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Updated: 18-12-2005; 18:30:17.

 Venerdì, 4 luglio 2003

Sotto ogni post su questo weblog (e su alcuni altri) da ieri trovate la dicitura "Bel post: SI / NO". E' un altro esperimento di Giuseppe. Dovrebbe funzionare così: voi cliccate sul link, Giuseppe raccoglie tutti i vostri dati sensibili e crea un vostro profilo dettagliato fino al diametro dell'elastico delle mutande, che poi venderà a qualche multinazionale cattiva.

A noi che scriviamo al massimo danno una lampadina sul Blog Aggregator.

La cosa è del tutto sperimentale, quindi potrebbe anche non funzionare.


Ivo chiede, io rispondo:

Paolo, ti prego, mi spieghi a cosa serve un sito come Technorati che ti consente di sapere chi ti ha linkato? Intendo dire: a chi serve? A quanti interessa una roba simile?

Il mondo dei weblog è per definizione una realtà distribuita: non ci sono dei legami "fisici" tra post su diversi weblog ma solo legami "logici".

In altre parole, io scrivo qualcosa sul mio weblog, ma senza interfacciamenti non esiste un sistema automatico per sapere se qualcuno ha postato una risposta, un commento o una critica sul proprio weblog. Andando su questa pagina di technorati sono in grado di avere un'idea di chi stia scrivendo qualcosa che mi riguarda (perché mi ha linkato). Per un modico canone posso avere quest'informazione direttamente nel mio aggregatore personale, quindi non devo visitare la pagine: entro un'ora dalla creazione di un link lo vengo a sapere. Questo rende le "conversazioni" molto più fluenti.

Non è detto che debba interessare a tutti, ma è bene sapere che la possibilità c'è ed essere in grado di utilizzarla se si vuole.

Se i 15.000 di Splinder vivono felicemente senza sapere cosa sono i feed RSS, che male c'è?

Io leggo quotidianamente alcune centinaia di weblog attraverso il mio news aggregator (Radio). I siti senza feed non li leggo perché non ho tempo di visitare centinaia di pagine per vedere se qualcuno ha postato qualcosa di nuovo.

Disporre di una versione in RSS del proprio weblog ne facilità l'accesso, oltre a consentire più facilmente ad altri di riutilizzare i contenuti che si produce.

Non è obbligatorio, ma credo sia giusto dare la possibilità di averli.

Se milioni di italiani se ne sono altamente fregati delle connessioni WAP e GPRS e coi cellulari ci mandano gli SMS e, quando va bene, la foto del culo della ragazza scattata di nascosto sull'autobus, perché bisogna insistere e fare le battaglie per fare investimenti nell'UMTS o sul WiFI? Perché dobbiamo continuare a darci martellate sui coglioni con tecnologie sempre più complicate, sempre più inutili e che interessano solo gli addetti ai lavori?

Ci sono tecnologie che hanno successo, altre che non lo hanno. Perché abbiano successo è necessario che siano facili da utilizzare e risolvano dei problemi concreti. Se opportunamente implementate, queste credo che rispondano ad entrambi i requisiti.

Non credi che sia meglio lasciare che siano gli utenti a scegliere se vogliono o meno usare una tecnologia piuttosto che decidere a priori che non ne hanno bisogno e quindi non metterla a disposizione?

Non per difendere quelli di Splinder (io lavoro a Kataweb, che ringraziando iddio ancora non si è infilata nella moda dei blog e spero lo faccia più tardi possibile...), ma sono convinto che i 15.000 utenti stanno lì proprio perché il ping, il feed RSS versione 0.91 e 1.qualcosaltro, l'XML e l'aggregatore automatico non gli serve, non devono perdere ore di tempo a configurarlo e non vogliono manco sapere a che serve. Scrivono, cliccano, e piazzano il loro bel commento sullo sfondo celeste e bianco con la foto del faro. Ahhhh, viva la semplicità!

Non so fino a quando dovrò continuare a ripeterlo... comunque: l'idea è che l'utente scrive, clicca, ed oltre a pubblicare il suo post sullo sfondo celeste e bianco lo strumento di publishing automaticamente pubblica il feed RSS, notifica la pubblicazione a weblogs.com, crea il link per il trackback. Non ci dev'essere la necessità di fare alcuna configurazione.

E' vero, i weblog oggi sono una moda. Nell'ultimo anno attraverso il mio weblog ho trovato collaboratori, clienti, amici e gente con cui è interessante discutere e creare qualcosa di nuovo. Viva le mode. Non credo che i weblog dureranno in eterno, ma credo ci stiano facendo vedere nuovi modi per comunicare. Sono l'inizio di qualcosa.


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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.