Updated: 28-02-2005; 15:14:38.
Paolo's Weblog.
Lunedì, 28 febbraio 2005
Commons
Alcune interessanti riflessioni di Cesare Lamanna dalla sua nuova casa.
Sabato, 26 febbraio 2005
Bonolis log
Dal sito di Paolo Bonolis
è possibile scaricare un programma (solo per Windows, quindi io
'gnente) attraverso il quale sarà possibile sapere "in tempo reale"
quello che gli passa per la testa durante il festivalone.
Non è chiaro come questo succederà: testo? audio? video? se qualcuno lo scopre me lo faccia sapere. Quel che è
certo è che quasi sicuro si sarebbe potuto fare dentro un browser, mantenere una
compatibilità più ampia ed evitare alla gente di installarsi software.
Sul sito (tutto in Flash, quindi impossibile da linkare) c'è anche un
"archivio" con una dozzina di sue riflessioni precedenti,
apparentemente spedite da lui, probabilmente da un qualche device
portatile. Anche interessante la possibilità di un "dietro le quinte", sarebbe materiale ideale per un feed RSS.
Insomma, mentre alcuni chiamano blog quello che blog non è, altri si
inventano soluzioni nuove per fare quello che un blog potrebbe già fare
benissimo.
PS: il sito di Bonolis è fatto da testawebdv. Si presentano un po' come Huh. ;-) (via Doc)
Apple indagata dalla UE
(ANSA) - BRUXELLES, 25 FEB - La Commissione Ue ha aperto
un'indagine preliminare sulle vendite elettroniche di brani
musicali attraverso il sito Web di Apple iTunes. [continua]
Interessante caso di globalizzazione al contrario. Apple offre
esattamente lo stesso servizio (brani scaricabili da internet) in molti
paesi in giro per il mondo e applica prezzi diversi in ogni paese.
Probabilmente non c'è legge che possa impedirgli di farlo (se non
quelle di mercato), però il fatto di impedire agli utenti di acquistare
su siti diversi da quello del proprio paese, almeno nell'ambito della
UE, suona proprio illegale.
In realtà credo che le limitazioni siano in buona parte state imposte
dalle case discografiche che notoriamente (e ormai sempre più
inutilmente) cercano di evitare la permeabilità tra i mercati.
Ad ogni modo un brano all'Apple Music Store ha i seguenti costi (al cambio di oggi):
- Zona Euro: Eur. 0,99
- USA $ 0,99 (pari a Eur. 0,75)
- UK £ 0,79 (pari a Eur. 1,14)
Giovedì, 24 febbraio 2005
Libero Update
Tiziano nota che sono spariti i copyright dalle pagine di Libero, mentre Pfaal spiega perché loro possono usare i contenuti "a prescindere".
Frutta globalizzata
Cosa succede quando McDonald's decide di vendere mele, un po' più sane
degli hamburger? Con 135 milioni di mele solo quest'anno succede che
diventa il maggiore acquirente mondiale di mele, con un potenziale
impatto sull'intero mercato. Interessante post su Oligopoly Watch.
Testo libero
La recente apertura di Libero Blog
ha evidenziato un aspetto chiave della blogosfera e, più in generale,
del concetto di syndication dei contenuti. A prescindere da quali
diritti decidiamo di concedere o meno è
fondamentale tenere sempre in considerazione come tutto ciò che
scriviamo potrà finire spezzettato e digerito dalla rete.
Per esempio: dopo settimane che parlo di weblog e politica elargendo
non richiesti servizi e consigli sia in rete che fuori sperando di
riuscire a convincere qualcuno a fare la differenza, ieri scrivo un post che commenta la desolante staticità del weblog di Prodi. Poco dopo Luca Sofri ripubblica il mio post su Wittgenstein e, di conseguenza, sul suo blog sul Foglio.
Quindi va a finire che di tutto il mio ragionamento appare nientepopodimeno che sul sito del Foglio
una riga a mia firma che dice al futuro leader della sinistra: "se hai un blog e
non hai niente da dire, chiudilo
".
:-)
PS: qua sopra ho scritto che "appare una riga a mia firma" ma è giusto specificare che Luca ha citato il mio post per intero con tanto di permalink all'originale.
