivare la funzione di TrackBack per
Radio. Penso che la cosa possa interessare anche altri clienti, quindi
ecco la mia risposta:
Per prima cosa assicurati di avere aggiornato le traduzioni in italiano di Radio:
- porta in primo piano l'applicazione Radio
- dal menu Tools scegli ItalianLocalization > Aggiorna le traduzioni
Per attivare la funzione di trackback nel browser apri:
Attiva i due checkbox ed inserisci come indirizzo della pagina di trackback:
Premi submit in fondo alla pagina.
Per inserire il link di trackback sotto ogni post, sempre nel browser apri questa pagina:
Devi aggiungere la macro che richiama il link alla pagina di trackback
sotto ogni post. Un buon posto in cui inserirlo è accanto ai commenti.
Cerca nel testo la voce:
<%commentLink%>
e aggiungi subito dopo uno spazio e:
<%trackbackLink%>
In modo che il risultato finale sia:
<%commentLink%> <%trackbackLink%>
Salva le modifiche, ripubblica la home page del tuo sito. Se tutto è
andato come previsto dovresti avere le funzioni di trackback attive.
Martedì, 28 ottobre 2003
Massimo sostiene di non aver scritto il suo libro.
Rivoglio indietro i miei 6 euro e 50!
Il post di ieri su mail-list e commenti ha creato una serie di reazioni interessanti.
Resto dell'idea che i commenti, così come sono oggi, dovrebbero sparire
dai weblog. Per ora non si può fare perchè un numero troppo grande di
utenti non dispone ancora degli strumenti necessari e perchè alcuni di
questi strumenti devono ancora essere perfezionati ed integrati.
Ma c'è un punto che mi sembra importante: ha più senso raggruppare i contenuti per autore che per argomento.
Il punto di forza dei weblog sono le persone. Leggo un sacco di weblog
perché in questo modo posso accedere a centinaia di punti di vista di
persone intelligenti sulla realtà di oggi. La chiave però sono le
persone, non i contenuti: una volta che inizio a leggere un weblog
perché ho deciso che è interessante, tendo a leggere tutto quello che
l'autore scrive, a prescindere dall'argomento.
Per come funzionano le cose oggi una "conversazione" si può svolgere in due modi:
- attraverso i commenti ad uno o più post
- attraverso post scritti su siti diversi e collegati tra loro da link
Il primo metodo ha un grosso svantaggio: non mi è possibile sapere cosa
uno dei miei autori preferiti ha scritto nei commenti di un weblog che
non sia il suo e che io non leggo abitualmente. In altre parole: se uno
dei miei VIB preferiti lascia un commento su un sito che non leggo è
probabile che non vedrò mai quel commento.
Il secondo metodo è scomodo in quanto non esistono (o non sono
sufficientemente diffusi) gli strumenti gestire automaticamente i
collegamenti tra i post.
La buona notizia è che in molti lavorano al miglioramento del secondo
metodo. Sotto questo post trovate due link: uno per i commenti, uno per
il trackback.
Cos'è il trackback? E' un sistema automatico per creare link. Quando
qualcuno scrive un post suo suo weblog a proposito di un post sul mio
weblog, il suo software segnala automaticamente al mio la presenza di
questo post ed il link viene aggiunto sotto il mio post nella sezione
trackback.
Provate a cliccare su qualche link di trackback e troverete una serie
di commenti collegati ai post originali. Per ora non è perfetto, ma il
sistema assomiglia molto ai commenti tradizionali dal punto di vista di
chi legge.
Alcuni hanno obiettato che loro sul loro sito scrivono cose diverse da
quelle che scrivo io e quindi questi commenti non rientrerebbero nella
loro "linea editoriale". Capisco il problema, forse la soluzione per
queste persone sarebbe avere un weblog dedicato specificamente ai
commenti.
Resto comunque dell'idea che gli scritti di una persona dovrebbero
esistere tutti raggruppati sotto sullo stesso sito e da questo essere
collegati a tutti gli altri siti, non sparsi per decine o centinaia di
siti.
Non potevo fare a meno di supportare il mio VIB preferito, quindi ho ordinato subito il suo nuovo libro.
Ed eccolo sulla mia scrivania, fresco fresco, appena arrivato.
Dopo le buone recensioni lette on-line non vedo l'ora di iniziare a leggerlo questa sera, vi farò sapere.
Lunedì, 27 ottobre 2003
All'inizio c'erano le mail list. Ricordo che ero iscritto a decine di
mail list sui più svariati argomenti. Alcune, soprattutto quelle più
tecniche, erano un indispensabile strumento di lavoro.
