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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 2-08-2006; 11:31:41.

Paolo's Weblog.

 Lunedì, 31 luglio 2006

In realtà credo che il budget per il sito italia.it fosse di 40 milioni di euro, ma 50 milioni di dollari sembra una cifra più tonda e al cambio attuale i conti tornano, milione più, milione meno.

Ho sempre pensato che la cifra sia esagerata per aprire un sito, per quanto grande e complesso. Ecco comunque come spenderei io questi soldi.

PS: Buona notizia, pare che i milioni siano 45 e non 40! Wow, con i 5 milioni che avanzano facciamo una festa di quelle che ne parleranno in tutta la galassia per secoli, altro che web 2.0!

PPS: la cattiva notizia è che il 31 marzo di quest'anno il sito è stato ufficialmente presentato. Solo che poi non ha aperto. Quindi temo che i soldi li abbiano già spesi. Se è così, perché Rutelli dice che il sito aprirà il prossimo anno? Se ci sono altri lavori da fare ci sono altri soldi da spendere? A chi andranno?

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La scorsa settimana ho sentito l'onorevole Rutelli alla radio promettere che il famoso portale del turismo italiano italia.it sarà di sicuro pronto per la stagione 2007. Si tratta dello stesso portale voluto dal ministro Stanca, per cui credo fossero stati stanziati 40 milioni di euro in una gara vinta in parte da IBM, l'azienda per cui lavorava proprio il ministro.

Oggi ho visto di nuovo Rutelli in TV promuovere un sito che dovrebbe avere lo scopo di raccogliere le esperienze dei turisti italiani all'estero al fine di raccogliere idee per migliorare l'offerta italiana. Anche se il TG si è guardato bene dall'indicare l'url del sito (è una cosa che i giornalisti italiani devono ancora capire bene questa degli indirizzi dei siti) in alcune inquadrature si vedeva il nome: turistiprotagonisti.it.

Una cosa abbastanza ridicola: pare che si debba mandare una mail raccontando come sono andate le vacanze all'estero per poi vederle pubblicate. Il sito aprirà il 21 agosto.

Il dominio del sito, firmato come una campagna della Presidenza del Consiglio, risulta di proprietà di tale Stefano Gazziano, tra i curatori e promotori della politica on-line dell'Ulivo.

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 Domenica, 30 luglio 2006

E' cosa nota che in Francia i blog stiano riscuotendo un successo molto più esteso di quanto succeda negli altri paesi europei. Ecco come l'Ansa riporta la notizia:

Malati di internet: il mondo del web e' ormai la seconda casa dei francesi e la diffusione della 'e-pidemia' non accenna a fermarsi. I francesi adorano farsi i fatti altrui, criticare e prendere posizione e sul web lo fanno grazie ai blog, spazi personali dove raccontano, commentano e prendono posizione sui fatti che avvengono ogni giorno.


 Sabato, 29 luglio 2006

Luca De Biase riassume in pochi punti lo scandalo che si sta sviluppando attorno a Telecom Italia, le intercettazioni, vari servizi segreti, la stampa, strani suicidi e l'ennesimo mistero italiano.

 Giovedì, 27 luglio 2006

Nell'ambito dello sviluppo di PeopleAggregator, stamattina ho partecipato ad una conference call nel corso della quale si è parlato dei diversi sistemi che stanno emergendo per la gestione delle identità, dentro e fuori la rete.

E' uno dei grandi temi per quanto riguarda lo sviluppo delle prossime generazioni di servizi. Si tratta di costruire sistemi più sicuri di quanto siano oggi username e password per consentire alle persone di farsi riconoscere dai diversi siti e soprattutto interagire con i siti stessi e con gli altri utenti della rete.

Ci sono diversi progetti in corso in questo campo, tra i più poplari ricordo Sxip, inames e OpenID (ognuno di questi sistemi è rigorosamente considerato il migliore e più completo dai rispettivi autori ;-). Microsoft inoltre sta lavorando su Windows CardSpace (quelle che prima si chiamavano InfoCard), un'architettura che verrà inclusa in Vista e attorno alla quale si stanno già raccogliendo vari player piuttosto importanti.

