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Updated: 19-12-2005; 9:42:59.
Paolo's Weblog.
Lunedì, 29 marzo 2004
L'eliminazione delle feste e dei ponti era nel programma fin dall'inizio:
b3) eliminazione delle festività infrasettimanali e dei relativi ponti (salvo 2 giugno - Natale - Capodanno e Ferragosto)...
Venerdì, 26 marzo 2004
E' tutto parte di un discorso piuttosto ampio ed assolutamente da
approfondire, intanto iniziate a leggere e ragionarci sopra, non
pensavate mica di rilassarvi nel week-end, no? :-)
Martedì, 23 marzo 2004
Carlo Annese risponde a Giuseppe sull'argomento "Blog Locali".
Provo a spiegare il mio punto di vista.
I weblog sono siti
I weblog non sono altro che siti internet. Si può dire che ciò che accomuna tutti i
weblog è il fatto che siano gestiti con un sistema editoriale, ovvero
con un pezzo di software che amministra l'archiviazione e la
pubblicazione di contenuti.
I weblog sono "un fenomeno" anche perché non si era mai vista prima una
tale quantità di siti web gestiti con sistemi editoriali. Questo
significa che se i pochi autori di sistemi editoriali si mettono più o
meno d'accordo su uno standard o un protocollo (non è facile, ma è
stato fatto) si riescono ad ottenere cose interessanti o molto
interessanti.
Un esempio di "cosa interessante" è il concetto di "Content
Syndication" (non saprei come tradurlo) attraverso formati come RSS,
ovvero la possibilità di scindere i contenuti dal sito per cui sono
stati prodotti.
I siti sono weblog
Ora: quello che sta succedendo è che un numero sempre maggiore
di "altri siti", ovvero i "non weblog" (non ci crederete, ma esistono
ancora), viene gestito con sistemi editoriali, simili se non uguali a
quelli usati per i weblog. Anche questi sistemi editoriali offrono la
possibilità di manipolare liberamente i contenuti.
Sono i post ad essere locali
Veniamo al concetto di locale. Quello che credo è che più che di
"blog locali" si potrebbe parlare di "post locali". E' il singolo post
infatti l'unità minima d'informazione gestibile con i weblog.
Io non ho nessun interesse ad aprire e scrivere in un blog locale, ma
mi capita di tanto in tanto di scrivere su questo mio sito di cose che
capitano dalle mie parti. Non lo faccio molto spesso perché ritengo che
alla grande maggioranza dei miei lettori interessi ben poco.
Un altro aggregatore?
Ma poniamo che esista un metodo per far giungere questi "post locali"
ad un aggregatore che li mescoli assieme ad una certa quantità di altri
post locali in modo da creare dei "canali locali". Sarei ben contento
di leggere un "canale locale", scritto da vari blogger della mia zona
(o magari di una zona che mi interessa).
Ma perché limitare la cosa ai blogger? Perchè non aprirla anche a tutti
gli altri siti? Se sono gestiti con un sistema editoriale, coinvolgerli
non dovrebbe essere impossibile.
Quello che bisogna costruire è un aggregatore tematico/geografico. Un
posto in cui singoli pezzi di contenuti possano essere raccolti da
molteplici fonti: weblog, aziende, giornali locali, privati cittadini.
Con le tecnologie disponibili oggi non è difficile, magari non
facilissimo ma tutt'altro che impossibile. Consentirebbe di creare un
tessuto informativo di grande valore per tutti, e potrebbe partire dai
weblog.
Se in questi giorni, coi tempi che corrono, qualcuno mi chiedesse quale sia un blog da leggere assolutamente fra quelli che ho scoperto da poco, io direi quello di Lia, insegnante italiana a Il Cairo. [ Manteblog]
Condivido pienamente. Credo che quello di Lia
sia l'esempio più lampante di come i weblog possano contribuire
all'allargamento dei nostri punti di vista dando voce ad eccezionali
persone "normali". Grazie a Pfaal su cui ho trovato il primo link a Lia.
Lunedì, 22 marzo 2004
A proposito delle dichiarazioni dell'onorevole Duilio (ma ci sono state
poi delle conseguenze?), mi ricordano che l'argomento del servizio era
la scandalosa situazione di 200 mila famiglie che si ritrovano a dover
ricomprare la propria casa. Segnalo che l'associazione che raccoglie queste famiglie, il Conafi, usa un weblog per coordinare le proprie attività.
Venerdì, 19 marzo 2004
Le dichiarazioni (vedi in fondo alla pagina) fuori-onda dell'On. Lino Duilio a Report sono state un gran pezzo di TV-verità. Congratulazioni.
Mercoledì, 17 marzo 2004
Google Rolls Out Local Search on Google.com (Reuters). Reuters - Google Inc., the world's No.1 Web
search provider, launched Google Local late on Tuesday, joining
rival Yahoo Inc. in staking out local search as a new frontier
for growth. [Yahoo! News - Technology]
Visto? Non è solo G.G.
Vista la popolarità (!), ecco qualche nota su BitTorrent ed RSS e sul perché credo che possano stare bene assieme.