La soluzione alla crisi economica
Non ero ancora bene sveglio stamattina (quindi magari ho capito male)
quando ho sentito alla radio Berlusconi dire che la ricchezza
dell'Italia è pari ad 8 volte il Pil e che quindi siamo tra i più
ricchi d'Europa.
Wow.
Quant'è il Pil? 1.500 Miliardi? Se vendiamo baracca e burattini e
dividiamo per cinquanta milioni che siamo dovremmo trovarci con circa
240 mila euro a testa. Mica male! Non che ti cambi la vita da queste
parti, ma è abbastanza per trasferirci tutti su una qualche spiaggia
bianca a vendere cocco fresco.
Mercoledì, 23 febbraio 2005
Il PersonalBlogTrainer
Antonio Tombolini
entra nel tema proposto pocanzi da Cavedoni proponendo una professione
a cui credo più di qualcuno di noi stia pensando in questi giorni:
Tu Romano Prodi, tu Silvio Berlusconi, tu Totti, tu Tronchetti Provera hai deciso che non puoi più fare a meno di un blog? Bene: se non vuoi fare una figura di merda, pagami un tot all'anno, e io ti affiancherò. Si badi bene, non per fare il tuo ghostblogger, per scrivere al posto tuo, ma per insegnarti a bloggare come si deve.
Si potrebbe decidere un tariffario assieme e costituire una scuola superiore di blogging :-)
Hanno senso i blog aziendali?
Antonio Cavedoni provoca su biz.blogs.it:
E allora, ha senso avere un weblog aziendale? Il rischio è
ovviamente quello di scrivere cose che nessuno vorrà mai leggere perché
sembrano dei comunicati stampa, ovvero, sono incredibilmente noiosi [continua...]
Il blog del presidente: una settimana dopo
E' passata una settimana ed il blog di Prodi
continua a contenere solo quell'unico tristissimo post. Mi sembrava
evidente già all'inizio che qualcuno l'avesse consigliato male, ma
trovo incredibile come l'abbiano consigliato così male.
Prodi ed il suo staff potranno anche non avere idea di cosa siano i
weblog (come niente non lui saprà neanche di averne uno), ma il palato
di chi usa la rete per informarsi ormai si è formato: i weblog sono
sulla prima pagina di Repubblica
così come in centinaia di altri siti di informazione istituzionale. Non
si può far finta di niente ed ignorare le persone: in rete questo è un
comportamento suicida.
Aggiungerei un consiglio alla lista elaborata da Luca De Biase: se hai un blog e non hai niente da dire, chiudilo.
Libero, Arianna e i Blog
L'argomento della giornata sembra essere il nuovo servizio di
Libero che "ruba ai blogger per dare a tutti". Ci sono molte discussioni
in corso, c'è che dice sì, c'è chi dice no, c'è chi dice
forse.
Secondo me l'idea non è cattiva è c'è anche un motore di
ricerca
dedicato esclusivamente ai blog come sottoprodotto del servizio. Il
fatto che un grande portale contribuisca con idee, lavoro e risorse
alla blogosfera è una cosa buona. Mi sembra anche interessante il
fatto che una redazione scelga e spinga dei contenuti provenienti da
weblog invece che dalle solite agenzie.
Di certo l'operazione non è stata condotta con molta eleganza.
Sarebbe stato
facile coinvolgere i blogger nelle fasi iniziali del progetto, magari
chiamare il primo mese d'attivita Beta e chiedere l'autorizzazione a
ripubblicare i contenuti, Copyright e Creative Commons a parte.
Avrebbero avuto molta più attenzione, molta più collaborazione e senza
dubbio anche qualche buona idea.
Ad esempio qualcuno avrebbe potuto consiglar loro di aprirsi
un
weblog di servizio in cui le persone che lavorano su questo progetto
partecipano alla conversazione.
Vedremo come andrà a finire.
(Comunque nel frattempo il mio feed non se lo leggono e a me un po'
dispiace ;-).
PS: ci si può iscrivere.
Mi sono iscritto.
PPS: tra le numerose opinioni lette fino ad ora in giro condivido al 100% quella di Marco Montemagno
Lunedì, 21 febbraio 2005
Neve
Stamattina sarei dovuto andare ad una riunione a Treviso. Sono
partito ma arrivato più o meno a metà strada ho girato l'auto e sono
tornato indietro. Adesso nevica bene anche da queste parti. Foto su flickr.
