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Updated: 27-01-2005; 11:41:52.

Paolo's Weblog.

 Giovedì, 27 gennaio 2005

Blog e lavoro
La notizia di ieri era che il blog di un giovane dipendente di Google, che fino a poco prima aveva lavorato in Microsoft, era stato oscurato perché conteneva alcune critiche sulle condizioni dei dipendenti di Google.

La notizia di oggi è che il blogger è tornato on-line. Tutto a posto, non è stato licenziato e continuerà a scrivere sul suo sito.

La discussione sui dipendenti/blogger continua. Per quanto mi riguarda è da circa un anno che sul mio sito aziendale chiedo a chi mi manda i curriculum di iniziare aprendosi un blog e mandandomi un link :-)

 Mercoledì, 26 gennaio 2005

Bancomat spacciatori
Direi che possiamo considerare il caso dei 50 Euro falsi risolto, grazie a Luca De Biase ed alla blogosfera per la collaborazione. :-)
Pensieri politici
Ieri G.G. ha scritto un interessante post su rete e politica. Nel suo post ha citato la frase sulla "macchina per analizzare la realtà" che ho scritto qua sotto a proposto della storia di 50 Euro di Luca De Biase.

Curiosamente mentre scrivevo quella frase pensavo proprio alle implicazioni in politica del concetto di ragionamento in rete, ovvero su come la classe politica si potrebbe avvantaggiare dall'uso sociale della rete.

Gaspar è scettico sul fatto che i politici diventino a breve tutti blogger. Francamente penso anch'io, sulla base della minima esperienza che mi sono fatto avendo a che fare con politici di vari schieramenti, che ci sia poco da sperare.

Ma credo anche che meriti continuare ad insistere.

La comunicazione attraverso questi nuovi strumenti riesce a sviluppare un valore aggiunto per chi eroga il messaggio che è ben più significativo rispetto alla trasmissione monodirezionale di messaggi. I blogger possono essere una potente cassa di risonanza in cui scoprire lati nuovi delle proprie idee ed elaborarne di originali: siamo a disposizione, l'importante è "sfruttarci" nel modo giusto.

Ross Mayfield oggi scrive:
Most bloggers don't want to be 'fed' -- they want to be federated.  Being a consumer of leads, leaks and sources makes you expend energy and produce wasteful byproducts.  Embargos are the most rapidly decaying jounalistic convention of our very real time.  Being a producer is chasing down leads, following trails, having a well-tuned bullshit detector and remixing until you feel more than a sensation.  Feeding someone information instead of building a relationship is tantamount to a proverbial fish when they want to learn.  Relationships are abundant resources while information is but fleeting scarcity.  Stop trying to cover the news and be part of it.
Amen.

 Martedì, 25 gennaio 2005

Ieri era il 24 gennaio
Quindi sono passati 21 anni da quando Steve Jobs presentò il Macintosh (video). Devo ammettere che guardando il video un po' mi sono commosso anch'io. [via Euan]

PS: a proposito di Apple, melablog.it  è un nuovo blog verticale che non parla d'altro. Iscritto.

 Lunedì, 24 gennaio 2005

Quando si dice la fortuna
La storia dei 50 Euro falsi emersa sul blog di Luca De Biase è interessante. In primo luogo perché anch'io da adesso controllerò molto più attentamente le mie vincite al bancomat.

Poi trovo stimolante questo commento:
come facciamo a far circolare la voce? non mi sembra per nulla banale... voglio anche vedere se mi accettano il pezzo su un giornale normale: sarà un test del tema, ormai trito sul piano teorico ma sempre valito sul piano pratico, del rapporto tra blog e giornalismo.
Non credo che i weblog possano contribuire in modo significativo a far circolare la voce. Anche se tutti i blogger riportassero la notizia, l'audience raggiunta continuerebbe ad essere trascurabile.

Quello che però possono fare i blogger (ed è quello che sta succedendo nei commenti al post di Luca) è contribuire molto rapidamente a raccogliere esperienze, ipotesi, sensazioni. I weblog dimostrano come al solidto di essere una macchina per analizzare la realtà interconnettendo cervelli.

A questo punto sarei curioso di vedere un po' di giornalismo all'opera. Luca può per esempio intervistare un funzionario di banca, un ufficiale dei carabinieri ed un falsario e raccogliere opinioni "ufficiali". In compenso potrebbero esserci blogger bancari, carabinieri o falsari in grado di riportare un'esperienza diretta.

Qualora poi l'articolo uscisse effettivamente su un giornale si potrebbero innescare altre reazioni interessanti che potrebbero a loro volta essere ri-processate dai blogger....

Insomma, meno male che Luca si è beccato 'sti 50 Euro falsi!

