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Updated: 19-12-2005; 9:42:50.

 Martedì, 23 marzo 2004

Carlo Annese risponde a Giuseppe sull'argomento "Blog Locali".

Provo a spiegare il mio punto di vista.

I weblog sono siti
I weblog non sono altro che siti internet. Si può dire che ciò che accomuna tutti i weblog è il fatto che siano gestiti con un sistema editoriale, ovvero con un pezzo di software che amministra l'archiviazione e la pubblicazione di contenuti.

I weblog sono "un fenomeno" anche perché non si era mai vista prima una tale quantità di siti web gestiti con sistemi editoriali. Questo significa che se i pochi autori di sistemi editoriali si mettono più o meno d'accordo su uno standard o un protocollo (non è facile, ma è stato fatto) si riescono ad ottenere cose interessanti o molto interessanti.

Un esempio di "cosa interessante" è il concetto di "Content Syndication" (non saprei come tradurlo) attraverso formati come RSS, ovvero la possibilità di scindere i contenuti dal sito per cui sono stati prodotti.

I siti sono weblog
Ora: quello che sta succedendo è che un numero sempre maggiore di "altri siti", ovvero i "non weblog" (non ci crederete, ma esistono ancora), viene gestito con sistemi editoriali, simili se non uguali a quelli usati per i weblog. Anche questi sistemi editoriali offrono la possibilità di manipolare liberamente i contenuti.

Sono i post ad essere locali
Veniamo al concetto di locale. Quello che credo è che più che di "blog locali" si potrebbe parlare di "post locali". E' il singolo post infatti l'unità minima d'informazione gestibile con i weblog.
Io non ho nessun interesse ad aprire e scrivere in un blog locale, ma mi capita di tanto in tanto di scrivere su questo mio sito di cose che capitano dalle mie parti. Non lo faccio molto spesso perché ritengo che alla grande maggioranza dei miei lettori interessi ben poco.

Un altro aggregatore?
Ma poniamo che esista un metodo per far giungere questi "post locali" ad un aggregatore che li mescoli assieme ad una certa quantità di altri post locali in modo da creare dei "canali locali". Sarei ben contento di leggere un "canale locale", scritto da vari blogger della mia zona (o magari di una zona che mi interessa).

Ma perché limitare la cosa ai blogger? Perchè non aprirla anche a tutti gli altri siti? Se sono gestiti con un sistema editoriale, coinvolgerli non dovrebbe essere impossibile.

Quello che bisogna costruire è un aggregatore tematico/geografico. Un posto in cui singoli pezzi di contenuti possano essere raccolti da molteplici fonti: weblog, aziende, giornali locali, privati cittadini.

Con le tecnologie disponibili oggi non è difficile, magari non facilissimo ma tutt'altro che impossibile. Consentirebbe di creare un tessuto informativo di grande valore per tutti, e potrebbe partire dai weblog.

Se in questi giorni, coi tempi che corrono, qualcuno mi chiedesse quale sia un blog da leggere assolutamente fra quelli che ho scoperto da poco, io direi quello di Lia, insegnante italiana a Il Cairo. [Manteblog]

Condivido pienamente. Credo che quello di Lia sia l'esempio più lampante di come i weblog possano contribuire all'allargamento dei nostri punti di vista dando voce ad eccezionali persone "normali". Grazie a Pfaal su cui ho trovato il primo link a Lia.

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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.