La gestione della propria identità non si limita a fare un login su Yahoo o a pagare un libro su Amazon: in un web sempre più "sociale", le relazioni tra le persone diventano una questione di gestione delle identità. Immaginiamo che due persone stabiliscano una relazione nell'ambito del social network A e poi una decida di trasferirsi nel social network B. Ha il diritto di portare con sé le relazioni stabilite con l'altra persona? Anche se questa non è registrata sul network B? Come si stabiliscono le regole di "opt-in" per il trasferimento di relazioni da un network all'altro? Come potremo amministrare non solo il nostro profilo ma anche quello dei nostri conoscenti?

Per adesso nessuno non ci sono risposte defintive ed è interessante partecipare alla conversazione.

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 Lunedì, 24 luglio 2006

Vincenzo Cosenza si chiede perché quanto scritto su questo blog a proposito dei miei recenti viaggi sia diverso da quanto abbia scritto in un pezzo apparso giovedì scorso su Nòva. E' presto detto: lo spazio su Nòva è limitato, mentre quello sul mio blog non lo è e l'articolo che ho scritto per Nòva era incentrato sugli aspetti più interattivi delle conferenze a cui ho partecipato, non sull'evoluzione del mercato del software.

Ciò nonostante, anche nell'articolo su Nòva ho avuto modo di parlare abbastanza bene di Microsoft (e venendo da me la cosa è notevole), argomento che Vincenzo copre estensivamente sul suo blog.


Sergio Maistrello e Emanuele Quintarelli stanno stilando una lista dei siti Web 2.0 italiani. Si sono fermati a sole cinque voci.

Dando un'occhiata a questi siti noto che 3 su 5 sono applicazioni di "social bookmarking" mentre due raccolgono recensioni. Solo uno, Taggly, pubblicizza delle API aperte con cui sia possibile interfacciarsi (il che, per quanto mi riguarda, meriterebbe l'esclusione degli altri quattro).

Per adesso la situazione mi sembra molto, ma molto deludente. Speriamo che qualcuno abbia altre voci da aggiungere alla lista.

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Il messaggio registrato alla fine di ogni giornale radio che ne comunica la disponibilità sull'apposito sito (anche in versione podcasting) è stato recentemente sostituito. Il contenuto mi sembra identico al precedente ma hanno tolto l'accento da "Internét". Un grande passo avanti per la Radiotelevisione Italiana.

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 Sabato, 22 luglio 2006

 Mercoledì, 19 luglio 2006

Stamattina ho iniziato a leggere il nuovo libro di g.g. (che commenterò tra un po', ho letto solo le prime pagine) e ho iniziato a riflettere sullo scontro di culture tra chi è in rete e chi no di cui parla Giuseppe.

Poi alla radio hanno dato la notizia di uno studio secondo cui leggere libri ha un impatto sulla crescita economica ma ben il 42% (se ricordo bene) degli Italiani sostiene di non aver letto neanche un libro nell'ultimo anno.

Tutto a un tratto preoccuparsi dello scarso numero di blog che abbiamo in Italia sembra stupido.

 Martedì, 18 luglio 2006

Il mio amico Gaurav non è preoccupato del blocco dei blog da parte degli ISP indiani di cui si inizia a parlare anche qua, anzi, è a favore. Dice:

it was an attempt to thwart terrorism. So it’s OK if we can’t get our dose of blogs for a few days. The terrorist attack itself didn’t evoke such a strong response in the blogosphere but we can’t access blogspot for a couple of days and suddenly it is the end of the world.
E' un problema di sicurezza, non di censura. Certo, non è fatto nel più elegante né probabilmente efficace dei modi, ma vista la quantità di vittime dell'attentato della settimana scorsa direi che è più che comprensibile.