BitTorrent non è un sistema di filesharing, è un sistema di filedowloading. Serve
a fare in modo che la banda utilizzata per il trasferimento di un file
venga messa a disposizione non solo da un singolo server ma da chiunque
stia in quel dato momento scaricando il file.
In una situazione tradizionale, lo scaricamento di un file avviene
mediante una connessione diretta tra un client ed un server. Se il
server in questione ha una disponibilità di banda di 10Mbit e 10 utenti
con una linea adsl da 1Mbit si connettono contemporaneamente, la
disponibilità di banda di quel server sarà saturata. Di conseguenza, in
base alla configurazione del sistema, ulteriori utenti verranno
respinti o si troveranno a condividere una quota minore di banda con
gli altri.
Piccola digressione sull'uso della banda: in un uso di tipo
mail/navigazione web per la gran parte del tempo la banda non viene
utilizzata. Quando voi scaricate una pagina web, state pochi secondi a
trasferirla dal server che la ospita al vostro computer e poi una
quantità di tempo significativamente superiore a leggere quanto avete
scaricato. Di conseguenza la connessione di un numero molto alto di
untenti contemporanei ad un server web è un evento tutto sommato
piuttosto raro, quindi di solito non serve una quantità di banda enorme
per ospitare un normale sito.
Se però iniziamo a distribuire file di grandi dimensioni come audio o
video, il tempo necessario per scaricarli si incrementa
significativamente, quindi la probabilità di utenti contemporanei
aumenta, quindi l'assorbimento di banda aumenta proporzionalmente al
numero degli utenti. Morale: se volete distribuire un pezzo di video
contemporaneamente ad un grande numero di persone dovete spendere un
sacco di soldi in banda. A meno che non usiate bitTorrent.
Quello che permette di fare bitTorrent è distribuire il carico tra
tutti quelli che stanno scaricando un file. Diciamo che io sia il primo
ad iniziare a scaricare un file da un server, clicco sul file "torrent"
ed il mio client bitTorrent inizia a scaricare il file dal server. A
questo punto un secondo utente arriva e vuole scaricare lo stesso file.
Il server gli comunica che c'è già un utente (io) che sta scaricando
quel file, e quindi il suo client inizierà ad scaricare il file in
parte dal server ed in parte dal mio client (che quindi diventa a sua
volta un server), usando quindi la mia banda in uscita e non solo
quella del server. La stessa cosa avverrà per il terzo, il quarto, il
quinto utente e così via. Ognuno ad usare la banda degli altri e a
mettere a disposizione la propria.
Di conseguenza al contrario di quello che succede normalmente, con bitTorrent più utenti ci sono, più banda c'è.
Veniamo ad RSS. Fin dalle sue origini nel formato RSS è esistita
una funzione che consente di fare un "attachment" ad un post di un
weblog. Alcuni feed reader (ad esempio Radio UserLand), possono essere
configurati per scaricare automaticamente questi attachment ad un'ora
predeterminata, di solito di notte quando la banda costa meno e non
serve.
Con questo sistema in partica io mi posso iscrivere ad un feed RSS che
pubblica contenuti di tipo multimediale. Lascio il mio computer
collegato e automaticamente nel cuore della notte questo si collegherà
al server centrale e scaricherà i file più pesanti. In questo modo la
mattina successiva io troverò i file già scaricati sul mio computer e
pronti ad essere utilizzati.
Ora, mettiamo insieme le due cose.
Immaginate un feed RSS che pubblica come allegati dei torrent. Ad una
certa ora viene reso disponibile un torrent. Nel giro di qualche minuto
i feed reader riceveranno la comunicazione ed attiveranno il download.
Succedendo quasi contemporaneamente, si creerà la situazione ideale per
BitTorrent (un elevato numero di utenti contemporanei), e quindi tutti
saranno in grado di ricervere il file molto velocemente, senza per
questo richiedere grossi server e tanta banda.
Risultato: possibilità di distrubuire grandi quantità di materiali
audio e video ad un costo estremamente ridotto e con un uso ottimale
delle risorse.
Martedì, 16 marzo 2004
Buon articolo introduttivo sul tema di Martina Zavagno su html.it.
In questo video
potete vedere un'intervista sulla CBS in cui il giornalista Bob
Scheffer chiede a Donald Rumsfeld "Se l'Iraq non aveva armi di
distruzione di massa, perché secondo voi costituiva un rischio
immediato per il nostro paese". Rumsfeld risponde al giornalista: "Tu e
pochi altri critici siete stati gli unici ad usare la frase 'rischio
immediato'. Io non l'ho mai usata. E' diventata una sorta di leggenda".
Il giornalista ripete la domanda, Rumsfeld lo sfida dicendo: "Se hai
una citazione in cui io o qualcun altro dell'amministrazione abbia ma
usato quelle parole la vorrei vedere". A questo punto il giornalista
del New York Times Tom Friedman legge a Rumsfeld una dichiarazione
dello stesso davanti al congresso il 19/9/02 in cui vengono usate
esattamente quelle parole.
Il pezzo finisce con un farfugliante Rumsfeld che non sa più che dire.