Oggi sono iscritto a pochissime liste, ed in alcuni casi ci sono ancora
iscritto perché fare un filtro che archivi i messaggi di una lista
segnandoli come già letti richiede meno sforzo che capire come fare a
cancellarmi.
L'unica lista italiana a cui sono iscritto è Blog-O-Sfera
di cui leggo una parte dei messaggi ed a cui non ho mai inviato un
singolo messaggio (come in buona parte delle altre liste a cui
partecipo). Il motivo per cui segnalo questa lista è che si tratta di
un perfetto esempio di come e perché i weblog siano uno strumento in
cui mi trovo molto di più a mio agio rispetto alle mail list, se siete
tra i pochi che non l'hanno ancora fatto iscrivetevi subito e vedrete.
Non c'è niente di male o di sbagliato nel modo in cui Blog-O-Sfera
funziona, è identica a tutte le altre mail list a cui mi sono iscritto.
Sono sempre e comunque una sorta di commedia dell'arte in cui i diversi
personaggi vengono di volta in volta interpretati da persone (o
nickname) diversi senza che però la trama cambi significativamente. Ci
sono quelli che vogliono discutere, quelli che vogliono esprimere
opinioni, quelli che ne sanno di più, quelli che si presentano, quelli
che danno il benvenuto, quelli che s'incazzano perchè gli altri si
presentano e danno il benvenuto, quelli che a loro non gli frega niente
dei weblog (!) ed i soliti immancabili troll.
Trovo sia una forma di comunicazione a suo modo molto "democratica", in
cui tutti hanno voce uguale, dove serve uno sforzo comune per potersi
muovere in qualsiasi direzione e dove, come in ogni democrazia, la
libertà altrui si ferma ai limiti della propria.
Le intenzioni dei più sono buone e non di rado vi si leggono anche cose
interessanti, ma ciò nonostante non ho mai partecipato e non credo che
mai parteciperò in modo attivo a questa forma di comunicazione.
Il motivo è semplice: ho un weblog. Se c'è qualcosa che voglio
condividere la scrivo in queste pagine. Non devo preoccuparmi di essere
off-topic, di seguire delle regole scritte da qualcun'altro sugli
accenti o su dove mettere le citazioni, non sono costretto sostenere o
assistere ad estenuanti discussioni su argomenti che in fondo mi
interessano poco solo perché un server continua a pompare messaggi nel
mio programma di posta elettronica.
Scrivo qua, se qualcuno ha qualcosa da dire lo può aggiungere ai miei
commenti o, ancora meglio, lo può scrivere sul proprio sito.
Anzi, visti anche i recenti disclaimer apparsi nelle pagine dei commenti di alcuni weblog tra cui Manteblog,
io credo che i commenti presto gli toglierò proprio. Ormai chiunque può
aprirsi un sito e scriverci quello che vuole e ci sono strumenti in
abbondanza per scoprire facilmente chi scrive cosa su chi.
Il mio weblog non è per niente democratico: è mio. In accordo o
disaccordo posso linkare chi contribuisce alle discussioni. A mio
insindacabile giudizio.
Se il le mail list sono dei piccoli esempi di democrazia, il panorama
dei weblog è forse più simile ad un insieme di mini-dittature (una
dittatura di una sola persona non è in fondo così male). Centinaia o
migliaia di micro città stato indipendenti, che comunicano attraverso
relazioni diplomatiche fatte di link, blogroll e sistemi di tracking.
Non ce ne sono di più grandi o più piccole, al limite di più o meno
visitate, ma tutte potenzialmente ugualmente raggiungibili e visibili.
Non aprei dire se sia un sistema migliore, ma è certamente un sistema in cui mi trovo molto di più a mio agio.
Giovedì, 23 ottobre 2003
Ma chi prepara le playlists per Radio Rai quando c'è sciopero? La mia radio sparge per la casa odore di naftalina.
Negli ultimi giorni ho letto numerosi commenti di gente scandalizzata per il cambiamento di politica di Libero.
Le caselle di posta elettronica gratuite non sono più gratuite a meno
che non si sia clienti di Wind/Libero/Infostrada (e quindi le si paghi
nell'ambito dell'abbonamento). Adesso costano 2,5 Euro al mese.
Mi sfugge lo scandalo, gestire un servizio di posta elettronica è
costoso, perché un'azienda dovrebbe offrire il servizio gratuitamente a
chiunque ne faccia richiesta?
