Friends:
Amici:
Stories


103 103
Archivio:
August 2006
Sun Mon Tue Wed Thu Fri Sat
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
Jul   Sep



Il mio biglietto da visita.





Click here to send an email to the editor of this weblog.

Iscriviti al mio podcast

Technorati Profile


Google
Web
val.demar.in



Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons License.

Updated: 1-09-2006; 15:03:31.

 Giovedì, 3 agosto 2006

Layla Pavone riporta i dati di una ricerca Eurisko New Media secondo cui il 4% degli utenti internet in Italia ha un blog, pari a 650.000 blog. Il numero mi sembra un po' alto, ma se fosse vero significherebbe che più dell'1% della popolazione italiana ha un blog.

Da Beirut a Tel Aviv è come dire da Brescia a Livorno.


Luca Conti pubblica un'interessante analisi sell'arretratezza del cosiddetto web 2.0 in Italia.

Sul fatto che in Italia ci siano poche imprese che sviluppano applicazioni in questo campo credo ci sia poco da aggiungere e anche ben poco da fare: non ci sono e non ci saranno.

Per quanto riguarda l'adozione di queste tecnologie da parte di aziende e della politica, credo che succederà solo quando saranno costretti a farlo, e a costringerli dovrà essere il pubblico.

Certo, in Italia pubblico è piuttosto arretrato, ha una bassa alfabetizzazione informatica e di solito non parla inglese. Ma ciò nonostante queste tecnologie, anche se d'importazione, si stanno espandendo, il numero di blog cresce costantemente e così le persone che usano la rete per informarsi, collaborare, conversare e interagire.

Accadrà che un giorno queste persone decideranno di voler usare questi strumenti anche per aver a che fare con le aziende e con la classe politica, e dopo un po' di resistenze questi dovranno smettere di fare finta di niente.

Forse a quel punto nascerà anche qualche azienda interessante.

Tags: ,


http://val.demar.in/italian/myImages/quinta.jpgStefano Quintarelli (che è uno da tener d'occhio) dice che ieri è stato un giorno triste perché la TV cia cavo è stata regalata a Telecom Italia e racconta come la fibra ottica passiva cambierà completamente il panorama della rete e dei servizi.

15 15 15
© Copyright 2006 Paolo Valdemarin.