Politica internazionale
Stasera Bush e Chirac ceneranno assieme. Speriamo che Chirac non dica a
Bush le cose brutte sull'Italia che gli ha detto Prodi l'altro giorno,
se no che figura ci farà Berlusconi quando incontrerà il presidente
americano domani?
Credo di aver apena scoperto un nuovo significato delle parole "asilo politico" ;-)
Venerdì, 18 febbraio 2005
Mi appello al Quarto
Luca De Biase distilla magistralmente in questo post
i consigli offerti da vari blogger ad un ipotetico politico che volesse
far leva sui weblog nell'ambito di una campagna elettorale.
Dovendo scegliere solo uno dei cinque punti (io considererei un
successo far capire ad un politico anche mezzo punto ;-), sceglierei il
quarto:
Internet non è un centro di potere, non è un medium come gli altri, non
è una macchina per decidere. E' un sistema per formarsi delle opinioni,
scoprire dei fatti, discuterli. Dal punto di vista democratico ha più a
che fare con il dibattito che con l'esercizio della politica. La
democrazia peraltro non si distingue tanto per la possibilità di votare
quanto per la possibilità di discutere: tanto più il dibattito è alto,
intelligente, tollerante, libero, tanto più la democrazia è solida,
efficiente e creativa. Per questo i politici democratici devono fare il
tifo per i blog e le soluzioni che danno voce e spazio all'elaborazione
delle idee a livello di network sociali. E questo tifo si può esprimere
pubblicamente in molti modi anche senza tentare, rischiando
l'insuccesso, di strumentalizzare niente e nessuno.
Comunque sia, se conoscete un politico mandategli l'url di questo post di Luca.
Buon anniversario
Due anni fa apriva la blog directory di Quinto Stato. Non fu accettata con grande entusiasmo ma fu la scintilla che fece partire, pochi giorni dopo, la prima versione del Blog Aggregator.
Giovedì, 17 febbraio 2005
Ecco, per esempio
Leggetevi questo post di Lia, è un po' lungo ma merita.
Trovo sia un eccellente esempio di post su un blog, scritto con passione, ragionato ma comunque pieno di emozioni.
E' questo che rende grande la cosiddetta blogosfera, la possibilità di
pensare con la testa di qualcun altro, di vedere il mondo con occhi che
non sono i tuoi e vedono le cose da un angolazione diversa. E non serve
neanche essere d'accordo.
Qualcuno dovrebbe andare a dirlo a Prodi (tanto perché è il primo che mi viene in mente).
Il blog di Romano
Scopro ora, grazie Mantellini, che Romano Prodi ha un blog.
Così su due piedi mi sembra il sunto di tutto quello che abbiamo detto che un politico non avrebbe dovuto fare. Ma magari mi sbaglio. Però credo di no.
Non sono cattiva, e' che mi disegnano cosi'
E' noto che una delle principali linee guida per il comportamento in Google è "don't do evil", non fare del male.
Su InfoWorld ieri è uscita l' intervista a Mark
Jen, il dipendente di Google che aveva pubblicato sul proprio weblog
alcuni commenti su Google stessa che evidentemente ai dirigenti non
sono andati giù: Mark è stato licenziato dopo 11 giorni dall'assuzione.
Anche se Google non commenta, secondo lui è successo a causa del blog,
cosa che a molti è sembrata un po' evil.
Oggi si parla invece della nuova beta della Google Toolbar che, a
quanto pare, ha una funzione chiamata "AutoLink" in grado di linkare
automaticamente tutti gli indirizzi sulle pagine web alle mappe del
nuovo servizio di mapping di google e, pare, linkerà anche altri contenuti (numeri ISBN, tracking number di spedizioni, ecc) a vari siti web di servizio.
A molti questa mossa pare un po' "evil" per due motivi: da un lato
privilegiando i propri servizi Google si può avvantaggiare della
propria posizione dominante e far fuori dei concorrenti o, comunque,
privilegiando un sito rispetto ad un altro è in grado di spostare
significative quantità di traffico.
Il secondo aspetto è che in questo modo Google inizierà a modificare i
contenuti delle pagine web senza che gli autori delle stesse ne abbiano
il controllo e anche secondo me questa non è una buona cosa.
