Innovazione
Vittorio Zambardino
si interroga sulla (mancanza di) innovazione italiana nell'ambito dei
servizi internet: siamo fondamentalmente copiatori di tecnologie altrui.
Contemporaneamente Antonio Cavedoni ed altri progettano una UnConf sul tema dell'innovazione tecnologia strettamente "made in Italy".
E' vero che non c'è molta tecnologia italiana sul web. A dire il vero c'è poca tecnologia europea sulla parte di rete che frequentiamo più assiduamente. Ogni tanto qualche idea in Europa anche parte, ma per superare una certa soglia diventa quasi sempre americana, vedi ad esempio Skype.
Perché succede? Verrebbe da dare subito la colpa ad un ambiente poco favorevole all'innovazione e al fiorire di piccole imprese, l'unica vera fonte di innovazione in questo settore, ma forse ci sono anche altri motivi.
Open source e protocolli aperti sono certamente ambiti in cui sarebbe possibile veder emergere idee, prodotti e servizi nuovi, ma pur riscontrando una certa animazione in questo settore anche in Italia si stenta a vedere dei risultati tangibili (è abbastanza probabile che mi stia sfuggendo qualcosa di macroscopico, nel caso non mancate di farmelo notare nei commenti).
Questo è qualcosa di cui mi piacerebbe parlare e sentir parlare ad una "non-conferenza" come quella di cui si parla, accanto naturalmente agli approfondimenti su standard e protocolli. Credo che bisognerebbe iniziare a far parlare d'impresa anche quelli che l'innovazione la fanno, non solo quelli che l'innovazione la auspicano.
Contemporaneamente Antonio Cavedoni ed altri progettano una UnConf sul tema dell'innovazione tecnologia strettamente "made in Italy".
E' vero che non c'è molta tecnologia italiana sul web. A dire il vero c'è poca tecnologia europea sulla parte di rete che frequentiamo più assiduamente. Ogni tanto qualche idea in Europa anche parte, ma per superare una certa soglia diventa quasi sempre americana, vedi ad esempio Skype.
Perché succede? Verrebbe da dare subito la colpa ad un ambiente poco favorevole all'innovazione e al fiorire di piccole imprese, l'unica vera fonte di innovazione in questo settore, ma forse ci sono anche altri motivi.
Open source e protocolli aperti sono certamente ambiti in cui sarebbe possibile veder emergere idee, prodotti e servizi nuovi, ma pur riscontrando una certa animazione in questo settore anche in Italia si stenta a vedere dei risultati tangibili (è abbastanza probabile che mi stia sfuggendo qualcosa di macroscopico, nel caso non mancate di farmelo notare nei commenti).
Questo è qualcosa di cui mi piacerebbe parlare e sentir parlare ad una "non-conferenza" come quella di cui si parla, accanto naturalmente agli approfondimenti su standard e protocolli. Credo che bisognerebbe iniziare a far parlare d'impresa anche quelli che l'innovazione la fanno, non solo quelli che l'innovazione la auspicano.
2:44:43 PM comments: trackback: