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Il mio biglietto da visita.





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Updated: 18-12-2005; 18:16:32.

 Mercoledì, 19 febbraio 2003

Contents directory

L'idea di ieri sulla "directory leggibile" è stata raccolta subito da Cesare Lamanna, che ne ha anche creato un prototipo (la mia idea è leggermente diversa, se riesco metterò on-line un prototipo). Anche Gino Roncaglia aggiunge interessanti considerazioni al discorso, che condivido completamente: gli aggregatori di vari tipi saranno la next big thing (guarda caso è uno dei principali fronti di sviluppo su cui stiamo lavorando).

Continuando a sognare su questa linea, pensiamo di estendere questo concetto oltre ai weblog, nel mondo dei siti aziendali, di e-commerce, e-business o anche di e-brochure (quei siti inutili che le aziende aprono per poter mettere un url sul proprio biglietto da visita).

Pensiamo di avere un aggregatorone che spazzola questi siti alla ricerca non solo di feed RSS, ma anche di SMBmeta tags.

Con questi dati sarebbe relativamente facile sviluppare delle directory auto-strutturate (in realtà strutturate automaticamente in base ai profili definiti dagli utenti), contenenti non solo i riferimenti ma anche i contenuti.

Tanto per capirci, immaginiamo il nodo relativo a... che ne so... i mobilifici di questa ipotetica directory. Non ci troveremmo solo la lista delle imprese, ma anche le ultime notizie pubblicate da tutti i siti appartenenti a questo gruppo. La differenza sostanziale rispetto ad una directory tradizionale sarebbe che mentre la prima verrebbe visitata solo di passaggio, da utenti alla ricerca di un mobilificio, la seconda verrebbe visitata quotidianamente, o anche più volte al giorno, da chiunque fosse interessato al settore dei mobili.

Si tratterebbe di una sorta di sistema multi-level, che però funzionerebbe, perché invece di scambiare denaro, per definizione finito, scambierebbe informazioni, che sono in quantità infinta. I siti appartenenti a questo sistema fornirebbero al portale/directory informazioni e contenuti, in cambio il portale/directory fornirebbe visibilità.

Questo non escluderebbe l'uso degli aggregatori personali, anzi. Da ogni raggruppamento infatti potrebbe poi essere automaticamente creato un ulteriore feed rss, a cui gli interessati si potrebbero iscrivere. Per esempio, nella directory dei weblogs di Quinto Stato, mi piacerebbe trovare un unico feed per tutti i weblog relativi alla tecnologia, potrei scegliere di iscrivermi a quello e non ai singoli siti.

Infine, non credo che sia necessario aspettare che tutti i siti dispongano di un feed rss prima di poter avviare tale servizio. Una directory manterrebbe il valore attuale di "indirizzario" per i siti privi di feed o meta tag. Ovviamente, quelli in grado di spingere i propri contenuti verrebbero in qualche modo premiati con maggiore visibilità, il che porterebbe altri ad aggiungersi al carrozzone ed innescherebbe un processo di sviluppo più rapido.


Blog Neighborhood su BlogStreet.

Giuseppe Granieri in questo commento si chiede come mai su Blogstreet il suo weblog venga collegato a Camillo, pur non essendoci link diretti in nessuna delle due direzioni. All'inizio anch'io sono rimasto perplesso. Dopo aver chattato per un po' con gli autori del servizio credo di aver capito meglio.

Il sistema del blog neighborhood non rileva direttamente i link tra i siti, ma analizza in modo globale tutti i link e tenta di individuare dei parallelismi. A loro dire lo scopo è quello di trovare dei blog nuovi, non quelli che si conoscono già (e che di conseguenza sono già linkati). Quindi la relazione tra il sito di Giuseppe e Camillo va ricercata nel fatto che entrambi i siti sono stati frequentemente linkati da terzi e di conseguenza si presume che stiano nello stesso vicinato.

Personalmente trovo che vista da questo punto di vista l'applicazione sia ancora più interessante. Non so ancora se utile, ma decisamente interessante.


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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.