Paolo Valdemarin: November 2009 Archives

Anch'io sono tra i firmatari della richiesta di cancellazione del decreto Pisanu in materia di accesso alle reti Wi-Fi che uscirà domani sull'Espresso: è una richiesta sacrosanta che chiede di eliminare l'ennesimo esempio di legge che rende questo paese ridicolo rispetto al resto del mondo.

Per quel che mi riguarda, in un paese che considera il turismo uno dei propri business principali, è ridicolo anche continuare a dover presentare un documento negli alberghi. Sarei curioso di sapere quanto costa all'amministrazione pubblica la gestione di tutti questi dati che affluiscono alle questure, e soprattutto quanto utili queste procedure siano state negli anni ad assicurare terroristi alla giustizia.

Ad ogni modo, credo fermamente che richiedere qualunque tipo di identificazione per accedere ad una rete wi-fi sia inutile e rallenti il progresso nel nostro paese.

Questo significa che sono contrario anche alla proposta bi-partisan Cassinelli-Concia, che propone l'identificazione attraverso un telefono cellulare, e che scopro oggi essere associata alla proposta che avevo firmato.

Come sempre, Sergio Maistrello riesce ad esprimere molto meglio di me quello che penso :-)

PS: okay, forse la Cassinelli-Concia non è così male, se è vero, come spiega Roberto Cassinelli stesso, che l'autenticazione da cellulare è opzionale e sostitutiva all'eventuale necessità di un documento. Anche se continuo a pensare che quest'eventualità non dovrebbe proprio esistere.

Misunderstandings

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... two hours later

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"Cantieri", capite?

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È da ieri che sento e leggo delle le richieste del ministro Scajola al governo:

Tra gli interventi viene citata la banda larga che con 800 milioni di investimenti da parte del governo darebbe lavoro a 50.000 addetti e consentirebbe di aprire 33.000 cantieri, con un impatto positivo sul Pil pari a 0,2 punti percentuali.

Non riuscivo a capire cosa volesse dire fino a quanto, risentendo la notizia alla radio stamattina ho capito: 33.000 cantieri, capite? Quando Scajola parla dell'importanza della larga banda in Italia, non pensa allo sviluppo del mercato dell'ICT, non pensa alle migliaia di startup che potrebbero nascere, non pensa a nuovi modi di fare business e di sviluppare il paese che un'accesso universale alla larga banda potrebbero abilitare.

No, pensa a cantieri, a gente che scava buchi nelle strade per tirare cavi. È questo l'impatto positivo sul Pil. Sembra che questi pensino alla larga banda come un'ulteriore fonte di appalti più o meno truccati, di corruzione, di aumento ingiustificato dei costi e di tutto quello che i lavori pubblici implicano in questo paese.

Bah...

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