;-)

 Venerdì, 21 gennaio 2005

Giallo
Com'è che Luca De Biase ha in tasca un biglietto da 50 Euro falso?

 Martedì, 18 gennaio 2005

Baciate la sposa
Abbiamo aperto da qualche giorno un nuovo sito e-commerce: baciatelasposa.it
Baciatelasposa è una linea di partecipazioni nozze caratterizzate da raffigurazioni artistiche create in esclusiva da disegnatori, pittori, acquafortisti ed illustratori. In questo modo si vuole andare oltre alle solite partecipazioni affidando ad artisti il compito di interpretare a loro modo il matrimonio.
La cosa bella è che la grafica per il sito l'hanno fatta Silvano Stralla e Monica Michelis. Silvano Stralla è un blogger sul cui weblog sono capitato proprio nei giorni in cui il progetto Baciatelasposa era in preparazione. Ci siamo scambiati un po' di mail, il lavoro è stato fatto, ed è venuto pure bene.

Mi piacciono queste collaborazioni tra blogger. Non sempre vanno a finire bene come questa volta, ma sono senz'altro il preview di un nuovo modo di fare business.

 Giovedì, 13 gennaio 2005

Walks like a blog...
Dopo un inizio un po' tempestoso, mi sembra interessante veder nascere una conversazione a proposito di nano-publishing. In un commento Massimo Mantellini scrive:

...un portale in forma di blog sempre un portale resta. Anzi un portale informa di blog e' una occasione sprecata in piu'. La mia idea e' che il valore aggiunto del blog e' proprio cio' che in questi esperimenti di nano publishing manca. Vale a dire l'umanita' di chi lo gestisce.

Non potrei essere più d'accordo.

Credo sia di nuovo un problema di termini. Basta che un sito sia gestito con un applicazione di blogging e di conseguenza abbia post, feed, permalink, commenti ecc. per essere un weblog?

Anche secondo me la risposta è "no", è importante che da un weblog emerga la voce di una o più persone e che lo stile presupponga l'inizio di una conversazione. Un indicatore facile da individuare è la persona usata: dovrebbe essere la prima persona singolare.

In alcuni casi di nano-publishing si usa la prima persona plurale, intendendo che i post sono firmati da una "redazione" che comunque afferma un punto di vista che è stato in qualche modo dichiarato esplicitamente (ad esempio si tratta di un gruppo di appassionati di gadget).

Quando i post sono scritti in perfetto stile impersonale, che non ha niente di male ma che è tipico del giornalismo, allora stenterei a chiamare il sito che li contiene "weblog."

 Mercoledì, 12 gennaio 2005

Braudel
Luca De Biase apre un nuovo weblog in italiano: Braudel. Inizia con un interessante post intitolato Apple v. Microsoft: la rivincita. Scrive tra l'altro:
L'idea fondamentale della Microsoft è di produrre una piattaforma universale sulla quale far girare ogni oggetto digitale. E controllando quella piattaforma, di fatto, possedere il mercato. Accumulando profitti straordinari. Il suo successo è stato senza precedenti. Lo stile Apple è differente: si limita a fare prodotti intelligenti e molto belli. Curando il rapporto tra i valori, il design e la funzionalità. Ma senza pensare per un momento di poter arrivare a controllare il mercato: per Jobs, sarà sempre la domanda a scegliere, non l'offerta. Storicamente è più difficile. Ma è un'idea che apre le porte a molti innovatori. E che sembra particolarmente adatta a un mondo nel quale la piattaforma fondamentale non può essere di proprietà di nessuno, perché è pubblica: è Internet.
Chiusura dei confini
Notizia: ci ha appena telefonato la dogana dicendoci che un pacchetto ordinato qualche tempo fa da Victoria Secrets (che è una società americana) verrà respinto e rispedito all'origine perché i materiali contenuti nel pacco sono prodotti in Cina ed un privato in Italia non può ricevere merce dalla Cina a meno che non sia autorizzato da un ministero.

 Martedì, 11 gennaio 2005

Buon anno, eccovi 4 nuovi nano-blog
Eccoci che si riparte, pieni di speranze e buoni propositi. Buongiorno a tutti e buon 2005.

Parto segnalando 4 nuovi blog creati dal bravo Luca Ajroldi, che ho incontrato a Roma subito prima di Natale e che spero di rivedere presto. I weblog aperti sono:
Si tratta di un altro caso di nanopublishing, dove il weblog è di fatto un contenitore per contenuti prodotti da professionisti.

Sarà interessante seguire lo svolgersi di queste avventure nano-editoriali italiane, nel frattempo ci sono 4 nuovi feed a cui iscriversi. Auguri.

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H O M E


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