Parlando di social software allo
STES
la settimana scorsa, qualcuno del pubblico ha chiesto se fossero già
disponibili studi sul ROI (Return Of Investment) di questi tipi di
strumenti.
Stowe Boyd ha
risposto trasversalmente dicendo che a suo tempo anche per la posta
elettronica le aziende chiedevano di sapere in anticipo quale fosse il
ROI del mezzo, ma poi sono state ben poche quelle aziende che siano
andate a verificare le conseguenze finanziare della posta elettronica
sull'organizzazione: l'impatto dello strumento era talmente evidente da
non richiedere ulteriori verfiche. Per dirla con le parole di Stowe,
non si poteva rimettere il genio nella bottiglia
Pensavo fosse vero fino a questa mattina, quando ho incontrato un
funzionario di una banca appartenente ad un grosso gruppo italiano.
Dandomi il suo biglietto da visita mi ha confessato di poter ricevere
la mia posta ma di non potermi rispondere in quanto la
posta elettronica in uscita non è loro consentita.
Da qualche tempo infatti, dopo un'iniziale libertà. possono solo
ricevere posta dall'esterno ed inviare messaggi ai propri colleghi (di
navigare sul web poi proprio non se ne parla!).
A quanto pare nelle banche italiane sono riusciti a rimettere il genio nella bottiglia.
E' evidente come il fatto di limitare l'uso di strumenti di
comunicazione ad un'intera organizzazione perchè probabilmente qualcuno
ne ha abusato in passato è ottuso. Quello che mi sembra avvilente è la
mancanza di lungimiranza, l'incapacità di rendersi conto di come le
performance di un gruppo devono essere misurate e controllate a valle,
in base ai risultati, e non a monte togliendo a tutti la possibilità di
utilizzare strumenti che rendono le persone più efficienti e
potenzialmente più intelligenti.
A quanto pare è preferibile avere una vasta organizzazione di persone
mantenute artificialmente stupide rispetto a promuovere l'intelligenza
e la creatività diffuse (e correndo magari qualche rischio in termini
di controllo).