Da stamattina il
Corriere ha una nuova veste grafica e, stando a
Marco Pratellesi, è più "2.0" di prima.
Tra un impegno e l'altro ho continuato per tutto il giorno a tornare sulla home page, ripromettendomi di trovare il lato "web 2.0" del nuovo sito e pur ammettendo di non aver avuto modo di esplorare a fondo, non ci sono riuscito.
Può anche essere che non esista una definizione ufficiale di Web 2.0, (per quanto mi riguarda quella di
Tim O'Reilly è sufficientemente autorevole), però ho difficoltà a cogliere molta innovazione, a parte ovviamente le scelte adottate per la nuova veste grafica, con font graziati e tenui sfumature sono tipiche dei siti "moderni".
Pratellesi parla di contenuti generati dai lettori, eppure mi sembra che nulla di quanto appare in home page non sia stato scritto dalla redazione (o sia pubblicità). Nessuno degli articoli linkati nella parte alta della home page è commentabile dai lettori e non c'è neanche alcun meccanismo di trackback, quindi eventuali commenti scritti su altri siti non appaiono.
Sul piano dell'organizzazione dei contenuti e le "folksonomies", gli articoli non hanno tag (i post dei blog li hanno, ma cliccando su un tag si arriva ad una
pagina del blog stesso, quindi non c'è modo di trovare contenuti analoghi di altri autori del sito) e non c'è un sistema per assegnare un rating agli articoli: in home page c'è un box degli articoli "più letti", ma sarebbe bello avere la lista dei più interessanti secondo il giudizio dei lettori. Non c'è una pagina che visualizza i contenuti in modo cronologico inverso, quindi per scoprire le novità devo scorrere sempre tutta la home page.
Dal punto di vista dell'interattività, il feed RSS sembra funzionare (in effetti funzionava già prima), ma il motore di ricerca porta ad un inesorabile "500 Internal Server Error", e non mi risulta ci siano API o metodi interessanti per accedere all'archivio storico del giornale (come è possibile fare da qualche tempo con il
New York Times, dal 1851 ad oggi).
Insomma, congratulazioni per il bel sito nuovo, ma sembra che per le novità vere dovremo aspettare ancora un po'.