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Updated: 18-12-2005; 18:04:48.

 Giovedì, 14 novembre 2002

Web semantico

Visto che Cesare mi ha tirato in ballo, temo di dover almeno commentare (pur non essendo particolarmente esperto).

Avete presente quelli che iniziano un tema riportando la definzione di una parola trovata nel dizionario? Bene, sul sito del W3C troviamo questa definizione:

Definition: The Semantic Web is the abstract representation of data on the World Wide Web, based on the RDF standards and other standards to be defined. It is being developed by the W3C, in collaboration with a large number of researchers and industrial partners.

"The Semantic Web is an extension of the current web in which information is given well-defined meaning, better enabling computers and people to work in cooperation." -- Tim Berners-Lee, James Hendler, Ora Lassila, The Semantic Web, Scientific American, May 2001

Tenete in considerazione che RDF e RSS, nelle loro varie declinazioni, sono sostanzialmente la stessa minestra e altri formati simili nascono ogni giorno.

Il punto importante, credo, sia la separazione tra presentazione e contenuti ed il conseguente valore che i contenuti possono assumere una volta "liberati" dalla gabbia di html in cui sono stati creati.

I News Aggregator sono un primo esempio, offrendoci la possibilità di selezionare contenuti provenienti da diverse fonti e di riorganizzarli a nostro piacere.

Vi faccio un altro esempio: le notizie che trovate nella colonna a destra di questo sito vengono automaticamente prelevate da questo weblog attraverso il feed rss dello stesso. Ciò significa che gli stessi contenuti possono essere riutilizzati ed acquisiscono valore nella loro nuova forma.

Potremmo anche dire che da un certo punto di vista stiamo tornando indietro in quanto l'html è nato come linguaggio di descrizione semantica dei contenuti. Ai bei tempi per definire un titolo si usavano tag come <H1> per indicare che un certo pezzo di testo in una pagina era un titolo, e ci pensava il browser poi a visualizzare quel testo con un carattere un po' più grande del resto (o magari a pronunciarli con un tono diverso nel caso in cui si trattasse di un sistema text-to-speech; il punto è che era la macchina ad interpretare il contenuto).

Dal punto di vista grafico però questo offriva molta libertà e controllo, fu così che furono introdotti un sacco di tag nuovi che consentivano di definire la forma, e non la funzione, dei diversi pezzi della pagina. Questo ci ha dato delle pagine molto più ricche graficamente ma incomprensibili da una macchina in cui un titolo veniva frequentemente descritto da tag tipo <font face="Verdana, Arial, Helvetica" size="2">, ovvero una descrizione grafica del contenuto e non semantica.

Grazie ad XML, RDF/RSS e l'uso dei CSS stiamo iniziando di nuovo ad avere dei contenuti "comprensibili" e riutilizzabili.


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© Copyright 2005 Paolo Valdemarin.