Si tratta dei postumi del boom del "free internet". Per un periodo
piuttosto lungo sembrava che l'importante fosse avere utenti
registrati, a qualsiasi costo. In questo periodo sono stati offerti
servizi gratuiti di qualsiasi tipo in cambio di username e password di
migliaia di utenti.
La Borsa premiava queste aziende "generose" con un tot a utente
registrato (in alcuni momenti questo "tot" equivaleva a migliaia di
euro). In teoria prima o dopo questi utenti registrati si sarebbero
trasformati in clienti paganti.
Con la bolla scoppiata, l'economy sgonfiata e la borsa dimezzata stiamo
arrivando alla resa dei conti: le aziende tentano di trasformare gli
utenti in clienti.
Vedremo come va a finire, ma credo che tutti si possano mettere il
cuore in pace: la casella di posta elettronica gratis non è cosa che
durerà ancora per molto. Magari non dovrete pagarla con soldi ma con un
pezzo della vostra privacy o con una parte della vostra attenzione, ma
gratis non più.
Mercoledì, 22 ottobre 2003
Si parla sempre più di weblog e business. Ecco un chiaro appello da parte di un business blogger:
Wineblogger: Poi alla fine compratelo 'sto vino!
Ammetto di essere un po' di parte visto che Puiatti è un cliente, ma il prodotto è eccellente quindi perché non ordinare qualche bottiglia?
La puntata di ieri di Report
ha riscoperto un'altra italica vergogna. Di fatto non si sa bene cosa
sia successo a Mogadiscio in quel marzo di quasi nove anni fa, però ci
sono abbastanza sospetti per indurre la macchina della giustizia a
fermarsi e guardare da un'altra parte. Esattamente come è successo in molti
casi in cui un mix di politica, affari sporchi, servizi sergeti e
cittadini italiani hanno creato una miscela esplosiva.
Nel 94 lavoravo assieme a Miran alla Videoest
di Trieste. Lui faceva
l'operatore (non solo di guerra, però negli ultimi tempi si era
specializzato dopo svariati viaggi nella ex Iugoslavia) e tornava
sempre in studio con storie
e avventure mentre io stavo chiuso in una stanzetta a fare
computergrafica.
Vedere quelle immagini e sentire questa storia è stato piuttosto deprimente, in molti sensi.
Martedì, 21 ottobre 2003
Mentre Beppe Caravita ci illustra come non tutto il male venga per nuocere (anzi), Vincenzo Missio ci fornisce la soluzione a tutti (ma proprio tutti) i problemi.
Venerdì, 17 ottobre 2003
Quinto Stato domani organizza un convegno intitolato Il secolo della rete per:
costruire, in totale autonomia da qualsiasi gruppo di potere politico, economico e mediatico, un "luogo" in cui il "popolo dell'ICT"
(tutti coloro che lavorano, studiano, sperimentano, producono con e per
le tecnologie dell'informazione e della comunicazione) possa non solo
riconoscersi, ma anche e soprattutto trovare strumenti adeguati per
discutere e analizzare i suoi problemi, per informarsi e aggiornarsi
professionalmente, per sviluppare nuove forme di cooperazione e
solidarietà e infine per far pesare il suo punto di vista nelle
decisioni politiche ed economiche che lo riguardano.
Mi sembra una buona idea.
Questo incontro è "riservato ai soggetti invitati dal comitato
promotore", che penso sia una buona formula per questo tipo di
incontri; anche il recente FOO Camp,
ad esempio, era un evento ad invito. Però devo dire che sarei molto
curioso di sapere chi siano questi "soggetti" invitati dal comitato. Non
per polemica, davvero, ma mi sembra un'informazione utile per capire
meglio quest'iniziativa e per darle la necessaria trasparenza.
Martedì, 14 ottobre 2003
Questo detesta sul serio i weblog. Link da segnalare ad amici giornalisti per il prossimo pezzo che devono scrivere sull'argomento.
Uno si aspetterebbe che chi lavora nel mio settore viva in un ambiente
asettico e privo di alcun riferimento con la natura. Ecco cosa ho
appena fotografato dalla finestra (letteralmente: non mi sono alzato
dalla sedia).
L'ultimo arrivo: gallina con pulcini
dei vicini di casa. Hanno il loro recinto, ma stamattina razzolano
tranquilli per il cortile.
Gatto dei vicini. Guarda perplesso la gallina.
La mia gatta. Cresciuta in appartamento, continua ad essere piuttosto infastidita da tutta 'sta fauna.
