Non metto in dubbio che molti trovino l'argomento poco chiaro e, di conseguenza, noioso; certamente si potrebbe fare meglio per spiegare a tutti di cosa si tratta e per quanto mi riguarda farò del mio meglio. Ma non vorrei che cadessimo tutti nell'errore di bollare tutto ciò come irrilevante.
I weblog sono tecnologia.
Se non fosse per la ricerca e lo sviluppo di poche persone sparse nel mondo, oggi non ci sarebbe la possibilità per chiunque di dire la propria con pochi spiccioli. Non c'è niente di male in questo. Come la stampa a caratteri mobili di Guttemberg ha influenzato lo sviluppo della cultura, così sarà per i weblog e le tecnologie che ne deriveranno.
Ma non è finita qui.
I weblog come li conosciamo oggi sono solo un primo passo. Con l'allargamento dell'uso a decine di migliaia di persone sarà necessario sviluppare nuove tecnologie che consentano di far funzionare meglio l'intero sistema. Nel puro spirito dei weblog, questo non dovrà ovviamente rendere più complesso l'uso del software ma lo dovrà rendere anzi più facile.
Coloro che oggi pubblicano su un proprio weblog i propri pensieri e se ne fregano della tecnologia dovrebbero rendersi conto che hanno un'occasione: influenzare la direzione che questo sviluppo prenderà. Si tratta di capire, di fare domande, di fare proposte, di cercare di non limitarsi ad un "questo non lo capisco, chissenefrega".
Ci sono persone intelligenti che vogliono ascoltare e che sono tese a creare qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non c'era. Credo sia meglio giocare tutti assieme.