Credo sia una situazione immensamente disperata, e più domande mi pongo, più domande mi vengono...

Italy's Extreme Labor Restrictions. Anyone who believes that globalization will lead to the harmonization of national laws and the end of sovereignty should take a close look at labor law reform in Italy. By Alan B. Krueger. [New York Times: International]

Segni con il gesso per Wi-Fi. Se la moda prenderà piede, per collegarsi ad internet ci metteremo in caccia di segni fatti con il gesso. Questa è la proposta che viene dall'Inghilterra: segnalare le zone ove è possibile collegarsi ad una rete Wi-Fi con dei simboli disegnato con il gesso per avvertire che in quella zona è presente il segnale. Dice News.com che invece di usare adesivi o vernice, l'idea del gesso è più adatta per un fenomeno in continua evoluzione e sarà meglio accettata dalla gente.

Alcune aziende non apprezzeranno questa esposizione della loro rete, ma il fatto potrà rivelarsi positivo. Infatti, se la presenza della loro rete è stata segnalata con il gesso, l'amministratore potrà prendere le contromisure necessarie per impedire l'accesso ai non autorizzati. [Livio's Radio Weblog]

Trovate un comodo pdf con i simboli da disegnare su http://www.blackbeltjones.com/warchalking/

Dalla chirurgia al web: Pietro Amante

Pietro Amante, chirurgo e giornalista professionista. Due professioni apparentemente lontane, che in molti casi si sono rivelate sinergiche.

Lavoro con Pietro da un paio d'anni sul sito Pharmacia. In effetti di webmaster con l'"hobby" della chirurgia non ce ne sono poi molti.

E' un brillante esempio del motivo per cui da qualche anno ci siamo tuffati nello sviluppo di sistemi editoriali per il web (o content management): consentono a persone come Pietro di usare davvero il web come strumento di comunicazione senza doversi perdere troppo ad approfondire il lato tecnologico della cosa.

Oggi Pietro è in grado di masticare un po' di html, ma quando ha iniziato non ne sapeva molto e da subito è stato in grado di amministrare un sistema complesso come il sito corporate di una multinazionale farmaceutica, questo perché conosceva bene il proprio mestiere (o meglio i propri mestieri) e non si è dovuto confrontare con le complessità tecniche di un sito internet che possono essere gestite a livello automatico o, quantomeno, da un gruppo di tecnici che lasciasse il produttore dei contenuti libero di perseguire i propri obiettivi.

Congratulazioni Peter .

Blame Club Owners for Europe's Failures. Want to know why Zidane and Figo and Batigol and Maldini are out of the World Cup? Because the European leagues and team owners are greedy. By George Vecsey. [New York Times: International]

He he...

Nell'articolo si legge anche:

One does not hear Silvio Berlusconi, the Italian prime minister, who also owns A.C. Milan, blaming himself because his captain, Maldini, has aged in dog years. It's money in the cable bank for Berlusconi.

That buffoon who owns the Perugia team had the gall to fire the South Korean glamour-boy striker, Ahn Jung Hwan, after his header eliminated Italy last week. It's a safe bet that owner pockets the swag from the player-killing schedule of Italy's top league.

There's your conspiracy, amici sportivi (sporting friends). European soccer leaders have made money from the dead legs, dead brains and dead national teams. They should bank their Euros, and stop whining when their boys cannot keep up with the South Koreans.

Buona maturità a tutti, presenti e passati.. Con una serie di esilaranti sketch, riesumati per l'occasione dal portale RAI. Serve real player. [Il gruppo Pharmacia in Italia]

Manager e Consulenti Internet, tutti a casa! - Già, perché ormai non ci capiscono più niente! [Simplicissimus]

Poco tempo fa ho ricevuto un'offerta da un'azienda che non cito solo perché me ne sono completamente dimenticato il nome, che mi offriva, anzi, garantiva posizionamenti su motori di ricerca. Tanto per curiosità ho aperto google per vedere cosa riuscivo a scoprire in più sull'azienda stessa... ovviamente non erano da nessuna parte, neanche cercando specificamente il loro strano nome da new economy!

Oggi ufficialmente il 40% del traffico da motori di ricerca arriva da google, ufficiosamente posso dire che analizzando i logfiles dei 170 siti ospitati sui nostri server la percentuale è sopra il 90%. E' noto che il posizionamento su Google è principalmente basato su link e ranking, quindi comunque c'è poco che queste aziende possano fare per influenzare il posizionamento di un sito.

PS: provate un po' a cercare weblog su google.it...