Se in Italia riuscissimo ad introdurre anche un minimo di integrità da
parte dei giornalisti, se almeno qualcuno avesse le palle e
l'autorevolezza per poter rinfacciare ai nostri politici le loro
parole, questo sarebbe decisamente un paese migliore.
[via Russel Beattie]
Lunedì, 15 marzo 2004
Altro che weblog locali: potremmo fare delle TV locali!
Basta mettere assieme due tecnologie:
- BitTorrent consente di sfruttare la banda inutilizzata di
migliaia di utenti per rendere più veloce il trasferimento di files ed
eliminare la necessità di grandi server centralizzati;
- RSS può essere usato per divulgare le liste dei file da scaricare
e per fare in modo che di notte i nostri computer scarichino per noi
dei files che troveremmo pronti da usare alla mattina.
E' quello su cui lavora Andrew Grumet in questi giorni.
Ecco il risultato di una veloce conversazione via email con Pier Luigi Tolardo di Zeus News.
Disclaimer: io ho una linea con Alice che, dopo alcuni problemi iniziali, ha sempre funzionato benissimo. Almeno fino ad ora...
Gianluca Neri accusa G.G. di "deriva quintostatesca". Credo
che Neri, con il suo codazzo di commentatori, sbagli a criticare la
forma. Sarebbe più interessante che usasse il suo acume per parlare
della sostanza.
Secondo me l'idea di Giuseppe è buona, ma non abbastanza grande.
L'uso locale dei weblog nel paese delle 100 città potrebbe funzionare,
solo che si dovrebbe espandere ben oltre quattro blogger di periferia.
Quello che bisognerebbe cercare di fare è costruire un'infrastruttura
all'interno della quale i contenuti di dilettanti, di professionisti,
di aziende, di associazioni, di enti pubblici e di chiunque altro abbia
qualcosa da dire possano essere organizzati automaticamente sia su un
piano geografico, sia tematico, sia in base ad altre ontologie.
I weblog non dovrebbero essere solo i sitini che conosciamo oggi, ma
siti di qualsiasi taglia e forma gestiti con sistemi editoriali.
I protocolli per realizzare una tale infrastruttura esistono già,
si tratta di iniziare ad usarli, di costuire un prototipo, di
coinvolgere enti e persone. In Italia c'è (o almeno c'era) un gruppo di
persone piene di entusiasmo che hanno prodotto esperimenti interessanti
come il BA.
Credo che sia venuto il momento di smettere di fare esperimenti e
iniziare a costruire qualcosa di nuovo. Non un progetto da "in un paio
di giorni l'interfaccia si fa", ma un progetto serio, ragionato e
possibilmente sponsorizzato.
A queste condizioni la cosa mi interessa.
Venerdì, 12 marzo 2004
Matt Mower è di nuovo in visita da queste parti da qualche giorno. Ormai è da più di un anno che viene in Italia con una certa frequenza. L'altra sera dopo aver fatto un po' di zapping in TV mi ha posto questa imbarazzante domanda a cui forse voi potete aiutarmi a dare una risposta:
Several times now I have found myself watching Italian TV and wondering that so many of the programs seem to consist entirely of 2-3 old guys in suits sat around talking away to each other, interrupted only by the arrival of skimpily dressed women. Enquiring minds would like to know...
PS: ovviamente lui non parla italiano...
Martedì, 9 marzo 2004
Pfaal: [...] Alice trovò una puzzola appena fuori dal patio. Cominciò a rincorrerla. La puzzola in preda al panico si diresse verso la casa. L[base ']ingresso posteriore era aperto per lasciare uscire il cane. La puzzola si infilò in cucina, seguita da una Alice felice. Attraversata la sala da pranzo, la puzzola decise di puntare verso l[base ']alto e infilò la ripida e stretta scala di legno della vecchia casa.[continua]
Lunedì, 8 marzo 2004
Gianluca Neri chiude i commenti su Macchia Nera per una settimana, anche se i singoli autori che lo vogliono li possono attivare per i propri post.
Come ho già scritto in precedenza, secondo me è giusto: i commenti
dovrebbero essere scritti sul blog dei commentatori (magari, nei limiti
della ragionevolezza e della libertà, usando il proprio nome).
E' ovvio che questa ricetta non dev'essere assoluta, ognuno è libero di decidere come e chi ospitare nel proprio spazio, ma apprezzo molto che Gianluca sperimenti in questa direzione.
Vedremo tra una settimana se l'italica blogosfera sarà sopravvissuta.
Mercoledì, 3 marzo 2004
In questa settimana abbiamo comprato due biglietti aerei:
- Trieste - Londra Stansted e ritorno con RyanAir
- Trieste - Milano Malpensa e ritorno con Alitalia
Costo del primo, tutto compreso, 55,11GBP (83 Euro). Costo del secondo 289 Euro.
Durata del primo volo: due ore. Durata del secondo volo: 55 minuti.
Andamento del primo volo: tutto regolare. Andamento del secondo volo: ritorno cancellato a 10 minuti dalla partenza, sostituito con volo su Venezia più 2 ore di corriera.
No comment.
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