Quando Microsoft tentò di fare qualcosa del genere con una tecnologia
chiamata SmartTags la reazione sul web fu talmente forte che Microsoft
dopo un po' ci rinunciò. Sarebbe giusto tenere d'occhio Google (anche
perché, francamente, ormai che è quotata in borsa Google ha
necessariamente altre priorità rispetto a quella di non essere cattiva).
Permalink al Corriere
La settimana scorsa ho linkato un articolo sul Corriere che come al solito è sparito nel giro di poche ore. Per chi si fosse perso l'interessante lettura, quest'altro link allo stesso articolo dovrebbe funzionare qualche giorno in più. (E questa è la risposta del ministro Castelli uscita il giorno dopo).
Il fatto che i link agli articoli sui siti dei quotidiani italiani
continuino a cambiare è un sintomo di quanto poco capiscano la rete
forse ancora più grave rispetto alla cronica incapacità di mettere dei
link negli articoli. La mancanza di link in uscita dagli articoli dei
quotidiani non è altro che un difetto di solito facilmente superabile
con una veloce ricerca, mentre il fatto che i loro articoli non siano
linkabili di fatto "rompe" il flusso della conversazione.
Prossima campagna in cui impegnarsi: permalink sui quotidiani.
:-)
Mercoledì, 16 febbraio 2005
Social software in azione
Due esempi di come il social software funzioni:
Cammino per Londra, vedo un'immensa cosa che viene trascinata su
per il Tamigi. Non ho idea di cosa sia, la fotografo, pubblico la foto
e nel giro di 24 ore qualcuno commenta e scopro di cosa si tratta. Il giorno successivo cerco un video sul sito della TV svedese, non lo trovo, chiedo
aiuto, nel giro di un ora passa qualcuno più sveglio di me e lo trova
(vedi sotto)
La chiave è proprio questa: c'è sempre qualcuno più sveglio, più
informato, più colto o più fortunato di te online. Grazie a questi
strumenti puoi appoggiarti a loro.
Campanili
Non ho idea di chi siano Marco Mauro Stefano e Carlo ma visto che
scrivono su un blog a proposito di un evento che succede a pochi metri
da dove sono seduto, non posso non linkarli. :-)
Pero' ci danno del tu
Ancora lettere ai giornali. Stavolta su La Stampa, una lettrice che
vive da poco in Svezia ha scoperto che la tv di stato fa pubblicità a
se stessa e al proprio essere "una tv libera" con uno spot in cui si
vede Silvio Berlusconi, definito "possessore del 90 per cento dei media
in Italia" e da lì giunto alla presidenza del consiglio "dopo
un'intensa campagna elettorale grazie ai propri mezzi di
comunicazione". Da cui il finale autoriferito: "Svt, noi siamo una
televisione libera". Lo spot è visibile per intero al sito ufficiale
della tv www.svt.se. Belle figure che
facciamo. Peraltro il sottofondo musicale è "O' sole mio" suonato dai
mandolini e le immagini di Berlusconi che saluta plaudente le folle
sono alternate con quelle di ballerine scosciate nei varietà di casa
nostra. Prevedibili rappresaglie diplomatiche contro l'Ikea. [Antonio Dipollina]
Apprezzo il fatto che il Presidente della Repubblica visiti i paesi
dell'estremo oriente e ci incoraggi, come imprenditori, ad essere
coraggiosi, sfruttare l'Euro forte ed investire all'estero.
Poi però ci siano altri che ci fanno vergognare di essere italiani.
PS: io però non sono riuscito a trovare il filmato sul sito di svt. Se qualcuno lo trova commenti qua sotto.
PPS: il filmato è qua http://svt.se/svt/jsp/Crosslink.jsp?d=28862 -- Grazie a Nicola Mattina per il link.
Martedì, 15 febbraio 2005
Weblog e campagna elettorale, i miei 5 punti
L'altra settimana Luca De Biase ha lanciato
la richiesta di cinque idee importanti relative ai weblog di cui
parlare ad un ipotetico esponente politico. C'è stata una valanga di
risposte, quasi tutte veramente interessanti, in gran parte raccolte da
Luca sul suo blog.
