Massimo Mantellini a proposito di Gasparri: .....non sa cosa siano i mesh networks. Presto! Qualcuno lo informi.
Hmmm... magari mi sbaglio, ma una mesh network è una rete in cui diversi devices wireless (ad esempio hub wifi) si connettono tra loro mediante onde radio, creando una rete più larga.
Resta il problema che la portata dei devices WiFi si misura in qualche decina di metri, e quindi è vero che un mesh network che voglia coprire un'area geografica estesa richiede una notevole quantità di nodi (o hotspots).
Il WiFi non è un'alternativa ad altri sistemi di rete estesa come possono essere l'UMTS o reti via cavo, però consente di "illuminare" delle aree relativamente piccole in modo economico.
Se voglio connettere in larga banda un piccolo centro storico privo di un'infrastruttura di rete (doppino) adeguata, lo posso fare piazzando opportunamente un po' di hub WiFi, e non serve neanche che ognuno di questi sia collegato ad una rete fisica per accedere ad Internet, basta che alcuni lo siano, gli altri possono appoggiarsi alle "uscite" verso la rete globale attraverso, appunto, una mesh network.
Questo tipo di soluzione costa molto meno rispetto a scavare buchi nei marciapiedi e tirare cavi o fibre.
Se volessi creare una rete wireless che segua, ad esempio, un'autostrada, nella migliore delle ipotesi dovrei mettere un hub ogni centinaio di metri, rendendo di fatto il sistema antieconomico (un'antenna UMTS copre un raggio di svariati kilometri).
Pur sovrapponendosi, ognuna di queste tecnologie ha le proprie caratteristiche uniche, e nessuna riesce a risolvere tutti i problemi. In una situazione ideale ci dovrebbe essere una libertà sufficiente a consentire il tentativo di sviluppo di vie diverse, lasciando che siano le funzioni ed i modelli vincenti a prevalere, e non i modelli che piacciono all'amico dell'amico del ministro.
PS: una buona pagina di FAQ a proposito dell'UMTS.