"Introducing Monday" [Daypop Top 40]

Price Whaterhouse Coopers Consulting cambia nome in Monday e si sono inventati introducingmonday.com. E' un peccato che si siano dimenticati di registrare il dominio introducingmonday.co.uk.

Io sto cercando senza successo di smettere di ridere.

Un'altro esempio di come questi consulentoni tendano a con capire un tubo di Internet, di come chiunque con un po' di testa li possa asfaltare. Peccato che ci sono ancora un sacco di clientoni che ci cascano... ma un po' alla volta cambierà. O no?

no.....vi prego il "dibbattito" no ;). Come dicevo in privato ad Antonio io fatico un po' a comprendere di cosa si voglia discutere. Con ogni probabilita' si tratta di un limite mio......per cui'.....sono qua'. illuminatemi se potete. [massimo mantellini in questo commento]

A dire il vero temo tu sia stato vittima di una più ampia discussione su come la stampa italiana copre il fenomeno dei weblogs. Di fatto il tuo articolo è di gran lunga il migliore che mi sia capitato di leggere di recente su testate italiane on-line e non. Credo che in questo caso il "dibattito" nasca dal duplice possibile coinvolgimento dei giornalisti in quanto professionisti della comunicazione: quello di possibili redattori di weblog e quello di coloro che dovrebbero illustrare ciò che succede nel mondo, tecnologico e non.

Mentre nel tuo caso non solo hai illustrato bene la realtà di questa forma di comunicazione, ma sei tu stesso redattore del tuo weblog, ci sono innumerevoli casi di pezzi giornalistici che coprono l'argomento in modo totalmente superficiale se non addirittura completamente errato (e non mi riferisco a particolari tecnici, ma proprio all'uso di terminologie sbagliate, imprecisioni, ecc.).

Ovviamente questo succede in tutti i settori coperti da qualunque forma di giornalismo, ma in questo caso l'eccezione è costituita dal fatto che i bloggers, a loro volta in qualche modo piccoli giornalisti e piccoli editori di sé stessi, sono in grado di rispondere. Da qua nasce il "dibattito", dal fatto che attraverso i weblogs c'è il modo di stabilire una forma di comunicazione bidirezionale.

Hai presente la maggioranza sileziosa? Bene, noi siamo la minoranza rumorosa

Facts of Israel - Immaginate di vivere onestamente del vostro lavoro. Di avere una moglie, dei figli, diciamo un paio. Immaginate di vivere vicino al mare. Immaginate una giornata qualsiasi, anzi no: una giornata di lavoro. Vi recate in ufficio con la metropolitana, o l'autobus. E i vostri figli vanno a scuola, a piedi la piccola (la scuola è vicina), in autobus il più grande (il liceo è a 6 km). La sera tornate a casa. Magari vi fermate a prendere un aperitivo al bar. Poi, visto che i ragazzi vanno a nuotare in piscina, decidete di andare tutti insieme a mangiarvi una pizza.

Immaginate di aver ascoltato il giornale radio l'altro ieri: annunciava l'attentato di un kamikaze dentro un autobus. E di aver ascoltato il giornale radio di ieri: un altro kamikaze, dentro un bar, stavolta. E di aver ascoltato l'ultima edizione: un altro kamikaze ancora: non dentro l'autobus, ma alla fermata dell'autobus. Immaginate che al posto della parola "Israele" il giornale radio abbia pronunciato la parola "Italia", o - Dio non voglia! - la parola del vostro capoluogo di regione, o - non sia mai! - la vostra stessa città, o quella del liceo frequentato da vostro figlio. Immaginate infine che questo accada quotidianamente.

E' un buon esercizio, che raccomando a tutti prima di farsi prendere dalla smania di sparare giudizi che fanno tanto progressista di sinistra. E di facciata, aggiungo io.

[Simplicissimus]

Come ormai sapranno tutti Dave Winer è in ospedale e ci rimarrà per l'intera settimana. Così ieri mattina ho pensato di fare un weblog in cui postare i vari messaggi di auguri che circolavano per la rete.

Ho creato un nuovo weblog con Radio, ho installato il multi-author tool e ho configurato la funzione di mail to blog. In questo modo nel sito potevano essere postati messaggi sia inviandoli per posta elettronica, sia attraverso dei feeds rss.