In gran parte ho visto parlare di weblog come strumenti potenzialmente
usati dal politico stesso. In questo senso ho poco da aggiungere
rispetto a quello già scritto dagli altri. Quello che mi piacerebbe
trovare sul weblog di un politico sono i "dietro le quinte", cioè mi
piacerebbe mi venissero spiegati molti dei meccanismi della politica
che tutti noi possiamo certamente intuire ma che spesso non capiamo.
Ma lasciando perdere per un attimo l'idea del politico blogger, io
credo che un sistema basato su weblog, wiki ecc. possa essere
un'eccezionale "macchina per pensare", uno strumento in grado di
offrire ai politici l'opportunità di costruire i propri messaggi
appoggiandosi alla ricchezza di molti punti di vista, qualcosa che le
attuali tecniche statistiche non possono certamente offrire.
Quindi ecco la mia "to do list" per il politico che volesse sviluppare veramente una campagna elettorale on-line.
- Questa è una cosa importante, quindi è fondamentale che al
progetto vengano assegnate persone in gamba che dispongano del tempo
necessario per imparare. A queste persone devono essere messi a
disposizione mezzi e risorse per sviluppare i progetti.
- I weblog e gli altri strumenti di social software consentono di
creare, sviluppare ed elaborare idee molto più rapidamente. Il primo
passo è mettere questi strumenti a disposizione di chiunque sia
coinvolto nella campagna elettorale, dentro e fuori l'organizzazione.
- Facilitare la creazione di un sistema di supporto
all'organizzazione. Chiunque voglia avvicinarsi ad un weblog, un
aggregatore o un wiki deve trovare facilmente qualcun altro che lo
aiuti. La gente di solito è disponibile ad aiutare però bisogna creare
i presupposti perché questo possa avvenire facilmente.
- Chiedere aiuto (magari offrendosi anche di pagare) a chi queste
tecnologie le capisce già perché oggi le usa (in altre parole i
blogger), non a qualche agenzia famosa che debba appena cercare di
capire quale sia l'argomento.
- L'unica cosa che una macchina per pensare così sviluppata non può
sopportare sono le balle. Come hanno già scritto in molti è importante
che ci sia una grande onestà nelle conversazioni che si creano con
questo sistema. Al contrario di quanto avviene su altri mezzi, qua le
balle vengono a galla piuttosto rapidamente.
Una volta messa in piedi ed avviato un sistema del genere comincerebbe
a dimostrare il proprio valore immediatamente. Ma comunque per
convincere chiunque credo che sarebbe sufficiente che Luca mostrasse la
quantità e soprattutto la qualità delle risposte che ha ricevuto nel
giro di pochi giorni semplicemente postando una domanda sul suo weblog.
Lunedì, 14 febbraio 2005
Biglietti da visita
Sono stufo di avere biglietti da visita che scadono, con informazioni
datate o proprio sbagliate: i prossimi che faro' stampare avranno solo
nome, indirizzo email, indirizzo del blog e magari un link alla mia
pagina con le contact information: http://val.demar.in/info
Per chi non arriva qua partendo da un biglietto da visita ho aggiunto un link nella colonna in alto a destra.
Pensieri inglesi
La mia ultima gita a Londra è stata rapida e dedicata soprattutto a lavorare (ho comunque fatto un salto all'Apple Store e ho recuperato un iPod Shuffle ;-), ecco comunque alcune riflessioni con cui sono tornato a casa.
L'economia inglese va bene. Da un lato il governo dice che
l'inflazione è al minimo degli ultimi 20 anni e che il prossimo passo è
creare posti di lavoro remunerati meglio, visto che anche la
disoccupazione è ai minimi. Ma anche parlando con clienti e
collaboratori c'è una diffusa impressione di fiducia e voglia di
investire. Venendo da un paese in cui ti dicono che la crisi è dovuta
soprattutto a fattori internazionali e dove le imprese sembrano aver
perso le chiavi delle proprie casse ci si rimane un po' male.
C'è della stampa "autorevole ed indipendente". Questa non è solo
la definizione con cui la gran parte degli inglesi definisce la BBC, è
un dato di fatto. Tanto per fare un esempio Blair ha di fatto iniziato
la campagna elettorale negli ultimi giorni affermando però che di
campagna elettorale non si tratta. Al telegiornale della sera il
giornalista della BBC che ha intervistato il primo ministro gli ha
detto chiaramente in faccia di non credergli ed ha ribadito in chiusura
del servizio come secondo lui si trattasse di vera e propria campagna
elettorale. Al TG1 questo catapulterebbe istantaneamente chiunque nel
limbo dei giornalisti disoccupati.
