Antonio Tombolini elabora ulteriormente l'espisodio citato ieri sulla chiusura del sito Brogliomontani.it da parte della Polizia, dicendo tra l'altro
"NESSUNO puo' azzardarsi a "SEQUESTRARE" il giornale che riporta il tuo articolo! Con Internet, invece, ritengono "normale" farlo."
In effetti molti di noi danno per scontate una serie di libertà che forse non abbiamo. Siamo talmente immersi in una realtà globale che capita di dimenticarsi che i problemi sulla libertà d'espressione che ci possono essere negli USA, sono diversi da quelli che abbiamo qua.
Alcuni commenti fatti di recente, in occasione della storia capitata a Simone e la sua minacciata querela ci fanno rendere conto che sebbene quella fosse una storia piccola piccola di quasi nessuna importanza, quasi chiunque in Italia può zittire qualcun'altro solo citandolo per diffamazione (che poi un tribunale dimostri, in circa 10 anni, che non aveva diritto di farlo, è tutto un altro discorso).
Linkare alla storia in cache è un'idea (anzi, mo' lo rifaccio), ma forse ci vorrebbe qualcosa di più.
Si potrebbe partire da un'opinione legale da parte di uno o più esperti. Diamo un weblog agli avvocati? Ai giudici?