Il blog del presidente ha chiuso, e non si tratta una buona notizia.
Dopo un mese e due soli post il weblog di
Romano Prodi è stato chiuso. E' anche uscito un articolo sul Corriere che inizia
citandomi (devo ammettere che la cosa mi ha meravigliato).
Tanto per ribadire l'ovvio: non sono contento che sia andata così. E'
dimostrato che i weblog possono essere degli strumenti di comunicazione
estremamente potenti, ma devono essere gestiti con cautela.
E' evidente che una persona impegnata come il professore non poteva
dedicare molto tempo ad un weblog, così come è stato giusto che nessuno
abbia preso il suo posto facendo finta di essere lui.
Ci sarebbe senz'altro dovuta essere una figura di interfaccia tra
Prodi, il suo weblog e soprattutto il resto della Rete, in fondo sulla
gestione di un weblog in campagna elettorale ci sono solidi precedenti
a cui rivolgersi per capire come fare e quali errori non fare (oltre ad
un'eccellente
lista
elaborata di recente da queste parti). Credo anche che sarebbe stato
saggio rivolgersi a dei blogger per chiedere aiuto, guida e consiglio,
proprio come è stato fatto nel corso dell'ultima campagna elettorale
americana.
Il "Blog del Presidente" non è sparito: visitandolo si legge "
Lavori in corso. Blog temporaneamente sospeso fino alle Regionali."
Bene, lasciamo passare queste regionali e poi riparliamone.