 Lunedì, 17 luglio 2006

Stefano Vitta parla di marketing di prossimità. Sarà interessante vedere l'uso di queste tecnologie si evolverà, temo che inizieranno con qualche abuso (soprattutto quando accanto a Wifi e Bluetooth ci sarà anche una certa diffusione di tag RFID), ma come sempre ci saranno anche interessanti vantaggi.

Un servizio che io vorrei oggi e che dovrebbe essere piuttosto semplice da realizzare è la trasmissione di URL. Quante volte passando davanti a qualcosa che ci interessa ci ripromettiamo di approfondire l'argomento a casa sul web? Quante volte siamo a casa sul web e cerchiamo disperatamente di ricordarci quale cavolo di cosa ci eravamo ripromessi di approfondire?

Ecco, io voglio un sistema che, su richiesta, mi trasferisca nel cellulare una breve nota sul tema a l'URL del sito. Anzi, ancora meglio, una volta identificatomi con il cellulare potrebbe caricare l'url direttamente sul mio account del.icio.us.

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 Venerdì, 14 luglio 2006

Affaciandomi alla finestra della nostra camera da letto, questa mattina alle 6, questa era la vista:

Hello!

Ieri pomeriggio ci sono stati alcuni incendi sul Carso, non molto lontano da casa nostra, e da ieri sera l'elicottero della protezione civile operava dal prato sul retro della nostra casa per spegnere l'incendio. Il fuoco non era vicinissimo, ma abbastanza da sentire forte l'odore del fumo e iniziare a selezionare mentalmente quali cose mettere in macchina nel caso in cui avessimo dovuto scappare.

La protezione civile del Friuli Venezia Giulia è tra le più organizzate, e non solo in Italia, vederli in azione è emozionante. L'elicottero caricava e scaricava circa una tonnellata d'acqua ogni 90 secondi, con una precisione formidabile. Magari quando vivi in una casa di legno accanto ad un bosco non sei del tutto imparziale, ma per me quel pilota è un eroe e merita qualunque stipendio chieda. Anche il resto dell'organizzazione è notevole (fare in modo che ogni 90 secondi ci siano 1000 litri d'acqua da caricare richiede un certo impegno).

Quando stamattina l'elicottero è tornato era solo per spegnere gli ultimi focolai e per un sopralluogo finale. E' stato uno spettacolo interessante, anche se non ci tengo particolarmente a rivederlo presto. Altre foto su Flickr.

 Mercoledì, 12 luglio 2006

http://val.demar.in/italian/myImages/dueSpaghi.gifA Due Spaghi [via Pandemia] non manca proprio niente per essere una vera applicazione web 2.0:
  • Logo con riflessi
  • Angoli arrotondati
  • Tags
  • Mashup con google maps
  • User generated content
  • E' una beta!
Qualche suggerimento per il futuro, per rendere l'applicazione ancora più 2.0:

Visto che si parlerà di ristoranti e il servizio offre dei blog e ci saranno molte recensioni di ristoranti, sarebbe interessante integrare Structured Blogging per fare in modo che le recensioni siano facilmente aggregabili da altre applicazioni.

Sarebbe bene vedere qualche icona RSS in più.

Standard aperti: integrarsi con altri sistemi di sign-on, dare la possibilità agli utenti di esportare i propri contenuti in modo strutturato, in prospettiva rendere accessibile i propri dati con api aperte.

Ad ogni modo complimenti e congratulazioni, proprio un bel sito.

 Martedì, 11 luglio 2006


Florence Police have a new toy
Originally uploaded by Ben Hammersley.

A quanto pare la polizia ferroviaria di Firenze è dotata di Segway. Le borse in tinta sono fenomenali. Mi domando se gli agenti siano dotati di speciali divise imbottite e caschi con le lucette blu in cima...


