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Updated: 25-03-2005; 9:43:33.

 Giovedì, 17 marzo 2005

Questione di fiducia
Il fatto che ogni tanto un imbecille scriva qualcosa sui weblog in un posto abbastanza visibile è cosa buona e giusta perché innesca ragionamenti interessanti come questo di Sergio Maistrello o questo di Giuseppe Granieri.

Credo ci sia una cosa da sottolineare ma che è difficile da spiegare sui weblog: la fiducia.

Le relazioni che si costruiscono seguendo le riflessioni più o meno quotidiane di altre persone ed il lento ma inesorabile processo di scoperta e scrematura di persone nuove che ne consegue è l'aspetto più significativo di questo nuovo mondo.

Il problema è che raccontando come attraverso i weblog si scoprono persone interessanti con cui si ha la sensazione di poter costruire qualcosa di significativo, si corre spesso il rischio di apparire irrecuperabili romantici (e passi per i fighetti, ma romantici no).

Lo ha scritto l'altro giorno Mauro Lupi:
Continuo a trovarlo un ragionamento un po' ingenuo, ma posso constatare direttamente che la maggior parte degli "amici di blog" sono persone piacevoli, intelligenti, ecc.; una cosa che ripete anche Dan Gillmor nel suo We the Media e che ho avuto modo di considerare troppo ottimista e buonista, però... succede davvero, almeno fino ad oggi.
E' lo stesso per me e per migliaia di altri blogger, e questa è la forza principale che spinge questa vera e propria rivoluzione.

Attenzione: questo non significa che tutti i blogger sono d'accordo e si piacciono, significa solamente che persone affini tendono a trovarsi più facilmente in un brodo primordiale in cui gli ingredienti principali sono i link ed i ragionamenti.

Questo è anche il motivo per cui la blogosfera non solo non aggrava ma risolve il problema dell'information overload.

Agendo come una grande lente organica, fatta di tanti piccoli prismi che riflettono in modo indipendente la realtà, la nostra blogosfera ci mette in grado di raccogliere molte più informazioni pertinenti rispetto a quello che potremmo fare con i nostri mezzi.

Io ho quasi smesso completamente di leggere le home page dei siti di informazione tecnica per esempio. Questo perché posso contare sul fatto che quando succede qualcosa di significativo ed interessante per il mio lavoro ne sarò informato entro minuti dalla "mia" rete di informazione, fatta di persone di cui ho fiducia. Ovviamente ognuna di queste persone dispone della "sua" rete, che spesso sarà simile ma mai identica alla mia, moltiplicando così esponenzialmente la capacità di ricezione del mezzo.

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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.