Il blog è questo http://everybody.blogs.it/

Iersi sera Jenny su TheShiftedLibrarian si chiedeva se fosse possibile trasferire su questo blog di massa anche i messaggi postati come commenti al post di John Robb. Sul momento stavo per andare a rispodere che l'unica soluzione sarebbe stata una lunga sessione di copia e incolla, ma nei commenti a questo suo post scopo che Dane Carlson aveva già creato un feed rss dai commenti usando RssDistiller (che guarda caso è un tool che sviluppiamo noi e che non avevo minimamente pensato di utilizzare, sigh). E' bastato copiare ed incollare l'url del feed rss, e tutti i messaggi hanno iniziato a fluire dai commenti di John Robb al everybody.blogs.it.

Ciò che mi sembra notevole è che la triangolazione è successa tra gente che non si conosce, che risiede a migliaia di chilometri di distanza e che soprattutto non si era messa d'accordo assolutamente su niente. Mi ricorda quasi la riunione di un pomeriggio a cui ho assistito qualche tempo fa in un cui l'intero staff di un noto gestore di portali italiano dibatteva sulle strategie tecnologiche da adottare per i processi di content syndication .

Guscio tricolore?. Una cosa interessante che possiamo osservare in questi giorni è la quantità di articoli che la stampa italiana sta dedicando ai weblog. E, dopo averli letti, ho quasi sempre l’impressione che sia stata sprecata un’occasione per parlare del vero cuore della questione weblog (che non è solo Blogger, attenzione): la possibilità che internet ci dà di pubblicare idee, opinioni e notizie, e di crearci un seguito di lettori.

...

Per concludere, sono solo io, oppure nel Bel Paese dobbiamo ancora uscire dal guscio, giornalisti e weblogger? [Antonio Cavdeoni su Workshop a Webb.it]

Non sei solo tu .

Quello che dovremmo fare è iniziare a scrivere a questi giornalisti che pubblicano articoli sui weblogs (di solito c'è un indirizzo email da qualche parte) e offrir loro di guidarli in questo mondo. Certo, è troppo tardi per l'articolo che hanno già scritto, ma forse non lo è per il prossimo che scriveranno.

Certo, non esistono solo i giornalisti e fomentare questa discussione "giornalisti vs. bloggers" è stupido, ma per ora sono loro a scrivere sui giornali, quindi tanto vale che cerchiamo di far capire anche a loro questa realtà e magare convincerli a partecipare.

Tanto più che Antonio lo citano sempre in questi articoli...

Un'altro blogger: Livio, l'unico ed il solo. Troverete un sacco di news sul suo blog. Non fatevi trarre in inganno dal cognome, non siamo per niente imparentati: è solo mio padre .

[Bar Sport] - Mondiali
Col Disabile e l'Acqua santa si va agli ottavi
Queste son cose che restano. I nostri figli ci chiederanno cosa successe nel lontano 2002, ai Campionati mondiali di Calcio. Noi dovremo raccontare loro che il Trap fece l'ennesima bagnatina con l'acqua santa e mise in gioco Del Piero che, incredibilmente, riusci a segnare.
Se non è un miracolo questo...

Per approfondire su La Repubblica: la fede del Trap e la prestazione del Disabile. [La finestra sul cortile [di Ermes]]

Ieri ho incontrato Antonio Tombolini, che ha un interessante progetto e con cui abbiamo parlato per qualche ora di Internet, cibo, filosofia, tecnologia e ancora Internet. Forse faremo qualcosa assieme, forse no, comunque sia sono contento di aver incontrato di persona qualcuno che vive la rete, che la capisce e con cui ci sono innumerevoli interessanti punti di contatto.

Oggi ho parlato al telefono per un'oretta con Luigi Beverelli, web designer in quel di Manfredonia. Anche con lui spero di fare qualche affare, ma è stato comunque piacevole parlare un po' con qualcuno che ha una visione della rete in qualche modo simile alla mia.

Ciò che è notevole è che questi sono solo due esempi dei numerosi che potrei citare e che mi sono capitati da quando ho aperto questo sito. In qualche magico mondo pare che ci sia un'interessante concentrazione di cervelli che condividono i loro punti di vista attraverso siti personali. Mah!

Rieti, 08:01:Branco di lupi stermina 130 ovini e cane pastore
[la repubblica ultim'ora]

Attenti al lupo...

Daniele: Compilazione di qmail e sqwebmail sotto piattaforma MacOSX. [continua...]

Sempre tra i miei appunti, alcuni approfondimenti sull'utilizzo attuale e futuro dei web services. [Elena Bernardi]

Elena continua ad approfondire il discorso web services. Interessante.

Yahoo cleans up home page with beta. The company confirms plans to redesign its home page and releases a preview version that features a simpler layout and more prominent advertising. [CNET News.com]

Yahoo cambia grafica. A quanto pare adotteranno anche menu DHTML.