 Lunedì, 10 luglio 2006

Il fatto che Google faccia corrispondere gli annunci pubblicitari ai contenuti dei siti è il miracolo che ha fatto rinascere il mercato pubblicitario on-line. Resta da capire cosa abbia fatto decidere a google di far apparire questi due annunci sul mio blog:

Chiedilo al ginecologo
Sul sito Libenar tanti consigli e un esperto a tua disposizione
www.libenar.it

Procreazione mirata
indicatore di fertilità, rimanere incinta con BabyComp
www.babycomp.it


Niente a che fare con i mondiali :-)

Stiamo cercando un aiuto per realizzare la versione in francese di un'applicazione web. Si tratta inizialmente di tradurre il corpo principale dell'applicazione, poi dare una mano in fase di deployement, traducendo qualche frasetta di tanto in tanto e alla fine di tradurre un po' di documentazione tecnica.

Se siete interessati contattatemi.


Robert Scoble crede che non si debbano mai dare brutte notizie via email. Ho sentito questa sua teoria dal vivo la settimana scorsa, ma me ne ero dimenticato fino a quando non l'ho letta di nuovo sul suo blog. Robert dice:

The problem with IM or email is you don’t get any of the warm fuzzies. You can’t see the damage your words are causing. And, something far more important: email and IM is permanent. I still have emails from bosses who told me off.
Più ci penso, più mi sembra una buona regola. Uno degli elementi che sono venuti più spesso a galla nel corso di conferenze e conversazioni è proprio assieme alla facilità di comunicare, i mezzi tecnologici di oggi causano anche una notevole quantità di incomprensioni dovute ad un uso superficiale o qualche volta ad un vero e proprio abuso.

E' perfettamente naturale che scrivendo una mail, commentando un blog o interloquendo via IM ci comportiamo diversamente da come faremmo dal vivo. Mentre si cercano di trovare soluzioni tecniche a questo problema, forse è anche ora di crescere e di iniziare a usare questi strumenti più responsabilmente.

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 Venerdì, 7 luglio 2006

Massimo nota i piccoli cambiamenti in corso in casa Microsoft. Magari sono stato anch'io vittima di una buona campagna di comunicazione, ma devo ammettere che una delle impressioni con cui sono tornato a casa da questo tour della West Coast è proprio che Microsoft stia cambiando.

La sensazione che in vari abbiamo avuto nel corso di questi eventi è che Microsoft sia più attenta di quanto sia mai stata al nuovo corso della tecnologia e che stia facendo una certa attenzione a non schiacciare qualcuno con il suo peso come è successo tante volte in passato.

Un esempio è il supporto che Microsoft sta dando a RSS, aderente al formato originale, pur con tutti i suoi difetti. Con IE7 potrebbero tranquillamente permettersi di adattare il formato alle proprie esigenze e, vista la schiacciante maggioranza del loro browser, significherebbe di fatto modificare il formato. Al contrario Microsoft sta rispettosamente  seguendo le specifiche, cosa che non si può dire di Apple, che ripetutamente esce dagli standard per tagliare fuori parti di pubblico che non usano i loro prodotti.

Sempre in tema di impressioni sulle grandi, in questo giro di conferenze è risultata rumorosamente assente Google: non si è vista nessuna persona di Google e non c'è stata alcuna partecipazione da parte dell'azienda (che era arrivata ad essere sponsor di edizioni passate delle conferenze).

Certo, Google può tranquillamente fregarsene di una manciata di blogger, ma curiosamente Microsoft e Yahoo, che saranno anche all'inseguimento, ma non sono certo aziendine, erano presenti e attentissime.

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 Mercoledì, 5 luglio 2006

Sono in volo da qualche parte a 35000 piedi sopra il Canada stando al monitor che ho davanti, 4655 km all'arrivo. Se precipitiamo non finiamo di certo su una bella isola tropicale tipo Lost (e voi non leggerete questo post).

Accanto a me è seduto un americanone che si allarga mentre prende appunti di stampo informatico, la cosa non è particolarmente strana: le probabilità di incontrare geeks a Seattle sono molto più alte della media. A dire il vero ci sono tanti computer dappertutto: ti fermi in una qualunque piazza e vedi almeno una persona con un computer acceso che fa qualcosa. Una connessione wifi si trova praticamente dappertutto in città. Mal che vada si va da Starbucks. Ormai c'è una di queste caffetterie a ogni angolo. A Seattle mi è capitato di vedere due negozi di Starbucks attraverso la vetrina dello Starbucks in cui stavo ordinando un caffè.

