Antonio Cavedoni: Oggi tramite BlogChat ho conosciuto Antonio Tombolini, e l’ho scoperto un innamorato dei weblog. Pensate che in Vyta, la sua nuova avventura imprenditoriale, ha chiesto che i partecipanti al progetto abbiano ciascuno un weblog, da cui Vyta prenderà e a cui offrirà contenuti. Se questo accadrà, come sembra molto probabile visto l’entusiasmo del capo, potremo vedere una comunità semi-commerciale che utilizza come suo strumento principe il weblog. Interessanti tutte le varie implicazioni che se ne possono trarre (anche dal punto di vista di quel marketing, così chiaro agli italiani, quelli spaghetti, pizza, mandolino, mamma e portali generalisti).
Credo che i weblogs ad uso "professionale", o k-logs, siano una delle più interessanti possibili applicazioni di questa tecnologia. In evectors li abbiamo adottati da gennaio (beh... visto che vogliamo venderli qualcuno li doveva pur provare), e dopo le iniziali resistenze da parte di alcuni il sistema ha iniziato a funzionare.
Non si sostitusce ai sistemi di comunicazione interna già disponibili (e-mail, intranet, IM, ecc), ma li integra con un'interessante narrativa del lavoro.
Il punto è che, soprattutto per chi lavora in questo settore, la possibilità di condividere rapidamente punti di vista è diventata fondamentale. Condividere le informazioni è una delle principali attività di ogni knowledge worker, ed i weblogs costituiscono una perfetta infrastruttura per questo tipo di attività.