Contro tutti i pronostici, e stiamo parlando di 28 voti di scarto! Stamattina venendo in ufficio mi sono chiesto se passare a votare o no. Ci sono andato, anche se pensavo servisse a poco. Mi sbagliavo.

[Antonio Cavedoni in un commento] qual e' il modo migliore per esportare il proprio blog in rss? Inserire un titolo in /ogni/ post, ed esportare tutto?

Credo che dipenda da che tipo di feed si voglia generare e quale debba essere l'uso. Personalmente preferisco avere tutto nel feed in modo da poter leggere un blog nel mio aggregator senza doverlo necessariamente visitare. Ulteriori considerazioni in questa storia.

Urldir: Blog Tool Feature Comparison Table.  (via Scripting.com)

Interessante tabella comparativa di alcuni strumenti di bloggin'. Per quel che può valere, sostituendo "yes" con 1 e "no" con 0, questi sono i risultati:

• b2/CafeLog: 32
• Blogger: 13
• Blogger Pro: 18
• Bloxsom: 15
• MovableType: 37
• NewsBruiser: 15
• Nucleus: 31
• pMachine Free: 35
• pMachine Pro: 36
• Radio Userland: 37

Ricapitoliamo: prima Vivendi, proprietaria di Telepiù, voleva comprare Stream da News Corp di Murdoch, però l'affare è andato a monte pur dopo essere stato approvato dall'authority antitrust italiana.

Adesso NewsCorp, proprietaria di Stream, annuncia di voler comprare Telepiù da Vivendi per un miliardo di Euro.

A seconda dei punti di vista, pare che ogni cliente delle paytv venga valutato da 600 dollari a 1000 euro. Per forza, questa manovra elimina completamente la concorrenza dallo scenario delle paytv italiane, quindi i clienti valgono in quanto non hanno alternative.

Alla fine, comunque vada, ci ritroveremo senza scelta. Bella roba.

Usate Blogger e volete un feed RSS? rssifàt…. Usate Blogger e volete un feed RSS? rssifàtelo, e con questo ho appena coniato il più brutto verbo della Via Lattea. [Blogorroico]

Sorry, l'orribile verbo era già in uso da qualche tempo. Però non l'avevo mai visto italianizzato .

PS: non l'ho inventato io, l'avevo usato in risposta ad una richiesta di Jenny The Shifted Librarian.

PPS: stando a google non è comunque particolarmente usato....

Sicilian Suspension Bridge to Go Ahead [Slashdot: News for nerds, stuff that matters]

Ecco.... adesso lo sapranno tutti...

Come fare i siti web: francescani o goderecci?. Da tempo si svolge un feroce dibattitto sull'argomento, che ahimé, ci vede schierati con i fautori della semplicità, perché riteniamo tutti abbiano diritto di poter fruire d'informazioni e servizi senza sorbirsi tonnellate di effetti speciali e minuti di attesa per scaricare una sola pagina con il vecchio, fedele modem. Ma i pareri autorevoli e, soprattutto, ragionevoli vanno presi in considerazione, come questa intervista rilasciata a Mediamente. [Il gruppo Pharmacia in Italia]

Viste le ultime discussioni su giornalismo, marketing ed integrità, in questa sede devo dire che Pharmacia è un cliente.

Ma è bello avere un cliente che non ti chiede una splash page in flash da 5Mb!

Zope 2.5.1. Z object publishing environment: web app development package (download, 7.4M) [Macintosh News]

Continuo a sentir parlare di queste magifiche rivoluzioni che cambieranno il nostro modo di vivere e penetreranno in tutti i nostri elettrodomestici.

A me piace la tecnologia e adoro i gadgets, ma cerchiamo di essere seri.

In particolare ho appena visto passare per l'ennesima volta al TG1 il frigo che se resta aperto ti chiama sul cellulare.

Ora:

1. se uno lascia il frigo aperto, di solito è dalle parti del frigo, quindi tanto vale mettere un beeper da 0,10 Euro che faccia beep quando il frigo rimane aperto.

2. se proprio vogliamo un po' di tecnologia moderna, nel frigo al posto di un'interfaccia cellulare (che costa un po') metteteci un dannatissimo motorino elettrico (che costa di meno). In questo modo invece di ricevere un sms che mi dice "guarda che hai lasciato il frigo aperto" (in un momento in cui non posso fare altro che bestemmiare e al massimo ricordarmi di comprare del latte perché quello che o in frigo domani sarà yougourt), quella maledetta porta la chiuda!!.