Sempre sulla storia dei weblogs ai politici,
Antonio scrive:
In pratica mi chiedo, Paolo: se io fossi in una situazione del genere, che voglia avrei di scrivere un weblog? Temo che la tua proposta potrebbe ridursi in weblog tenuti ogni tanto dall
Non è detto. Mi è capitato di aver a che fare con alcuni politici di varie parti e di sviluppare per loro dei siti web. Mentre per alcuni lo scenario "il weblog lo scrive il portaborse" è senz'altro vero, ce ne sono altri che probabilmente potrebbero dedicare un po' di tempo a questo. E' senz'altro vero che chi si occupa di politica è generalmente molto impegnato, ma è anche vero che c'è chi si occupa di politica e ha tempo (ad esempio) di rispondere all'e-mail.
Da tenere in considerazione che per loro si tratterebbe di un potente strumento di promozione e comunicazione, quindi se la cosa dovesse funzionare, probabilmente il tempo lo potrebbero trovare.
Ovvio, non sarebbe una cosa per tutti, ma tra il migliaio di parlamentari che abbiamo e le decine di migliaia di amministratori locali che affollano la nostra cosa pubblica... ce ne sarà pur qualcuno disponibile a mettersi in piazza, no?