Lunedì, 13 ottobre 2003
Sempre a proposito dell'avventura odierna di Gaspar, oggi mi sono ritrovato un po' a pensare cosa farei io se qualcuno mi chiedesse di mettere off-line il sito di un mio cliente.
Sarebbe facile adesso affermare che mi opporrei fino alla fine della
battaglia, ma sarebbe vero? Quel che è certo è che consulterei un
legale e probabilmente ne seguirei i consigli.
Ho letto un po' di quanto è stato scritto oggi a proposito della
questione specifica di Gaspar (diffusione di dati e violazione della
privacy). Ho trovato opinioni discordanti. Mi sembra evidente che con
un minimo di buon senso non si può che dar ragione a Gaspar che non ha
rilvelato altro che dati disponibili a chiunque sul web. Ma se (e dico
se) la legge che tutela la privacy dicesse che in realtà la cosa è illegale e non si può
fare c'è davvero qualcuno che si meraviglierebbe?
Oggi ho letto molti accusare il provider di Gaspar, ma siamo sicuri
che sono proprio i provider da additare come colpevoli del problema?
Credo che sarebbe
giusto che la legge affidasse agli autori stessi e non ai chi si limita
ad essere il proprietario di un server ed un po' di banda la
responsabilità di quanto pubblicato.
A fronte dell'ordine di un giudice un provider non può far altro che
obbedire e rimuovere, ma a fronte di una semplice lettera di diffida
perchè coinvolgere il provider? Sarebbe come coinvolgere un'azienda che
produce carta in una diatriba con un quotidiano.
In altre parole, secondo voi è giusto che venga delegata ai provider la vigilanza su quanto viene pubblicato sul web?
Avete seguito la vicenda di Gaspar negli ultimi giorni? Una certa signora Marraro
ha contattato il provider di Gaspar chiedendo che lo mettessero
off-line ed accusandolo di aver pubblicato "dati sensibili" che la
riguardavano. Lui ha risposto sottolineando come i dati in oggetto non
fossero "sensibili" ma facilmente disponibili su Internet.
Ciò nonostante il suo provider ha messo off-line il suo sito.
Non mi pare per niente una bella situazione.
Update: torno a casa e ritrovo Gaspar on-line. Ha tolto il post incriminato per venire incontro al suo provider. Capisco il gesto, se mi trovassi nella stessa situazione (sia di blogger che di provider) credo che andrebbe a finire che farei lo stesso. Però resto dell'idea che sia una pessima situazione.
Venerdì, 10 ottobre 2003
Joint Venture >skip intro - Evectors
Venerdì 10 Ottobre, Gorizia - Roma. In un comunicato congiunto >skip intro ed Evectors hanno annunciato oggi l'avvio di una joint venture per la gestione del noto portale di servizio per i blogger italiani >skip pop.
Nell'ambito dell'iniziativa, Evectors fornirà l'infrastruttura tecnica necessaria al mantenimento on-line del sito mentre >skip intro si occuperà della gestione e lo sviluppo del servizio.
matteoc, fondatore di >skip intro, ha dichiarato: "Sono eccitato dalle possibilità tecnologiche che si aprono grazie all'accordo con Evectors. Ora potrò concentrarmi sul mio core business: la fuffa. Sono molto ottimista per il futuro, già oggi la potente piattaforma Evectors ha permesso di raddoppiare il numero dei blog analizzati."
"Siamo molto contenti di poter ospitare sui nostri server >skip pop" ha dichiarato Paolo Valdemarin, VIB di Evectors "è sempre un piacere poter partecipare attivamente allo sviluppo della blogosfera italiana e questo progetto di Matteoc costituisce senz'altro un tassello importante".
Il noto VIB italiano Massimo Mantellini ha riferito: " Una grande iniziativa: un grande servizio per tutti i blogger della penisola ma specie per i VIB che nel corso dell'accordo fra >skip intro e Evectors sembra siano riusciti a spuntare un trattamento di favore che consentira' di consolidare ulteriormente la loro meritata presenza in cima alle classifiche di >skip pop. "Ranking si' , ma con giudizio" sembrano le parole chiave di questo fulminante accordo tecnologico a meta' fra Nicholas Negroponte e Remo Gaspari."
"Un passo importante per >skip pop" ha pontificato il gran maestro e guru della blogosfera g.g. "ma soprattutto un grande passo per l'Uomo "
Infine, il direttore marketing di x§ ha dichiarato: "La joint venture degli asset dei due network aumenta il fatturato della conglomerata, con un ebitda di diverse tonnellate di miliardi, e poi il planning del buy-back sui titoli >skip intro contribuisce a salvare il payout del merger. Ho conosciuto Valdemarin nel 1989, all'addio al celibato di Igor Marini: già allora Paolo era un VIB, e mi predisse che i blog avrebbero salvato l'economia italiana. Che lungimiranza."