Londra è cara, carissima. Alberghi cari, ristoranti cari, taxi cari, metropolitana cara, scarpe e abbigliamento economici.
In realtà non è affatto vero ma con i prezzi che da qualche tempo
applicano i commercianti italiani un paio di scarpe in Bond Street ha
un prezzo assolutamente comparabile ad una qualunque bottega di
Gradisca d'Isonzo. Roba da non crederci.
Giovedì, 10 febbraio 2005
Pesi e misure
Sfruttando la connessione wi-fi in aeroporto (ormai viaggiare è diventata un'esperienza migliore :-) ispirato dal fatto che mi è appena passato davanti Fini con ampia delegazione ministeriale di ritorno da Trieste, mi sono appena letto questo articolo di Gian Antonio Stella sul Corriere a proposito di grazie, ministri e stragi. Interessante.
Off to London again
We'll be meeting old and new friends, real-time updates available on my Flickr channel.
Lunedì, 7 febbraio 2005
Teledipendenze
Come molti con la TV via satellite vado a periodi. Il periodo dei
telefilm su Fox. Il periodo del cibo su Gambero Rosso. Adesso sono nel
periodo di BBC Prime. Facendo zapping va spesso a finire che rimango
estasiato a guardare questi che cercano di vendere le tazzine della
nonna all'asta o quelli che cercano casa a Birmingham. Ma la mia
trasmissione preferita è Top Gear.
Credo sia un bellissimo esempio di una trasmissione televisiva fatta da
appassionati e continuo a chiedermi perché in Italia, dove gli
appassionati di automobilismo non dovrebbero mancare, non ci sia
qualcosa di simile.
Da noi in TV non si parla mai male di un'automobile (sarà perché
i giornalisti temono di non essere più invitati alle presentazioni?).
Nell'episodio di ieri sera di TopGear (in realtà è roba del 2003) hanno
maltrattato la VW Tuareg ed una Lexus coupé ed hanno letteralmente
demolito la reputazione della BMW Z8, paragonando la vetturetta
sportiva ad un camion (con il giornalista che guidava un camion per
dimostrarlo). Il tutto condito con abbondante humor inglese.
Imperdibile!
Venerdì, 4 febbraio 2005
Long Tail
Questa storia della coda lunga è eccezionale! Grazie Massimo.
Giovedì, 3 febbraio 2005
5 secondi si sano ottimismo
Leggendo questo post di Massimo stamattina mi è venuto in mente di dirgli:
Salta in piedi, Sancho, è tardi, non vorrai dormire ancora,
solo i cinici e i codardi non si svegliano all'aurora:
per i primi è indifferenza e disprezzo dei valori
e per gli altri è riluttanza nei confronti dei doveri !
L'ingiustizia non è il solo male che divora il mondo,
anche l'anima dell'uomo ha toccato spesso il fondo,
ma dobbiamo fare presto perché più che il tempo passa
il nemico si fà d'ombra e s'ingarbuglia la matassa...
[Francesco Guccini - Don Chisciotte]
Non credo che sia facile e non credo che la rete (nelle sue numerose accezioni)
sia la cura di tutti i mali. Ma sono convinto che possa avere un
signficativo impatto sulla nostra società, imparagonabile a qualunque
altro fenomeno visto fino'ora ed enormemente più grande dei primi passi
a cui stiamo assistendo oggi.
Adesso si tratta di trovare i sistemi migliori per allargare la
rivoluzione, è questo l'argomento su cui concentrarsi. Mal che vada
potremo cantare a squarciagola:
Il "potere" è l'immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte:
siamo i "Grandi della Mancha",
Sancho Panza... e Don Chisciotte !
;-)
Mercoledì, 2 febbraio 2005
Naif
E' da qualche giorno che mi vedo passare davanti cose interessante ma non riesco ad avere il tempo e la testa per commentarle. Questo post di Giuseppe Granieri però mi costringe come minimo a linkarlo ed affermare che condivido quanto dice.
|
|