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Updated: 18-12-2005; 18:31:23.

 Giovedì, 10 luglio 2003

Da questa mattina 4/5 "battute" all'ora, una più divertente dell'altra.

Ping Pong Matrix Style (Windows Media Player) [via Scoble]

Un altro motivo per cui presto i giornalisti odieranno ancora di più i weblog è la disintermediazione (scusate per la parola...) che un'infrastruttura del genere consente.

I weblog, in senso lato come siti basati su strumenti di publishing che consentono a chiunque di pubblicare spendendo poco e senza specifiche conoscenze tecniche, consentono a chiunque di diventare una fonte d'informazione.

Di fatto succede già nel settore informatico: io ho smesso di leggere le riviste tecniche da un pezzo, visto che i comunicati stampa delle aziende me li posso tranquillamente leggere sui siti delle aziende stesse e che le recensioni dei prodotti le trovo fatte da chi i prodotti li usa ogni giorno professionalmente e non da un giornalista che ha avuto appena il tempo di installare un programma prima di dover consegnare il pezzo. La rivista che pubblica comunicati stampa facendosi pagare in pubblicità non mi serve più a niente.

Prima o dopo succederà anche per gli altri settori della comunicazione. Perché dover farsi raccontare quello che questo o quel politico ha detto da un giornalista quando posso recuperare l'informazione direttamente alla fonte? E' del tutto evidente che ci saranno forti resistenza da tutte le parti a questa evoluzione, ma succederà, è inevitabile.

A quel punto i giornalisti non serviranno più? Niente affatto, serviranno senz'altro, solo che diventeranno blogger a loro volta. Ci serviranno per indirizzarci verso una notizia o un'altra (questa volta con un semplice link, senza dover copiare di nascosto). Serviranno perché loro sono appunto professionisti, pagati per individuare le informazioni rilevanti, che possono permettersi di passare tutto il giorno a farlo (noi no), e magari anche di verificarle queste informazioni. Perché no, ogni tanto le notizie potranno anche spiegarle e commentarle in prima persona, è così che costruiremo la fiducia nei loro confronti.

Negli USA il candidato alla presidenza Howard Dean ha già un weblog (vero, fatto con Movable Type, con feed, ping, trackback e tutto il resto). Il tipo di comunicazione che questo approccio consente non ha paragoni: offre la possibilità agli elettori di votare le idee, raccontate giorno per giorno, non le piccole differenze di personalità tra i candidati (in proposito ascoltate l'intervista a Dave Winer, la seconda metà se non avete tempo).



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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.