>skip intro è un blog attivo su Internet dal marzo 2001. Dapprima concentrato su argomenti tecnologici e webculturali, oggi >skip intro si colloca brillantemente nel settore merceologico della fuffa. Da >skip intro sono nati: >skip ads, network di advertising testuale e >skip pop, analizzatore blogosferico termonucleare globale.
Evectors Software si occupa dal 1989 di sviluppo di tecnologie per la comunicazione d'impresa. Il sistema editoriale Evectors IdeaTools è usato da decine d'aziende grandi e piccole in tutta Europa per i propri servizi di comunicazione ed e-commerce.
PS: un particolare ringraziamento ai VIB che hanno voluto cortesemente rilasciarci queste illuminate dichiarazioni
Giovedì, 9 ottobre 2003
Non avevo mai usato un termine tipo "tette" nel titolo di un post fino a ieri.
Oggi vado in banca a parlare col direttore, il discorso finisce sul nostro lavoro, tecnologia, internet, weblog...
"Provi a collegarsi a google e cercare 'paolo'" gli dico ammiccando.
Lui esegue e Zac! eccomi sulla prima pagina.
Poi clicca sul link e finisce su questa pagina con il mio bel titolone (grande su uno schermo 800x600).
zut zut...
Mercoledì, 8 ottobre 2003
Fin'ora la versione Italiana del servizio AdSense di google non è gran che.
Passi per la pubblicità di servizi di traduzione o medicina alternativa
su questo sito. Ma in base a quale cavolo di ragionamento automatico
c'è pubblicità di servizi di chirurgia estetica su un sito meteo di Trieste? Vediamo un po' cosa rispondono alle mie proteste....
La campagna elettorale per le presidenziali USA 2004 si sviluppa anche
a colpi di blog. Dopo la notizia dei quasi 15 milioni di dollari
raccolti da Howard Dean (con un'offerta media inferiore agli $80), da qualche giorno è in linea anche il weblog di George W.
E' notizia di ieri il fatto che il responsabile della campagna di un altro candidato, Wesley Clark,
ha lasciato l'incarico perché in conflitto con i nuovi responsabili
della campagna che hanno deciso di ignorare chi si è impegnato su
Internet per promuovere la candidatura.
Non passerà molto tempo prima che anche da noi inizi a tirare aria di
elezioni. C'è da chiedersi se i weblog avranno un impatto sulle
elezioni italiane questa volta. E' vero che si tratta di un fenomeno di
nicchia [^]anche prendendo in considerazione tutti gli utenti Internet
italiani stiamo parlando comunque di una minoranza[^] , ma con gli
schieramenti politici a combattersi su frazioni di punti percentuale,
anche pochi motivati intimi possono fare la differenza.
Da capire se ci sarà una maggiore apertura verso il basso (come nel
caso di Dean) o se le campagne elettorali saranno la solita schifezza
elitaria (come pare sia nel caso Clark).
In maggio
avevo scritto qualcosa a proposito di Internet ed elezioni qua da noi.
Per curiosità sono andato a rivedere il sito dell'allora candidato (e
poi vincitore) Riccardo Illy.
Ultimo aggiornamento: 13 giugno, "Grazie per avermi eletto". Da allora
in poi non si è evidentemente sentita la necessità di ulteriori
comunicazioni con chi si informa on-line.
Martedì, 7 ottobre 2003
Mi è appena arrivata!
Adesso potrò finalmente andare al cinema, a teatro, al museo e a cena di g.g. gratis!
Se siamo in grado di sminuzzare con tanta precisione una puttanata chissa' cosa possiamo e potremmo fare con tutto il resto.
Massimo Mantellini
Mercoledì, 1 ottobre 2003
Quest'anno per la prima volta (almeno che io ricordi) continuano a
ripeterci come i bambini si debbano vaccinare per l'influenza dal
momento che sono loro i primi diffusori della malattia. Presto il ministro Sirchia dovrebbe rendere obbligatori guinzaglio e mascherina per tutti i bambini.
Aggiunto i banner in home page. Per adesso pare che ce ne siano pochi
(spesso lo spazio è in parte vuoto oppure ci sono ads di associazioni non profit). Stiamo un po' a vedere...
Che vi avevo detto? :-)
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Ulteriori informazioni in questa pagina.
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