Per quanto riguarda le conferenze, Gnomdex è finita alla grande. Il party al Music Experience Project, con accesso alla galleria di chitarre, la mostra su Jimi Hendrix e la possibilità di visitare il museo della science fiction è stato formidabile. Domenica siamo andati all'ultimo barbeque di Robert Scoble a Seattle: la prossima settimana si traferisce di nuovo dalle parti di San Francisco dove lavorerà in una startup.

Non ho idea di quante persone che hanno una startup abbia incontrato in queste ultime due settimane, probabilmente centinaia. Per molti l'obiettivo è essere comprati da qualcuno dei grandi. La gran parte non arriverà da nessuna parte e probabilmente ci riproverà con un'altra idea.

Devo dire di averne avuto abbastanza di America per questo viaggio, non vedo l'ora di arrivare a casa. Ho ancora qualche cosa da fare a Londra, per giovedì arrivo.

Mi piacerebbe fare un podcast riassuntivo domenica prossima. A meno che non venga abbattuto dal jet lag. :-)

PS: l'albergo in cui siamo scesi a Londra non offre alcun tipo di connettività, quindi sono uscito in cerca di una connessione. Trovata. Da Starbucks. :-)

 Domenica, 2 luglio 2006

Parlare davanti ad un pubblico composto in larga parte da blogger, podcaster e, più in genere, persone dotate di una certa propensione alla critica e la contestazione, sia tutt'altro che facile. Da questo punto di vista congratulazioni a tutte le persone che sono salite sul palco.

Abbiamo visto i primi segni già ieri, quando Marc Canter si è alzato e, non risparmiandosi nessuna parolaccia, ha contestato al senatore John Edwards l'atteggiamento dei politici e del partito democratico.

E' successo di nuovo poco fa, quando Dave Winer ha interrotto senza troppi complimenti Blake Ross che parlava di Firefox, contestando il fatto che se Firefox inizia a parlare solo con toni da marketing e smette di conversare con i propri utenti, verrà sopraffatta da Microsoft che al contrario è molto attenta a quanto viene detto sul web.

Come ha registrato giustamente Robert Scoble, la caratteristica principale di questa conferenza è l'essere composta da persone in rete. Non è chiaro come questo modo di essere in rete potrà essere esteso al resto del pubblico (è uno degli argomenti più discussi), ma è decisamente interessante essere qua in mezzo a parlarne.

 Sabato, 1 luglio 2006

Sono le 9 e 25. Tra 5 minuti inizierà, come sempre puntualissimo, il secondo giorno di questa conferenza.

Qualche considerazione sulla giornata di ieri:
  • Il formato "conversazione" funziona, ma è necessario che chi parla sul palco sia ben preparato
  • In questa sala fa freddo. Troppo freddo.
  • Le conversazioni che iniziano nei corridoi sono parte integrante dell'evento e valgono da sole il costo dell'ingresso
  • La rete wifi funziona a malapena, nonostante due linee veloci "T1", 300 persone che usano intensivamente la rete riescono a rendere quasi inutilizzabile il servizio
  • Gli americani tendono ad essere simpatici ed amichevoli, va a finire che si parla con un sacco di gente. I canadesi sono anche meglio.
  • Quando ieri qualcuno ha proposto di installare una TV per seguire la partita di calcio, l'organizzatore ha detto che serviva uno sponsor. Immediatamente due rappresentanti di aziende si sono alzati in piedi e si sono offerti di pagare. Per organizzare un evento come questo servono un sacco di soldi, ma gli sponsor non mancano.
  • Organizzare un party per 300 "geeks" al museo del volo di Seattle, nel compound della Boeing, è una buona idea :-)
Ora 9:30. La conferenza inizia. Dave Winer apre le danze.

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Paolo Valdemarin: 2006