Friends:
Amici:
Stories


103 103
Archivio:
June 2002
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
May   Jul



Il mio biglietto da visita.





Click here to send an email to the editor of this weblog.

Technorati Profile


Google
Web
val.demar.in



Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License.

Updated: 18-12-2005; 17:54:09.

 Giovedì, 20 giugno 2002

no.....vi prego il "dibbattito" no ;). Come dicevo in privato ad Antonio io fatico un po' a comprendere di cosa si voglia discutere. Con ogni probabilita' si tratta di un limite mio......per cui'.....sono qua'. illuminatemi se potete. [massimo mantellini in questo commento]

A dire il vero temo tu sia stato vittima di una più ampia discussione su come la stampa italiana copre il fenomeno dei weblogs. Di fatto il tuo articolo è di gran lunga il migliore che mi sia capitato di leggere di recente su testate italiane on-line e non. Credo che in questo caso il "dibattito" nasca dal duplice possibile coinvolgimento dei giornalisti in quanto professionisti della comunicazione: quello di possibili redattori di weblog e quello di coloro che dovrebbero illustrare ciò che succede nel mondo, tecnologico e non.

Mentre nel tuo caso non solo hai illustrato bene la realtà di questa forma di comunicazione, ma sei tu stesso redattore del tuo weblog, ci sono innumerevoli casi di pezzi giornalistici che coprono l'argomento in modo totalmente superficiale se non addirittura completamente errato (e non mi riferisco a particolari tecnici, ma proprio all'uso di terminologie sbagliate, imprecisioni, ecc.).

Ovviamente questo succede in tutti i settori coperti da qualunque forma di giornalismo, ma in questo caso l'eccezione è costituita dal fatto che i bloggers, a loro volta in qualche modo piccoli giornalisti e piccoli editori di sé stessi, sono in grado di rispondere. Da qua nasce il "dibattito", dal fatto che attraverso i weblogs c'è il modo di stabilire una forma di comunicazione bidirezionale.

Hai presente la maggioranza sileziosa? Bene, noi siamo la minoranza rumorosa


Facts of Israel - Immaginate di vivere onestamente del vostro lavoro. Di avere una moglie, dei figli, diciamo un paio. Immaginate di vivere vicino al mare. Immaginate una giornata qualsiasi, anzi no: una giornata di lavoro. Vi recate in ufficio con la metropolitana, o l'autobus. E i vostri figli vanno a scuola, a piedi la piccola (la scuola è vicina), in autobus il più grande (il liceo è a 6 km). La sera tornate a casa. Magari vi fermate a prendere un aperitivo al bar. Poi, visto che i ragazzi vanno a nuotare in piscina, decidete di andare tutti insieme a mangiarvi una pizza.

Immaginate di aver ascoltato il giornale radio l'altro ieri: annunciava l'attentato di un kamikaze dentro un autobus. E di aver ascoltato il giornale radio di ieri: un altro kamikaze, dentro un bar, stavolta. E di aver ascoltato l'ultima edizione: un altro kamikaze ancora: non dentro l'autobus, ma alla fermata dell'autobus. Immaginate che al posto della parola "Israele" il giornale radio abbia pronunciato la parola "Italia", o - Dio non voglia! - la parola del vostro capoluogo di regione, o - non sia mai! - la vostra stessa città, o quella del liceo frequentato da vostro figlio. Immaginate infine che questo accada quotidianamente.

E' un buon esercizio, che raccomando a tutti prima di farsi prendere dalla smania di sparare giudizi che fanno tanto progressista di sinistra. E di facciata, aggiungo io.

[Simplicissimus]
Amen.

15 15 15
© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.