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Il mio biglietto da visita.




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Updated: 7-05-2007; 12:29:58.

Paolo's Weblog.

 Giovedì, 26 aprile 2007

In partenza
Riassumiamo: domattina partiamo presto, ho un appuntamento a Milano, poi punteremo su Genova. Se qualcuno è già in zona ci si può vedere a cena (348 5614150 - paolovalde@gmail.com). Sabato è giornata di ZenaCamp. Poi domenica è il mio compleanno (quindi dividerò le spese e i brindisi con Gaspar) e si vedrà.

http://val.demar.in/italian/myImages/zenacamp.jpg

Weinberger su Nova
Okay, è un po' tardi per avvertire, sorry, ma l'articolo di David Weinberger sulla prima pagina di Nòva di oggi è di quelli da tenere da parte per spiegare ai clienti cos'è tutta 'sta storia dei tag e perché dovrebbero preoccuparsene (poi c'è anche un mio articolo che tenta di spiegare come si possono usare i tag su una intranet).

Cattivi presagi
Seguendo un link dalla home page di Repubblica, sono arrivato ad una pagina che mi promette di prevedere la mia futura pensione. Ho inserito anno di nascita e CAP e questo è il risultato:

Doesn't look good

 Lunedì, 23 aprile 2007

Occasioni venete
Venerdì sera sono andato a cena alla Trattoria dall'Amelia assieme ad Andrea. Tra una portata e l'altra ho conosciuto Marco Boscarato, di cui avevo sentito parlare ma che non avevo mai incontrato prima. Ottimo il cibo, ottima la compagnia: una scoperta eccezionale, soprattutto considerando che il ristorante è ad un passo dalla tangenziale (quindi, solo nella scorsa settimana, ci sono passato davanti 6 volte!).

Con Marco si è ipotizzato di organizzare una cena tra blogger il prossimo 10 maggio, in occasione di una visita di Antonio a Mestre. Mi sembra un'ottima idea, voi venite?

 Venerdì, 20 aprile 2007

Prossimamente
Nelle prossime settimane sarò un po' in giro, ecco le date, chissà che non si riesca ad incontraci:
  • oggi pomeriggio sono a Mestre ad una lezione su "Giornalismo al tempo del Web" cui mi ha invitato Andrea, al Centro Culturale Kolbe
  • Sabato 28 vado a farmi un giro a Genova al ZenaCamp, a sentire cosa si dice in giro
  • Martedì 8 maggio all'università a Savona, su gentile invito di Roberta Milano, con la moderazione di Marco Formento.
  • Giovedì 24 maggio a Milano, al 6° Wireless & Media Summit presso la sede del Sole 24 Ore
  • Il 31 maggio e il 1 giugno sarò a Reboot a Copenhagen
  • Il 13 e 14 giugno a Milano c'è Web2.Oltre, organizzata da Reed Business Information
Dopo di che, con la possibile eccezione di Gnomedex in agosto, fino a settembre dovrebbe essere tutto tranquillo.

 Martedì, 17 aprile 2007

Giorni duri
Sono giorni intensi, pieni di impegni e viaggi, il tempo per leggere, scrivere e pensare è poco. Ma non posso non segnalare il formidabile lavoro di Stefano Quintarelli  su Telecom Italia di questi giorni.

 Lunedì, 9 aprile 2007

Chiacchiere e distintivo
Sull'onda del codice di comportamento per i blogger proposto da Tim O'Reilly & C., Luca chiede quali siano i codici di comportamento adottati dai blogger.

Devo dire che quest'idea del codice un po' mi infastidisce, anche se non so bene perché. Ho sempre detto che detesto il modo in cui alcuni blogger lasciano che nei commenti del proprio sito venga scritto di tutto a proposito di chiunque, e tendo a cancellare abbastanza regolarmente commenti lasciati sul mio sito che  non ritengo rispettosi nei confronti di qualcuno o che non mi pare arricchiscano la conversazione. Il mio indirizzo email è scritto dappertutto, se qualcuno non è d'accordo mi può scrivere o ne può liberamente parlare sul proprio blog.

Detto questo, non ho nessuna intenzione di mettere una stella da sceriffo sul mio blog, non ne sento il bisogno e francamente non credo che leggerei con maggiore (ma neanche minore) rispetto un sito che lo facesse.

La dimensione sociale del sistema dei blog tende inevitabilmente a far emergere comportamenti poco edificanti, ma ho fiducia che il sistema riesca a regolarsi in modo autonomo basandosi sulla buona volontà e su una serie di regole informali senza dover definire dei codici di condotta che, inevitabilmente, porterebbero anche alla nascita di giudici e giurie per decidere chi si attiene in modo più o meno giusto ai codici e ci porterebbero in una direzione che francamente preferirei evitare.

Altro che 8 per mille
La puntata di Report di ieri sera era incentrata sul crack Enron, con la Gabanelli che evidenziava il parallelo con il crack Parmalat. Mentre i manager di Enron sono più o meno tutti in galera, quelli di Parmalat no, e la procura di Parma che segue il filone principale delle indagini è rimasta con un unico magistrato e un budget per quest'anno di 5000 euro.

Mi sto chiedendo se c'è modo di fare delle donazioni ad una procura della Repubblica italiana. In fondo anche 1000 euro dovrebbero fare la differenza su un budget del genere.

 Giovedì, 5 aprile 2007

Contatevi!
Nell'ultimo State of the Blogosphere, David Sifry riporta questi dati:
  • Technorati traccia 70 milioni di blog
  • Vengono pubblicati 1,5 milioni di post al giorno
  • Superando lo spagnolo, l'italiano è diventata la quarta lingua della blogosfera (dopo giapponese, inglese e cinese) con il 3% del numero totale di post
Spannometricamente vorrebbe dire 45.000 post in italiano ogni giorno. Se ci fosse una costante tra numero di blog e numero di post nel mondo (e non c'è alcuna prova che ci sia), e se i 70 milioni di blog fossero attivi (anche questo non è chiaro) vorrebbe dire più o meno 2 milioni di blog in Italia.

Io credo che i blog italiani siano molti di meno, ma si tratta comunque di numeri notevoli.

 Martedì, 3 aprile 2007

Note americane
Stiamo rientrando, il nostro volo per Amsterdam è in ritardo, quindi eccovi alcune note, completamente alla rinfusa, su questi ultimi giorni americani.

Questo è il paese dei SUV e tanto per adeguarmi ho noleggiato anch'io uno Stupid Utility Vehicle, restituendolo giusto in tempo perché iniziava a piacermi in modo preoccupante. Però questa zona della California sembra anche essere il paese delle Toyota Prius. Il numero di vetture ibride è impressionante, soprattutto confrontandolo con quando ero qua 10 mesi fa. Queste vetture godono di alcuni privilegi fiscali e stanno avendo un notevole boom.

Non so bene perché, ma in questo viaggio ho sentito più che altre volte l'incredibile pressione di marketing a cui sono sottoposti gli americani. Pubblicità, centri commerciali, media, città, ambienti: tutto è finalizzato all'acquisto in modo professionale e inesorabile. La pubblicità ai farmaci (che da noi non esiste perché illegale), qua è uno dei principali contenuti dei consigli per gli acquisti. Avete sonno? C'è una pillola. Non avete sonno? C'è una pillola. Siete timidi? C'è una pillola. Siete stanchi? C'è una pillola. Sono tutti impasticcati e si sentono malati. Per avere una normale copertura sanitaria familiare si spendono $1200 al mese.

Praticamente non si parla della guerra in Iraq. Di New Orleans nessuno ricorda più nulla. Se chiedi ti dicono che è uno scandalo.

Fare impresa qua è sempre esaltante. L'intero sistema sembra promuovere l'iniziativa imprenditoriale. Esattamente il contrario di quanto succede da noi, dove ogni giorno leggi sempre più perverse riescono a farti pentire ogni secondo l'aver scelto di non lavorare all'ufficio postale.

Abbiamo passato molto tempo nella periferia americana. Quella tipo Desperate Houswifes. Questa è la nuova frontiera, tutti vogliono vivere in periferia nella loro casetta più o meno bella. In base all'età e al reddito puoi permetterti di stare in posti più o meno belli. Quindi finisce che in un vicinato sono tutti uguali identici: stessa età, stesso lavoro, stessa macchina, stessi figli, stessa moglie.

I quartieri residenziali sono divisi tra loro da centri commerciali. I centri commerciali sono tutti uguali, hanno gli stessi negozi, le stessa marche e potete star sicuri che in questo preciso istante centomila altri americani stanno mangiando uno snack uguale identico al vostro. Per trovare un posto che non facesse parte di una catena abbiamo guidato per 80 miglia verso le montagne.

...la batteria è quasi finita...

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Paolo Valdemarin: 2007